giovedì 2 febbraio 2017

Un gruppo di ricerca guidato dalla prof.ssa Anna Liscia, ordinario di Fisiologia dell'Università di Cagliari, che ha visto la collaborazione di diversi Centri di Ricerca afferenti all'ateneo del capoluogo sardo, al CNR, all'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e ad un istituto di ricerca indiano,


hanno scoperto che alcuni fitoderivati estratti dalla Withania somnifera e dalla Mucuna pruriens, piante impiegate da secoli dalla medicina tradizionale indiana (Ayurveda), sono in grado di rallentare e contrastare una serie di sintomi e di alterazioni cellulari, sub-cellulari e molecolari associati
alla Sclerosi Laterale Amiotrofica


mercoledì 1 febbraio 2017

I ricercatori stanno testando gli oligonucleotidi e valutando la loro efficacia nella cura di altre malattie neurologiche, tra cui il morbo di Huntington e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), comunemente conosciuta come morbo di Lou Gehrig.
 
Prima di avviare questa ultima fase di test il team di ricercatori ha sperimentato il medicinale anche su gruppi di scimmie cynomolgus, iniettando le dosi direttamente nel liquido cerebrospinale che circonda il midollo spinale e il cervello, proprio come sarebbe stato fatto con i pazienti umani.

Questo è un nuovo approccio promettente per ridurre i livelli tau, ma dobbiamo verificare se è sicuro nelle persone.
 I risultati ottenuti fino ad ora, indicano che vale la pena valutare questo approccio come un potenziale trattamento per le persone affette da malattie neurodegenerative Tau correlate”.
 
David Clayson - e in alcuni casi, inverte il danno neurologico. Questo composto è il primo che ha dimostrato di invertire i danni al cervello collegati a tau e che può essere potenzialmente utilizzato come terapia nelle persone affette da malattie neurodegenerative collegate a TAU”.“Abbiamo dimostrato che questa molecola riduce i livelli della proteina tau - affermano i responsabili dello studio, il professor Timothy Miller e il collega