martedì 24 novembre 2009


INTERVISTA A STEFANO BORGONOVO

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Intervista esclusiva della redazione di Tutto Napoli a Stefano Borgonovo, ex centravanti di Fiorentina e Milan. Oggi, l’ex giocatore della nazionale, colpito dalla Sla, è un esempio per tutti: ha rinunciato alla privacy mettendo la sua immagine al servizio del prossimo. La malattia può averlo segnato nel fisico, ma il suo sorriso è una porta aperta sulla speranza: debellare la Sla, la “stronza” come la chiama lui, supportando la ricerca con attività di richiamo sociale e con la gioia di vivere. Stefano si esprime attraverso un sintetizzatore vocale collegato ad un computer e continua a dedicarsi alla sua scuola calcio seguendo, quando gli è possibile, le sue squadre a bordo campo, in carrozzina. Con la moglie Chantal si occupa della Fondazione Borgonovo, con l'obiettivo, tra gli altri, di elargire contributi e rendite per l'assistenza domiciliare ed ospedaliera a favore dei malati di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) nonchè il sostegno anche psicologico dei loro familiari”. (

Anonimo ha detto...

(http://www.fondazionestefanoborgonovo.it). La redazione di Tutto Napoli ringrazia di cuore Stefano e la sua splendida famiglia (in particolare la signora Chantal) per aver concesso l’intervista.
Ciao Stefano, innanzitutto grazie per la disponibilità…
“Un saluto a voi”.
Tredicesima di campionato appena archiviata. Ancora presto per i primi bilanci? Le sue prime impressioni…
“Si vede subito che l'Inter è la squadra da battere, le altre si equivalgono. Per quanto riguarda la Juventus, mi dispiace per voi napoletani, ma Ferrara secondo me ha peccato di inesperienza e un po’ di presunzione”.
Con Mazzarri il “ciuccio” non perde un colpo: sei partite, 12 punti e nessuna sconfitta. Da allenatore, qual è il suo giudizio sul collega partenopeo e dove può arrivare il Napoli a fine campionato.
“Beh, i numeri dicono che Mazzarri si è inserito alla grande! Non so dove il Napoli può arrivare, aspettiamo di vedere come la squadra affronterà gli inevitabili momenti bui”.
Lei, a Firenze, formava con Roberto Baggio la famosa “B2”, coppia gol delle meraviglie. Cassano-Pazzini, Mutu – Gilardino o quale altra coppia si avvicina di più per caratteristiche alla vostra? E di Lavezzi - Quagliarella cosa ne pensa?
“Cassano-Pazzini secondo me è la coppia che meglio ricorda il tandem Baggio-Borgonovo. Lavezzi, non è un fuoriclasse, ma un buon giocatore. Quagliarella mi piace molto: ha dei colpi incredibili”.
Il calcio degli anni ’80, quello di Borgonovo, è da molti additato come il più bello di sempre grazie alla presenza di campioni immensi ed ineguagliabili come Maradona, Van Basten, Falcao, Zico, Rumenigge, Baggio e tantissimi altri. Il romanticismo delle radiocronache, l’attesa per vedere i gol con un sottofondo giornalistico più letterario che tecnico; il mercoledì di coppa.... Un appeal emozionale decisamente più intrigante e passionale.

Anonimo ha detto...

E’ d’accordo o preferisce il calcio attuale?
“Hai detto tutto tu… Io aggiungo stupendo, indimenticabile ed irripetibile”.
Le società potevano tesserare solo tre stranieri. All’epoca, in serie A, il miglior campionato al mondo, arrivava solo l’eccellenza dagli altri paesi ed i giovani talenti italiani avevano più spazio. Oggi tutt’altra musica: spesso i ragazzini più estrosi vanno all’estero e in Italia approdano giocatori di dubbio valore…
“Bisgona insistere affinchè le società investano nei vivai puntando sui giovani. Io sono cresciuto nel Como, un club attento che ha sempre sfornato talenti interessanti. L’ultimo giocatore che il Como ha lanciato, prima del fallimento, è stato il campione del mondo Gianluca Zambrotta”.
Fiorentina e Milan le squadre in cui ha militato negli anni d’oro del Napoli di Maradona. E’ noto il suo legame viscerale con la piazza toscana, ma con i meneghini ha vinto una Coppa Campioni, una Intercontinentale e una Supercoppa Europea. Dovendo scegliere una delle due, in senso assoluto, cosa direbbe? In altre parole, quando c’è Fiorentina – Milan, quale risultato auspica?
“Sono legatissimo ed affezionato ad entrambe le società, per cui dico che il mio risultato perfetto è 0 – 0. Un punto a testa e tutti contenti”.
Santacroce, suo allievo nella primavera del Como, dedicò a Lei la prima convocazione in Nazionale maggiore (“Stefano è stato importante per me sopratutto per la capacità di sdrammatizzare il calcio”, ndr). Oggi vive un momento di difficoltà. I consigli di Borgonovo al talentuoso difensore dal carattere esuberante. Quale modulo e ruolo in particolare esalta l’enorme potenziale del giovane calciatore?
“Fabiano è forte. Probabilmente nemmeno lui conosce le qualità importanti che ha. Lui sa che deve migliorare sotto l’aspetto caratteriale e saper gestire la sua esuberanza. Mi ricorda ALDAIR. Credo che una difesa a 3 possa esaltare le sue grandi qualità di marcatore”.
Lippi – Cassano. I senatori azzurri con il tecnico, tifosi ed opinione pubblica maggioritaria con il fenomeno di Bari vecchia. Lei, ex giocatore della Nazionale, da che parte sta?
“Cassano. A vita…”
Diverse le correnti di pensiero sull’importanza di un tecnico per una squadra e per la carriera di un singolo calciatore. Il miglior tecnico per Stefano Borgonovo: un nome e quali le caratteristiche imprescindibili per un allenatore di spessor.

Anonimo ha detto...

Eriksson per un verso, Sacchi per un altro, Agroppi per un altro ancora...Mi piace ricordare Burgnich come tecnico e come una grande persona. La qualità imprescindibile per un allenatore è la sincerità”.
Roberto Baggio, fuoriclasse come pochi. Al di là della vostra amcizia, è il miglior talento italiano degli ultimi trent’anni? Carriera strepitosa a prescindere, ma senza infortuni cosa avrebbe potuto fare di più il geniale fantasista di Caldogno?
Dico solo, e questo credo possa bastare a far capire tutto, che Roberto è il più forte giocatore in assoluto degli ultimi 40 anni insieme a Van Basten e Maradona”.
Pierpaolo Marino, suo direttore ai tempi del Pescara. Condivide la scelta del presidente De Laurentiis di sollevarlo dall’incarico?
Non so, non entro nel merito. Per me Marino è il direttore che in Italia conosce il calcio come nessun altro: è il Maradona dei DS
Il calcio è la passione degli italiani. La Sla (sclerosi laterale amiotrofica) è la minaccia del calcio…
No! Mi rifiuto di pensare che la Sla sia una malattia del pallone. Il mondo del calcio stesso aiuterà, insieme ai ricercatori, a dare un calcio nel culo alla stronza” (la Sla, ndr)
Morti sospette e non ultima, senza confondere le patologie, quella di Stefano Chiodi. Ciclismo, calcio, atletica…Doping dilagante. Nessuna generalizzazione, per carità, ma la vera “patologia” dell’uomo sembra essere il “risultato a tutti i costi”. Per non parlare della bramosia di denaro, di successo, e dei personaggi che ruotano intorno agli atleti per “manovrarli” a fini di lucro…
Beh, non mi dici delle novità, il problema è l’uomo che fin dalla notte dei tempi pensa sempre di fregare (“metterlo nel c**o”, ndr) chi gli stava davanti
Sperando di non essere invadenti o indelicati, saremmo felici di conoscere, per il bene di tutti, il pensiero di Borgonovo sul doping. In tal senso, ci sono nell’arco della sua carriera, compresi gli inizi, episodi o situazioni sospette che magari l’hanno coinvolta in maniera inconsapevole e che ora, a distanza di tempo, Le fanno sorgere più di qualche dubbio?
Che dire…Quando non si trovano le soluzioni ai problemi, come nel caso della SLA, conviene attaccare la visibilità che il calcio ha. Io avevo il doping giusto come del resto i miei colleghi...Che è la passione per questo sport”.
Zeman, tra i primi a lanciare l’allarme, dichiarò: “il calcio deve uscire dalle farmacie”…I fatti gli hanno dato ragione. Doping, calciopoli…Come si potrebbe ripulire il calcio, ma in generale quali i valori da cui ripartire per dare speranza ad una società civile evidentemente disorientata.
Il boemo è un grandissimo allenatore. In generale dico che i veri valori si possono rintracciare in una famiglia sana. Sarà fondamentale per le nuove generazioni tornare ad avere riferimenti importanti”.
13 dicembre 2009: la Fondazione Borgonovo compirà un anno. Lei e sua moglie Chantal in prima linea per aiutare la ricerca… Quali i consigli ai giovani aspiranti calciatori
Il nostro obiettivo è trovare fondi per finanziare la ricerca. Amo il calcio e ai giovani dico che giocare a pallone o fare altri sport è il modo più bello per vivere la vita che abbiamo: non sporcatela!
Il suo rapporto con la spiritualità e la religione. A proposito, è favorevole o contrario al Crocifisso nelle scuole?
Assolutamente favorevole. Fin da piccino sono cresciuto con il crocifisso e con il Cristo che mi guardava. Non capisco perchè dobbiamo girarlo. Per quanto riguarda la fede, beh, va e viene...Quando, ad esempio, leggi o ascolti la notizia di due adulti che ammazzano un bimbo di pochi anni, la fede scompare”.

Anonimo ha detto...

In un’epoca in cui, lo confermano i dati statistici, l’istituto della famiglia perde colpi, i coniugi Borgonovo sono invece un’immagine di speranza e un esempio da seguire…
“L’Italia è famiglia...Credo che noi italiani abbiamo una forte coscienza del fatto che la famiglia è la nostra fortuna”.
Il saluto di Stefano Borgonovo alla città di Napoli.
“Napoli e i suoi abitanti: che spettacolo! Ricordo nel 1986 andai a Mondragone ospite della
famiglia VENEZIANO, amici dai tempi di Como. Ricordo ancora oggi l’affetto dei napoletani quando Bearzot non mi convocò per i mondiali in Messico nonostante i miei 17 gol stagionali. Ringrazio tutti ed in particolare la città di Mondragone per l’affetto che ho ricevuto”.
A presto. Stefano Borgonovo.
Fondazione Stefano Borgonovo: http://www.fondazionestefanoborgonovo.it ...DIAMO UN CALCIO ALLA SLA!
La redazione ringrazia Dario Migliavacca (Sportland) per la preziosa collaborazione