martedì 17 novembre 2009


Affetta da Sla, dice no all'intervento ...
Rifiuta la tracheotomia: «Voglio morire»

La Procura chiede al giudice la nomina
di un amministratore di sostegno,
una volta nominato,
non potrà non tenere presente la volontà della donna.

Siamo vicini a Mirna e alla sua famiglia



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2 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

BRINDISI - Mirna, la donna di San Giorgio Jonico, di 60 anni, ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale "Perrino" di Brindisi, affetta da sclerosi laterale amiotrofica (Sla), ha manifestato chiaramente la volontà di morire. Lo ha reso noto stamani il procuratore capo della Repubblica Marco Dinapoli.

Proprio la Procura, attraverso il pm di turno Giuseppe De Nozza, aveva disposto una perizia medico-legale ed una perizia psichiatrica sulla donna per stabilire se è in grado di intendere e di volere. Ed in effetti, dagli accertamenti medici è emerso che Mirna vuole morire. Lo ha scritto con il suo linguaggio, sbattendo le palpebre allo scorrere delle lettere dell’alfabeto e componendo le due parole "voglio morire".

Adesso la Procura ha chiesto al giudice tutelare la nomina di un amministratore di sostegno per le decisioni del caso ma questi, una volta nominato, non potrà non tenere presente la volontà della donna. E intanto il tempo trascorre e le condizioni di salute della donna si aggravano: attualmente è intubata ed entro 10 giorni dovrebbe essere eseguito un intervento di tracheotomia che, però, richiede il consenso della paziente.

Mirna ha trascorso le ultime settimane nel letto di una casa di cura di Mesagne, nel brindisino, e da alcuni giorni è stata trasferita nell’ospedale "Perrino" di Brindisi, dove i medici le hanno suggerito di sottoporsi in tempi brevi a un intervento di tracheotomia. Sia i suoi familiari sia lei stessa però rifiutano e chiedono che questa loro decisione sia rispettata, fino alle estreme conseguenze.

Fabio e Fabrizio ha detto...

SI CHIAMA SARA FODERARO IL GIUDICE TUTELARE CHIAMATO A NOMINARE L'AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO CHE DOVRà INTERPRETARE IN MANIERA DEFINITIVA LA VOLONTà DI MIRNA, LA DONNA DI 60 ANNI AFFETTA DA SCLèROSI LATERALE AMIOTROFICA, CHE HA DECISO DI METTERE FINE ALLA SUA ESISTENZA.
UNA DECISIONE SOFFERTA MA IRREVOCABILE, ESPRESSA DINANZI AL PERITO NOMINATO DALLA PROCURA ATTRAVERSO IL SUO LINGUAGGIO: BATTENDO LE PALPEBRE IN CORRISPONDENZA DI ALCUNE LETTERE DELL'ALFABETO E DETTANDO DUE PAROLE PRECISE, INEQUIVOCABILI: "VOGLIO MORIRE".
IL GIUDICE FODERARO, CHE OPERA PRESSO LA SEZIONE STACCATA DEL TRIBUNALE DI MESAGNE, STA GIà STUDIANDO IL CASO.
SIA L'OSPEDALE "PERRINO" DI BRINDISI SIA IL PUBBLICO MINISTERO GIUSEPPE DE NOZZA HANNO MESSO A DISPOSIZIONE LE CARTELLE CLINICHE E TUTTO IL CARTEGGIO, MEDICO E GIUDIZIARIO, RELATIVO ALLA STRAZIANTE VICENDA DI QUESTA DONNA CHE CHIEDE SOLO DI ESSERE LASCIATA A SE STESSA, DI METTERE DA PARTE OGNI TIPO DI ACCANIMENTO TERAPEUTICO: DI RINUNCIARE, IN SOSTANZA, A QUALSIASI TIPO DI INTERVENTO CHE POTREBBE, SIA PURE DI POCO, ALLUNGARE LA SUA ESISTENZA.
UN'ESISTENZA TROPPO DOLOROSA NEGLI ULTIMI 12 ANNI, TANTI QUANTI NE SONO PASSATI DA QUANDO HA SCOPERTO DI ESSERE AFFETTA DALLA TERRIBILE MALATTIA.
MIRNA NON VUOLE TRASFORMARSI IN UN VEGETALE ATTACCATO AD UNA MACCHINA.
ED I FAMILIARI LE SONO ACCANTO IN QUESTA DECISIONE.
ADESSO, IL GIUDICE TUTELARE NOMINERà L'AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO - NON è ESCLUSO VENGA INDIVIDUATO NELLO STESSO CONTESTO FAMILIARE - CHE DOVRà INTERPRETARE DEFINITIVAMENTE LA VOLONTà DELLA DONNA, ANCHE APPONENDO MATERIALMENTE LA FIRMA SUL FOGLIO IN CUI LA STESSA DIRà 'NO' ALL'INTERVENTO DI TRACHEOTOMIA CONSIGLIATOLE DAI MEDICI DEL "PERRINO".
UNA FIRMA CHE POTREBBE GIà ESSERE MESSA, NERO SU BIANCO, NELLE PROSSIME ORE.
17-NOV-09