giovedì 4 marzo 2010


COME RICHIESTO DALL'UFFICIO STAMPA DI AISLA Onlus

DI SEGUITO PUBBLICO L' E-MAIL RICEVUTA DA AISLA

OGGI 4 MARZO 2010 ORE 13.00


NECESSARIA UNA DOVERSOSA SMENTITA

Da fine gennaio, dapprima pubblicata su La Gazzetta del Sud, e poi ripresa da diversi siti internet, sta circolando la notizia di un ” appello di malati SLA”: una lettera aperta che l’avvocato lametino Fabio Trapuzzano a nome di 13 malati SLA calabresi ha inviato al Presidente della Repubblica che contiene un’inesattezza clamorosamente falsa.

Nella sua lettera i cui stralci sono virgolettati - quindi ripresi dall’originale – il legale, riferendosi a un’intervista rilasciata dal dr. Mario Melazzini, presidente di AISLA Onlus e a sua volta malato SLA, ad un non precisato quotidiano (si tratta in realtà de LA PROVINCIA PAVESE del 15 dicembre 2009, pag.17 ) cita testualmente che il dr. Melazzini “ha dichiarato di essersi sottoposto, qualche anno fa, ad un trattamento terapeutico consistito nell'impianto di cellule staminali autologhe, sulla base di un protocollo al cui studio avrebbe lui stesso partecipato, e di avere così ottenuto l'arresto della malattia”.

Magari così fosse!! Ne saremmo tutti ben lieti.

E’ vero, il dr. Melazzini si è volontariamente sottoposto tre anni fa al trapianto citato e i cui eventuali benefici sono tutt’ora oggetto d’esame, ma la dichiarazione “arresto della malattia” è frutto di pura fantasia in quanto - come dimostra l’allegato ritaglio stampa dell’articolo che vi invitiamo a leggere -

non è mai stata fatta.

Si invitano perciò le redazioni delle testate e dei siti che hanno citato l’ “appello” a pubblicare con sollecitudine la doverosa smentita di un’affermazione che, oltre ad essere falsa, è ingannevole e inattendibile e rischia di alimentare dannose e inutili speranze di malati e loro familiari.

L’invito alla smentita è chiaramente allargato a tutti i blogger che l’hanno ripresa.

Ufficio Stampa AISLA Onlus

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Lamezia Terme - Dall'Aisla, l'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica), c'è una precisazione riguardo ad un articolo pubblicato sulle pagine di cronaca di Lamezia il 30 gennaio scorso, che riceviamo e pubblichiamo:
«Da fine gennaio, dapprima pubblicata sulla Gazzetta del Sud e poi ripresa da diversi siti Internet, sta circolando la notizia di un appello di malati di Sla (la sclerosi laterale amiotrofica), una lettera aperta che l'avvocato lametino Fabio Trapuzzano, a nome di tredici malati di Sla calabresi, ha inviato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che contiene un'inesattezza (il Capo dello Stato di recente è stato in visita ufficiale a Lamezia Terme, esattamente il 15 gennaio dell'anno scorso, ndr).
Nella sua lettera, i cui stralci sono virgolettati, quindi ripresi dall'originale, il legale riferendosi a un'intervista rilasciata dal Mario Melazzini, presidente nazionale dell'Aisla Onlus, a sua volta malato di Sla, a un non precisato quotidiano (si tratta in realtà della "Provincia Pavese" del 15 dicembre 2009), cita testualmente che lo stesso Melazzini «ha dichiarato d'essersi sottoposto qualche anno fa ad un trattamento terapeutico consistito nell'impianto di cellule staminali autologhe, sulla base di un protocollo al cui studio avrebbe lui stesso partecipato, e di avere così ottenuto l'arresto della malattia». Magari così fosse! Ne saremmo tutti ben lieti.
È vero, il dottor Melazzini si è volontariamente sottoposto tre anni fa al trapianto citato, i cui eventuali benefici sono tutt'ora oggetto d'esame, ma la dichiarazione «arresto della malattia» è frutto di pura fantasia in quanto, come dimostra il ritaglio stampa dell'articolo, non è mai stata fatta.
Si invitano perciò le redazioni delle testate e dei siti che hanno citato l'appello, a pubblicare con sollecitudine la doverosa smentita di un'affermazione che oltre ad essere falsa è ingannevole e inattendibile, e rischia di alimentare dannose e inutili speranze di malati e loro familiari. L'invito alla smentita è chiaramente allargato a tutti i blogger che l'hanno ripresa».

Anonimo ha detto...

Lamezia Terme - Dall'Aisla, l'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica), c'è una precisazione riguardo ad un articolo pubblicato sulle pagine di cronaca di Lamezia il 30 gennaio scorso, che riceviamo e pubblichiamo:
«Da fine gennaio, dapprima pubblicata sulla Gazzetta del Sud e poi ripresa da diversi siti Internet, sta circolando la notizia di un appello di malati di Sla (la sclerosi laterale amiotrofica), una lettera aperta che l'avvocato lametino Fabio Trapuzzano, a nome di tredici malati di Sla calabresi, ha inviato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che contiene un'inesattezza (il Capo dello Stato di recente è stato in visita ufficiale a Lamezia Terme, esattamente il 15 gennaio dell'anno scorso, ndr).
Nella sua lettera, i cui stralci sono virgolettati, quindi ripresi dall'originale, il legale riferendosi a un'intervista rilasciata dal Mario Melazzini, presidente nazionale dell'Aisla Onlus, a sua volta malato di Sla, a un non precisato quotidiano (si tratta in realtà della "Provincia Pavese" del 15 dicembre 2009), cita testualmente che lo stesso Melazzini «ha dichiarato d'essersi sottoposto qualche anno fa ad un trattamento terapeutico consistito nell'impianto di cellule staminali autologhe, sulla base di un protocollo al cui studio avrebbe lui stesso partecipato, e di avere così ottenuto l'arresto della malattia». Magari così fosse! Ne saremmo tutti ben lieti.
È vero, il dottor Melazzini si è volontariamente sottoposto tre anni fa al trapianto citato, i cui eventuali benefici sono tutt'ora oggetto d'esame, ma la dichiarazione «arresto della malattia» è frutto di pura fantasia in quanto, come dimostra il ritaglio stampa dell'articolo, non è mai stata fatta.
Si invitano perciò le redazioni delle testate e dei siti che hanno citato l'appello, a pubblicare con sollecitudine la doverosa smentita di un'affermazione che oltre ad essere falsa è ingannevole e inattendibile, e rischia di alimentare dannose e inutili speranze di malati e loro familiari. L'invito alla smentita è chiaramente allargato a tutti i blogger che l'hanno ripresa».