mercoledì 25 novembre 2009


Lombardia: uscito nuovo decreto per acquisto di strumenti
tecnologicamente avanzati per disabili

3 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Lombardia: uscito nuovo decreto per acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati per disabili

Data: 24/11/2009

Con Decreto n. 12010 del 17 novembre 2009 la Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Socialoe della Regione Lombardia ha stabilito le modalità di erogazione dei contributi alle famiglie di persone disabilità o al singolo soggetto disabile per l ‘acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati ex L.R. 23/99 e l’assegnazione alle Asl regionali delle relative risorse per l’anno 2009.
Possono richiedere il contributo tutte le persone disabili che vivono da sole o in famiglia, con priorità per la fascia d’età compresa tra 0 e 64 anni, purchè non abbiano già usufruito di contributi su questa stessa legge negli ultimi 3 anni.
La domanda deve riguardare un solo strumento e deve essere accompagnata dal "progetto individualizzato" redatto degli operatori specialisti della ASL territorialmente competente o del Comune o, in alternativa, del medico specialista (pubblico o privato) in raccordo con gli operatori della ASL o del Comune.

Il progetto deve contenere:
• i dati clinico anamnestici della persona disabile
• gli obiettivi che si vogliono raggiungere con la dotazione dell’ausilio in termini di integrazione sociale, lavorativa, scolastica o di sviluppo dell’autonomia
• la durata del progetto (periodo entro il quale si pensa di realizzare gli obiettivi)
• la modalità di verifica dei risultati attesi sia nei confronti della persona disabile, sia della famiglia.

Documentazione necessaria
• la prescrizione del medico specialista (pubblico o privato) che motivi la necessità e la conformità dello strumento/ausilio richiesto con il progetto sociale ed educativo individualizzato
• copia della certificazione di invalidità o della certificazione di alunno disabile
• la certificazione dello specialista per patologie che causano disabilità non necessariamente accertate attraverso le forme di cui sopra (ad esempio la dislessia). In tali casi particolare attenzione dovrà essere data alla verifica della diagnosi, anche attraverso un confronto con le UONPIA (unità operative di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza)
• dichiarazione di eventuale presenza di ausili nonché relativo supporto assistenziale già in dotazione alla persona disabile e/o alla sua famiglia
• autocertificazione del cittadino che attesti di non aver fatto richiesta di altro finanziamento pubblico o di non disporre in forma gratuita dell’ausilio oggetto della domanda e/o di non aver ricevuto altri finanziamenti ai sensi dell’art. 4, commi 4 e 5, della l.r. 23/99 nel precedente triennio
• dichiarazione di accettazione della quota di compartecipazione al costo
• copia di preventivo o di fattura/ricevuta fiscale indicante l’elenco degli strumenti con il dettaglio tecnico ed il relativo costo. La fattura/ricevuta fiscale non dovrà essere antecedente 12 mesi dalla data di presentazione della domanda, ad esclusione dei casi in cui la richiesta già presentata l’anno precedente non sia stata accolta per esaurimento fondi e venga ripresentata nuovamente per l’anno in corso. In caso di ausili o strumenti acquistati tramite rateizzazione, qualora non fosse disponibile la fattura, è possibile presentare anche copia del contratto di finanziamento rilasciato dalla ditta fornitrice o dalla finanziaria
• eventuale dichiarazione dell’azienda fornitrice, responsabile dell’installazione di avvenuta personalizzazione, di addestramento o collaudo.

Le domande devono essere presentate:
• presso il Dipartimento ASSI – Servizio Disabili - dell'ASL territorialmente competente
• per i residenti nel comune di Milano, presso i Servizi alla famiglia del Comune.
Per maggiori informazioni: http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?

Allegati
SCARICA IL DECRETO n. 12010 del 17 novembre 2009
http://www.aisla.it/news.php?id=00678&tipo=1

Anonimo ha detto...

Regione ed Aisla: misure concrete per il sostegno ai malati di sclerosi
L'Assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani, e il Presidente nazionale dell'Aisla, Mario Melazzini, illustrano gli interventi della Regione a favore dei marchigiani affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica. di Emanuele Barletta
redazione@viveremarche.itLa Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) è una grave malattia degenerativa che colpisce all'incirca due persone ogni centomila abitanti. Nonostante la rarità dei casi, si tratta di una patalogia che comporta una progressiva degenerazione del sistema nervoso, e gli ultimi dati dimostrano che sempre più persone risultano ogni anno affette da questa malattia. La Regione Marche, nel corso di quest'anno, ha firmato il 15 luglio scorso un importante protocollo d'intesa con l'Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (Aisla), mediante il quale il servizio sanitario si impegna a farsi carico del paziente e a sostenere la famiglia.





Il percorso svolto dall'Assessorato regionale alla Salute inizia a marzo, con il riconoscimento della Sla da un punto di vista legale e medico. Dopo aver elaborato una serie di linee guida insieme all'Aisla, si arriva all'ultima delibera (lo scorso 16 novembre), che prevede anche un contributo economico per la famiglia del paziente. "L'assegno di supporto", ricorda il Presidente nazionale dell'Aisla, Mario Melazzini, "non deve essere inteso come una forma di carità o di risarcimento, ma va visto come un passo in avanti per riconoscere l'attività dei familiari impegnati nell'assistenza al malato". Melazzini sottolinea anche l'impegno e la sensibilità del servizio sanitario marchigiano, che "sta lavorando molto bene, avendo costruito un percorso di linee guida che ora va applicato e fatto funzionare".





L'ultimo passo da fare, ricorda l'Assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani, riguarda la costituzione di "un gruppo di monitoraggio regionale, che si occupi di controllare le varie fasi di assistenza ai malati di Sla e che faccia da stimolo per iniziative simili a queste che stiamo cercando di costruire insieme all'Associazione".



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Il percorso svolto dall'Assessorato regionale alla Salute inizia a marzo, con il riconoscimento della Sla da un punto di vista legale e medico. Dopo aver elaborato una serie di linee guida insieme all'Aisla, si arriva all'ultima delibera (lo scorso 16 novembre), che prevede anche un contributo economico per la famiglia del paziente. "L'assegno di supporto", ricorda il Presidente nazionale dell'Aisla, Mario Melazzini, "non deve essere inteso come una forma di carità o di risarcimento, ma va visto come un passo in avanti per riconoscere l'attività dei familiari impegnati nell'assistenza al malato". Melazzini sottolinea anche l'impegno e la sensibilità del servizio sanitario marchigiano, che "sta lavorando molto bene, avendo costruito un percorso di linee guida che ora va applicato e fatto funzionare".





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