Maria Antonietta Farina Coscioni:
da domenica 20 giugno ha ripreso lo sciopero della fame di dialogo e di lotta per il rispetto dei diritti dei malati
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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OCCORRE RIMUOVERE RESISTENZE E INDIFFERENZE DEI MINISTERI DELLA SALUTE E DELLE FINANZE. UN APPELLO ALLA MOBILITAZIONE, ALLE COMPAGNE E AMICHE DEL PD, AI MALATI E ALLE LORO FAMIGLIE, INNANZITUTTO
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dellassociazione Luca Coscioni
Dalla mezzanotte di domenica ho ripreso lo sciopero della fame, lobiettivo è quello del rispetto dei diritti dei malati a partire da quelli affetti da Sclerosi laterale amiotrofica; vincere e rimuovere le resistenze, le inerzie, le incomprensibili pigrizie delle burocrazie ministeriali che finora hanno impedito lapprovazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), e il conseguente aggiornamento del Nomenclatore degli ausili e delle protesi.
Già nellautunno scorso avevo, assieme a quattro malati di SLA sardi, intrapreso una analoga iniziativa, durata una ventina di giorni. Le mie colleghe e i miei colleghi del PD alla commissione Affari Sociali della Camera, in sostegno e appoggio alla mia iniziativa, decisero di unirsi al digiuno, e in seguito a ciò, come prova di fiducia, sospesi dintesa con i malati, il digiuno.
Devo prendere atto con rammarico che da allora non è accaduto nulla. Il ministro della Salute Fazio ha fatto sapere daver fatto tutto il possibile, la responsabilità per il ritardo sarebbe da imputare al ministero del Tesoro, che dovrebbe valutare la congruità economica degli impegni previsti per lattuazione dei nuovi LEA.
E uninerzia, uno scaricabarile inaccettabile. Governo e ministri dunque si assumano le loro responsabilità: gli impegni assunti vanno mantenuti, questo rimpallo di responsabilità sulla letterale pelle dei malati e delle loro famiglie, è intollerabile. Per questo rivolgo un pubblico appello alla mobilitazione, innanzitutto alle compagne e alle amiche del PD, ai malati di sclerosi laterale amiotrofica, alle loro famiglie. Mai come ora: dal corpo del malato, al cuore della politica!
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