lunedì 29 marzo 2010



Federazione paratetraplegici
contro chi vende false
speranze in viaggi
senza speranza
mentre l'America annuncia a breve una sperimentazione con
cellule staminali embrionali sui pazienti paralizzati

2 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Da una parte, c'e' una ricerca che millanta risultati eccezionali, quella che organizza i viaggi della speranza e che alimenta l'illusione che avvenga il 'miracolo' di essere rimessi in piedi. Dall'altra, c'e' la ricerca seria e validata, quella che, sulla base di evidenze scientifiche certe, punta al miglioramento concreto della qualita' della vita per le 80.000 persone che vivono con gli esiti di lesione al midollo spinale. Ed e' questa la tipologia di ricerca che la Faip (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici) sostiene e ha rilanciato attraverso il convegno 'La qualita' della ricerca per la qualita' della vita: dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilita'', prendendo la distanze dalla ricerca cattiva ed illusoria, che specula ai danni di persone gia' provate dalla lesione al midollo spinale.
Il convegno, inserito fra le iniziative in programma nella campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi 'Si alzi chi puo'' dedicata alla persona con lesione al midollo spinale, ha accesso i riflettori su alcune interessanti prospettive aperte dalla ricerca sulle staminali e informare correttamente i cittadini sgombrando il campo dalle false speranze. Un dato emerge con chiarezza : ad oggi, a fronte di rischi gravi, non ci sono prove scientifiche che i trapianti di cellule staminali effettuati abbiano contribuito a migliorare le condizioni e la qualita' della vita dei pazienti curati. E quando si parla di rischi gravi, vanno di certo ricordati alcuni casi eclatanti che sono stati oggetto di indagini della magistratura.
'La ricerca scientifica ha un indubbio fascino e genera speranze e paure - ha affermato Raffaele Goretti, Presidente della Faip - specie nelle persone con lesione midollare e le loro famiglie, e a maggior ragione in una realta' scientifica come la nostra italiana, ancora molto 'povera' su questo versante. E purtroppo non mancano inusitate speculazioni. In occasione del convegno, la Faip ribadisce il suo incoraggiamento per la ricerca di base sulle cellule staminali che rappresentano una nuova frontiera per lo studio della rigenerazione del midollo spinale'

Fabio e Fabrizio ha detto...

Per Hans Keirstead non ci sono dubbi: siamo vicinissimi ad una nuova terapia contro la paralisi a seguito di lesioni al cordone spinale.
Negli Stati Uniti, circa 300.000 persone vivono con lesioni al cordone spinale. Ogni anno, circa 12.000 persone si sentono dire che non potranno più camminare.
Ma nel suo laboratorio di ricerca alla University of California Irvine, Keirstead lavora da oltre un decennio ad una cura per permettere ai pazienti di riacquistare le proprie capacità motorie. "Il trattamento che ho messo a punto è mirato a persone che si sono fatte male al massimo due settimane prima", spiega Keirstead ad una emittente locale. Il ricercatore ha trasformato cellule staminali embrionali in cellule del cordone spinale per poi iniettarle in topi di laboratorio. Le cellule iniettate raggiungono il cordone spinale lesionato, avvolgono i nervi ripristinandoli. Sei settimane dopo il trattamento, i topi hanno ricominciato a camminare.
La prima sperimentazione clinica sugli umani dovrebbe partire alla fine del 2010, spiega Keirstead. Una decina di pazienti riceveranno una iniezione di staminali. La speranza è di rilevare i primi piccoli movimenti dopo tre mesi.