ROMA: ANTEPRIMA ITALIANA DELL'ULTIMO
LAVORO DI ROMAN POLANSKI
AL CINEMA 'EMBASSY'
L'incasso sarà interamente devoluto
a Viva la Vita Onlus per la lotta contro la SLA
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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ROMA, 6 APR - Giovedì 8 aprile, alle ore 20.30, il cinema Embassy di Roma ospiterà l’anteprima assoluta in Italia del film "L'uomo nell'ombra", l'ultimo capolavoro di Roman Polanski già vincitore dell’Orso d’Argento per la migliore regia a Berlino.
È un'iniziativa benefica del Circolo Canottieri Aniene e della 01 Distribution il cui incasso sarà interamente devoluto all'associazione Viva la Vita Onlus, da anni impegnata in prima linea per sostenere i malati di SLA e le loro famiglie.
"Stiamo vivendo momenti bui, soprattutto per chi è colpito da terribili malattie come questa. Abbiamo bisogno di dare al più presto a chi è affetto da SLA, purtroppo ormai sempre più 'uomo nell'ombra', la possibilità di vivere dignitosamente, a casa sua, con la sua famiglia. Ed è nei momenti più difficili che è necessario offrire la propria solidarietà a chi ne ha davvero bisogno". Così commenta Erminia Manfredi, moglie dell'indimenticato Nino e Presidente onorario di Viva la Vita Onlus
"Un thriller gotico e politico insieme. Il regista polacco è un vero maestro dell'inquietudine e del sospetto, che sa instillare nello spettatore senza far ricorso a colpi di scena o effettacci truculenti. E questo film lo dimostra magistralmente. Polanski per l'occasione ritrova la brillantezza giovanile quando l'arte del thriller sembrava interamente in suo possesso e vi aggiunge la purezza asciutta dell'età sicché il film può essere definito capolavoro senza alcun imbarazzo", invece, lo ha definito Paolo Mereghetti, del "Corriere della Sera", in un articolo del 13 febbraio scorso.
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