sabato 13 novembre 2010





fondata da Padre Pio,


conduce la ricerca sulle staminali adulte


nel rispetto dei criteri dell’etica cristiana,
“vengono considerate all’avanguardia
nella ricerca mondiale”
Presto le prime sperimentazione nei malati di SLA

3 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

La “Casa Sollievo della Sofferenza”, fondata da Padre Pio, conduce la ricerca sulle staminali adulte nel rispetto dei criteri dell’etica cristiana, esse “vengono considerate all’avanguardia nella ricerca mondiale”.

Il ministro della Sanita’, Ferruccio Fazio, intervenuto ieri con il segretario di Stato della Santa Sede, card. Tarcisio Bertone, ad un Convegno promosso a Roma dall’ospedale cattolico ha detto che nella Casa Sollievo della Sofferenza, si cerca di “vedere i meccanismi oncologici alla base dei tumori, le malattie complesse e le componenti ereditarie. Argomenti visti in anticipo, quasi in modo ‘miracoloso’”. Come il caso, ha concluso, il ministro “delle cellule staminali”.

E secondo Fazio questa è la conferma “dell’intuizione di Padre Pio”, cioe’ che “la ricerca e la buona pratica clinica sono indissolubili. Da parte sua, ha poi assicurato il ministro “il Governo e’ vicino alla Casa Sollievo e agli altri ospedali religiosi classificati”. “E’ in corso, infatti, un “tavolo all’interno del Patto della Salute per rivedere le tipologie di accreditamento”. Un tavolo di lavoro che riguarda “anche gli ospedali religiosi classificati”. Dei quali, per Fazio, va sottolineata la capacita’ di mettere “non la malattia ma l’uomo al centro dell’interesse degli operatori”. Un modalita’ che, “stiamo pensando di mettere a sistema”, con un meccanismo di premialita’, ha poi concluso.

Per i suoi primi 50 anni di vita la Casa Sollievo della Sofferenza, è uno dei primi 15 policlinici in Italia, e presto sarà un ospedale tutto nuovo. Il progetto è stato presentato a Roma, insieme ad un primo bilancio di missione della casa. Solo nel 2009 sono stati più di 56.000 i ricoveri.

Il progetto prevede un primo step ‘tecnologico’, di circa 3 anni, per la realizzazione di una Piastra Tecnologica di degenze specialistiche e di un nuovo polo della logistica, e un secondo step ‘di umanizzazione’ di altri 3 anni, per la realizzazione dell’ampliamento delle degenze e dell’area Accoglienza.

Anonimo ha detto...

Staminali: si possono 'adottare'
Per sperimentazione su pazienti con malattie degenerative
10 novembre, 17:45

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Guarda la foto1 di 1 (ANSA) - ROMA, 10 NOV - Fra le adozioni a distanza, la piu' originale viene proposta dalla Casa del Sollievo della Sofferenza e dell'Associazione Neurothon: sara' possibile 'adottare' le cellule staminali cerebrali per una sperimentazione sui pazienti in cura per malattie degenerative.

Il progetto nasce da un'idea del genetista Angelo Vescovi. Le cellule saranno prodotte dalla cell factory dell'ospedale di Terni. Manca l'autorizzazione dell'Iss per iniziare le sperimentazioni sulla Sla e sul morbo di Tay-Sachs.

Anonimo ha detto...

Grazie a un'iniziativa della Casa del Sollievo della Sofferenza e dell'Associazione Neurothon sara' possibile 'adottare' le cellule staminali cerebrali necessarie per una sperimentazione sui pazienti di una cura per le malattie degenerative.
Il progetto nasce da un'idea di Angelo Vescovi, genetista e direttore scientifico dell'ospedale fondato nel 1956 da Padre Pio. Le cellule saranno prodotte dalla cell factory dell'ospedale di Terni, che ha ottenuto da poco dall'Aifa la certificazione necessaria. Manca ora l'autorizzazione finale dell'Istituto Superiore di Sanita' per iniziare le prime sperimentazioni sull'uomo, sulla Sla e sul morbo di Tay-Sachs, che verranno effettuate entro il 2011 nella struttura pugliese: "Tutto e' pronto per iniziare le cure sui malati - ha spiegato Vescovi in occasione della presentazione del bilancio di missione della Casa della Sofferenza - ma servono i fondi. In Usa una azienda privata ha destinato 40 milioni di euro a un test analogo, noi al momento abbiamo poco piu' di 1 milione e 200mila euro per la produzione delle cellule".
La campagna verra' supportata dal sito www.adottaunacellula.it e da uno spot in 3D, con protagonista Raul Bova, che verra' proiettato nei cinema prima dei film.
"Sono molto contento che la Casa della Sofferenza abbia aderito a promuovere una ricerca innovativa - ha affermato Enrico Garaci, presidente dell'Iss - spero che sia un modello per altre istituzioni religiose per coniugare scienza e fede".