"Sla: ora indaghi anche l'Europa"
Da Guariniello
appello a Platini e Uefa
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SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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E' passata discretamente sotto silenzio la scomparsa di Marcello Neri, 71 anni, ennesimo ex-giocatore professionista e allenatore di Rimini, Venezia, Cesena e Perugia arresosi a una forma di Sla dopo molti anni di lotta. L'ennesimo, triste capitolo da aggiungere a un libro appena dato alle stampe da Massimiliano Castellani per Selene, "Il morbo del pallone - Gehrig e le sue vittime", viaggio tra le storie personali delle ormai 50 vittime della "Stronza" (come l'ha definita Borgonovo), sparse tra passati in grandi stadi e piccoli campi dilettantistici e unite dalle stesse sofferenze, dallo stesso tragico epilogo.
Un racconto corredato da documenti e ricerche sull'origine di questo terribile male e dei suoi possibili e dalle testimonianze di chi ha cercato e sta cercando ancora di capire quanto il mestiere del pallone e la Sla siano uniti da qualcosa di tragicamente oggettivo. Raffaele Guariniello, il magistrato anti-doping, l'uomo che ha provato a entrare nelle farmacie vere e presunte del calcio, non vuole abbassare la guardia e, in un'intervista ad "Avvenire", cerca di lanciare un appello che allarghi il fronte della battaglia. "Trovo molto strano che la Sla sia un fenomeno riconducibile soltanto al calcio italiano -analizza- dall'Inghilterra, dove stanno cominciando a emergere diversi decessi, potrebbero aprire un fascicolo d'inchiesta come abbiamo fatto noi a Torino. Chi ci dice che non ci siano altri paesi colpiti dal fenomeno Sla? Per questo mi appello al presidente Uefa Michel Platini perchè si faccia promotore di un'indagine globale su tutto il calcio europeo".
Nel frattempo, come ci ricorda il caso di Neri, di Sla si continua a morire. A dispetto dei risultati di una recente ricerca medico-scientifica commissionata dalla Figc in cui si esclude ogni tipo di relazione tra calcio e morbo di Gehrig. "Sbaglia chi preventivamente esclude che il calcio non abbia nulla a che fare con la Sla -ammonisce Guariniello- perché il dato epidemiologico ci dice il contrario. Non possiamo mica ignorare che nel rugby su 12mila atleti non abbiamo riscontrato un solo caso di Sla. E lo stesso vale per altre due discipline, il ciclismo e il basket". Il calcio, secondo Guariniello, dovrebbe innanzitutto aiutarsi "smettendola di essere reticente e collaborando con gli inquirenti. Trovo che all'interno dell'ambiente calcistico ci sia una sorta di sindrome di criminalizzazione che a volte può negare l'evidenza dei fatti".
30 novembre 200919:06
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