Juve-Toro, "Un derby contro la Sla"
Juventus e Torino potrebbero presto scendere in campo per una suggestiva partita amichevole sul campo neutro nella solidarietà. "Un derby contro la Sla" è il progetto pensato e proposto da Michele Riva, grande appassionato di calcio di Beinasco (To) affetto da sclerosi laterale amiotrofica.
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Juventus e Torino potrebbero presto scendere in campo per una suggestiva partita amichevole sul campo neutro nella solidarietà. "Un derby contro la Sla" è il progetto pensato e proposto da Michele Riva, grande appassionato di calcio di Beinasco (To) affetto da sclerosi laterale amiotrofica. Il Comune di Torino è intenzionato a sostenere l'iniziativa e l'Assessore allo Sport, Giuseppe Sbriglio, riceverà presto i presidenti delle due società, Urbano Cairo e Jean Claude Blanc, per organizzare l'evento.
Una bella notizia per Michele, che ha scritto a TuttoJuve.com e Torinogranata.it per spiegare quando, come e perchè è nata l'idea di un derby benefico.
Ecco il suo intervento:
Tutto inizia nel luglio 2008 , conversando via mail con altri malati SLA di Torino e cintura, ci chiedavamo perchè il mondo del calcio se ne stesse in disparte, erano già stati pubblicati i dati che per chissà quale motivo la percentuale dei calciatori è 6 volte più alta rispetto alla media della popolazione, di li a qualche settimana si rese pubblica la malattia di Stefano Borgonovo, e qualcosa cambiò. Si iniziò a organizzare partite con stelle di ieri e di oggi, finalmente il muro di gomma era stato buttato giù, anche la FIGC aveva iniziato e continua ancora oggi a sostenere diverse iniziative, serviva il grande coraggio di stefano di metterci la faccia .
Se altrove i calciatori e le società erano scesi in campo con le loro belle iniziative .... .
a Torino no, nonostante il grande impegno nostro e di altri noti giornalisti come Roberto Beccantini , Massimo Mauro e molti altri le due società sotto la Mole tergiversavano, certo, con le giuste argomentazioni dei calendari fitti d'incontri , timori di retrocessioni, problemi di infortuni e di bilancio, insomma mille ostacoli.
Sta di fatto che l'ultimo derby della solidarietà risale al lontano 1994, anno della triste alluvione che colpì il Piemonte .
Un dato che si commenta da solo e che la dice lunga sulla sensibilità di unirsi per portare avanti un determinato risultato , si faceva qualcosina singolarmente, questo si, ma quanto tempo è stato sprecato, quanti fondi per una qualsiasi nobile causa non sono stati raccolti !
Finalmente in questi giorni si stanno notando delle novità, c'è la consapevolezza che uniti si può vincere , non solo la sclerosi laterale amiotrofica, decine di altre malattie possono finalmente trovare nuove risorse economiche per essere combattute nel campo della ricerca scientifica , un derby per ogni anno di campionato sarebbe già un grandissimo risultato , abbiamo già perso troppo tempo, abbiamo ritrovato una sensibilità che avevamo perduto, in fin dei conti si fanno tanti allenamenti e tante partite , 90 minuti si possono benissimo dedicare nel corso di un anno, magari alla fine del campionato , certo è che ci sarà uno stadio stracolmo di tifosi per il derby della solidarietà , una partita vera, all'insegna del vero sport, quello che sa anche guardare oltre ai soliti interessi .
Si fa anche un gran parlare della violenza nelle tifoserie, (purtroppo anche nelle nostre), ebbene, pensate un pò che c'è una intera generazione di giovani sportivi Torinesi che non è mai andata allo stadio per un derby solidale e amichevole , un incontro vero, una sfida sportiva ma nobile nella finalità , se in futuro ci saranno più incontri di questo tipo anche i tifosi, quelli più scalmanati e violenti si troveranno sempre più soli e isolati, perchè il nuovo presidente bianconero ha ragione, il calcio a Torino deve avere le famiglie intere che vanno allo stadio!
Michele Riva
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