domenica 18 aprile 2010


Due nuovi libri di Laura Tangorra
malata di SLA

I proventi della vendita di “Melissa e le sue mutande”
saranno devoluti alle associazioni Aisla onlus e Neurothon onlus.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Monza - Conferma la sua vena di narratrice sensibile Laura Tangorra. Sono da poco in libreria i suoi ultimi lavori: il romanzo “Gelato a mezzanotte” ed il racconto per bambini “Melissa e le sue mutande”. I libri saranno presentati giovedì 15, alle 21, al teatro Villoresi (piazza carrobiolo, Monza) in una serata di stampo non solo letterario ma anche sociale e scientifico. I proventi della vendita di “Melissa e le sue mutande” saranno devoluti alle associazioni Aisla onlus e Neurothon onlus. La prima è un punto di riferimento per i pazienti affetti dalla sclerosi laterale amiotrofica ed i loro familiari, la seconda finanzia la ricerca sulle cellule staminali cerebrali con l'intento di trovare terapie in grado di curare le malattie neurodegenerative. Realtà che Laura da dieci anni malata di Sla, conosce bene.

All'evento interverranno il professor Angelo Vescovi di Neurothon, Mario Melazzini, medico, anch'egli malato di Sla, in rappresentanza di Aisla, e, per alcuni momenti di intrattenimento, l'arpista Vincenzo Zitello, l'attrice Lucia Vasini, alcuni allievi della Scuola del Piccolo Teatro e della Scuola di arte drammatica Paolo Grassi. A parlarci dei suoi libri è proprio Laura. “Quando noi genitori ci rendiamo conto che il nostro bambino è cresciuto, e riscontriamo in lui i sintomi aspri dell'adolescenza, generalmente veniamo sopraffatti da una sensazione di sgomento di fronte a questo cambiamento, di impotenza per aver perso il controllo su di lui. Se fossimo capaci, a questo punto, di non fermarci alla prima sensazione, quella cioè di avere allevato un mostro, con un piccolo sforzo di memoria ci renderemmo conto che quel mostro somiglia tanto a noi, quando avevamo la sua età. Gelato a mezzanotte nasce così. Nasce dalla voglia di disegnare questo filo sottile che attraversa tutte le generazioni, e che si lascia svelare solo dagli occhi di chi non ha paura di scoprire che questi nostri figli, in fondo, non sono poi tanto male rispetto a come eravamo noi.

In questo senso, quindi, il libro attinge un po' da tutte le vite che hanno incrociato la mia. Da tutte e perciò da nessuna in particolare. Melissa e le sue mutande è un libro nato un po' al contrario, perché nasce dal titolo. Mi spiego: quando, come me, si vive immobili su un divano, anche una semplice cucitura che rimane sotto la mano per ore oppure, appunto, l'elastico degli slip sotto il sedere, può diventare una tortura. Per questo, più o meno mille volte al giorno, chiedo che questo elastico mi venga sistemato. Un giorno, per riderci sopra, ho detto a mio marito Franco: “ Un giorno scriverò un libro: io e le mie mutande.” Ecco, la mia fonte di ispirazione è rappresentata… sì, da un paio di mutande...” Ha scritto due libri contemporaneamente: come è riuscita a passare da un romanzo per “grandi “ad un racconto per bambini? In realtà ho iniziato a scrivere Melissa e le sue mutande solo dopo aver terminato gelato a mezzanotte. Quando porto a termine un libro, infatti, mi prende sempre una sorta di astinenza dallo scrivere, perciò… Ha già in cantiere altre storie? … sì, sto già scrivendo. Sto raccogliendo pensieri a ruota libera, così come vengono, in attesa di ispirazione per un nuovo romanzo.
Annamaria Colombo