Mauro, stupito da Guariniello
'In calcio 24 volte sopra media?
'In calcio 24 volte sopra media?
Nessun ricercatore l'ha detto
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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ANSA) - MILANO, 9 APR -Nessun ricercatore ha mai legato la Sla al calcio, il modo migliore per combatterla e' la ricerca: lo dice la Fondazione Vialli-Mauro.Massimo Mauro, impegnato da anni con Vialli in una Fondazione specifica contro la Sclerosi laterale amiotrofica, si dice 'stupito dalle dichiarazioni di Guariniello' per cui cui i calciatori sono esposti alla Sla 24 volte piu' della la media e replica che 'serve fare piu' ricerca che non terrorizzare famiglie di ragazzi che fanno attivita' sportiva'.
Il procuratore di Torino Guariniello lancia l'allarme sull'alta incidenza della malattia sui giocatori, ma l'ex centrocampista, impegnato nella raccolta fondi per la cura, avverte: "Stiamo attenti con le cifre, i ragazzi che si avvicinano a questo sport non vanno terrorizzati"
II procuratore di Torino, Raffaelo Guariniello ha lanciato un grido di allarme all'Uefa e a Michel Platini sulla Sla. "Alta l'incidenza di questa rarissima malattia nel calcio rispetto al resto della popolazione. Mi stupisce che all'estero non siano partite indagini come in Italia. Studi su larga scala aiuterebbero a capire i fattori che determinano la malattia, sui quali esistono solo ipotesi". In Italia da sette anni la "Fondazione Vialli e Mauro" promuove inizitive e trova finanziamenti per favorire la ricerca sulla Sla. "Un lavoro importante, che -dice Mauro - io e Luca sentiamo molto. Lo dovevamo ai nostri colleghi malati e morti a causa di questa terribile malattia"
-Guariniello ora chiede aiuto anche a Platini e all'Uefa
"Bene. Perche è evidente che più gente si associa al nostro progetto e meglio è. Noi sono sette anni che bussiamo a tutte le porte possibili per avere attenzione e trovare fondi per la ricerca: abbiamo ottenuto finanziamenti importanti dalla Lega Calcio e da tanti amici che hanno sposato il nostro progetto. Sarebbe importante se anche Michel e l'Uefa cominciassero ad occuparsi del problema".
-Ma non volete che la Sla diventi "la malattia del calcio"
"Questo sarebbe un grave errore di comunicazione e tutti dovrebbero stare attenti nel fornire cifre e numeri. Non possiamo far passare l'idea che il calcio possa essere pericoloso. Non dobbiamo terrorizzare quelle famiglie che vogliono avvicinare i loro ragazzi a questo sport meraviglioso".
- Non si può negare però l'evidenza: l'incidenza di questa malattia tra i calciatori è altissima rispetto al resto della popolazione
"E chi vuole negare l'evidenza. Noi però abbiamo finanziato i massimi esperti del campo, tra i quali anche il prof. Chiò consulenete di Guariniello, e in sette anni che frequentiamo medici e laboratori di analisi, nessuno ci hai detto che il calcio provoca la Sla o che ci siano evidenze di comportamenti legati al calcio che possano favorire la malattia".
- Quindi attenti agli slogan e continuare a lavorare
"Esatto questa deve essere la giusta posizione. Dobbiamo preoccuparci in "maniera intelligente" di capire se c'è (e da che cosa) è causata una relazione tra l'attività sportiva e questa malattia e l'unica risposta è nella ricerca. Per questo è nata AriSLA che hatra i soci fondatori, oltre ai sottoscritti ed Aisla, anche la Fondazione Telethon e la Fondazione Cariplo: due delle massime autorità in materia di ricerca in Italia ed in Europa. Ricerca e ancora ricerca senza criminalizzare il calcio. Sarebbe un offesa ai ostri colleghi che tannto hanno sofferto per questa malattia"
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