lunedì 29 marzo 2010



Staminali embrionali, Margherita Hack: ricercatori facciano disobbedienza civile

Contro i veti sui temi di ricerca piu' delicati, come quello delle staminali embrionali, servirebbe una 'disobbedienza civile' da parte dei ricercatori. Lo ha affermato l'astrofisica Margherita Hack a margine del convegno 'La ricerca pubblica come bene comune' che si e' tenuto oggi a Roma.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Contro i veti sui temi di ricerca piu' delicati, come quello delle staminali embrionali, servirebbe una 'disobbedienza civile' da parte dei ricercatori. Lo ha affermato l'astrofisica Margherita Hack a margine del convegno 'La ricerca pubblica come bene comune' che si e' tenuto oggi a Roma.
'La ricerca deve essere libera mentre i veti che vengono posti, come quelli del Vaticano sulle staminali embrionali ad esempio, sono delittuosi, mentre all'estero queste ricerche continuano e un giorno scopriranno terapie che salveranno vite. Ci vorrebbe una disobbedienza civile da parte dei ricercatori'.
Secondo l'astrofisica sono questi veti a creare il clima di sfiducia nei confronti della scienza: 'E' l'incultura che porta poi agli atteggiamenti irrazionali come quelli nei confronti degli Ogm o delle stesse ricerche sulle staminali'.
Margherita Hack

Fabio e Fabrizio ha detto...

Non c'e' nessun diavolo che ha rubato loro l'anima in cambio dell'immortalita', le cellule staminali embrionali sono immortali grazie a un gene, Zscan4, che continuamente le ringiovanisce.
E' quanto scoperto in una ricerca pubblicata sulla rivista Nature studio cui ha partecipato anche l'Italia con Geppino Falco dell'Istituto di Ricerche Genetiche Gaetano Salvatore Biogem di Ariano Irpino.
Il gene Zscan4 'comanda' il ringiovanimento continuo delle staminali embrionali, rigenerando periodicamente i loro telomeri, ovvero le protezioni delle estremita' dei cromosomi che si 'sfilacciano' col tempo.
Le staminali embrionali sono proprio cellule sui generis: non solo sono malleabili come 'pongo', per cui possono trasformarsi in qualsiasi cellula del corpo, ma di fatto sono anche immortali perche', a differenza di altre cellule (anche dellel staminali adulte), si moltiplicano uguali a se stesse indefinitivamente.
Le altre cellule, invece, dopo aver prodotto alcune generaizoni di cellule figlie, smettono di riprodursi perche' accumulano errori genetici a carico del proprio Dna, errori che alla lunga le mettono KO. Inoltre i loro telomeri, ovvero il cappuccio protettivo di Dna dei cromosomi, si accorciano nel tempo e cio' compartecipa al loro processo di senescenza.
Condotto presso il National Institute on Aging (NIA) statunitense, lo studio dimostra che artefice dell'immortalita' delle staminali embrionali e' il gene Zscan4.
Gli esperti hanno scoperto che nelle cellule embrionali al naturale processo di senescenza cellulare si oppone un programma di ringiovanimento che coinvolge il gene Zscan4: questo si accende ad intermittenza e ringiovanisce le staminali rendendole tali e quali a come erano all'inizio. Il ringiovanimento comprende anche un processo di ri-allungamento dei telomeri che vengono riportati alla lunghezza originaria.
La scoperta di questo segreto cellulare potrebbe sortire future applicazioni nell'ambito di studi sull'invecchiamento e sulla rigenerazione di tessuti e organi.