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SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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BRINDISI – Donna affetta da SLA attende il rinnovo del contrassegno per persone invalide da più di una settimana. Intoppi burocratici le impediscono di usufruire di un diritto riconosciutogli dalla legge. A raccontare l’amara vicenda Giuseppe Piscopo, sessantasette anni, colonnello dell’Aeronautica in pensione. La moglie Annita, affetta da sclerosi laterale amiotrofica, è da quattro anni immobilizzata su una sedia a rotelle. Lo stato avanzato della malattia le impedisce di muovere braccia e gambe.
“Dal 2006 ha avuto inizio il nostro calvario - racconta l’uomo - Inizialmente mia moglie avvertiva crampi e rigidità muscolare, i medici non riuscivano a capire cosa avesse. Dopo una visita specialistica al Policlinico di Bari abbiamo purtroppo saputo l’esatta diagnosi”.
SLA una malattia che non lascia scampo. Perdita progressiva e irreversibile della normale capacità di deglutizione, dell’articolazione della parola, del controllo dei muscoli scheletrici. “Nell’arco degli ultimi anni mia moglie è stata sottoposta a ben due interventi per la rottura del femore. E’ praticamente paralizzata, non può muovere braccia e gambe, deve essere costantemente assistita”.
Dichiarata invalida al 100%. L’ASL ha riconosciuto alla donna il diritto ai benefici previsti dall’apposita legge 104. Tra gli altri il rilascio del contrassegno invalidi, un tagliando che permette alle persone disabili di usufruire di facilitazioni nella circolazione e nella sosta dei veicoli. “Una comodità non indifferente - afferma Piscopo - Nelle condizioni in cui versa mia moglie avere la possibilità di parcheggiare o transitare liberamente, senza magari dover aspettare ore in fila, è un’agevolazione non da poco. Tempo fa ho acquistato di seconda mano un pulmino con pedana elevatrice che consente di caricare facilmente a bordo la carrozzina su cui mia moglie è costretta. Ho presentato domanda per il rilascio del permesso per disabili, il pass auto mi è stato assegnato senza alcun problema. A maggio ho inoltrato domanda per il rinnovo, ma l’iter burocratico non è stato ugualmente veloce”.
Documento consegnato ai preposti uffici comunali in data 11 giugno. Protocollato una settimana dopo. Fagocitato nell’intreccio di competenze tra Asl e Comune, Giuseppe Piscopo inizia un vero e proprio pellegrinaggio fra i vari uffici. “Una volta ottenuto il certificato di deambulazione ridotta rilasciato dalla ASL, mi sono recato presso la sede del Settore Trasporti e Mobilità Urbana, in via Ferrante Fornai. Non essendoci qui l’usciere mi è stato chiesto di portare personalmente la pratica alla sede in Piazza Matteotti. Ho consegnato tutto l’incartamento l’11 giugno”.
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