lunedì 18 gennaio 2010

L’ospedale c’è, le rette no:
malati di Sla a casa

1 commento:

Fabio e Fabrizio ha detto...

tra Asl3 e Gigi Ghirotti, la onlus che si occupa della gestione dell’hospice. Intanto la lista dei pazienti è già lunga. E blindata, visto che non è stato ancora possibile ricoverarne alcuno. La Gigi Ghirotti, che ha investito 700mila euro per realizzare la struttura, teme per il proprio bilancio. E c’è di più. Anche il Comune manca all’appello. Infatti alla struttura serve comunque l’agibilità che deve essere concessa da via Garibaldi. L’iter burocratico lento sarebbe antipatico in qualunque caso, in questo però, ha conseguenze gravi. «Sono le lungaggini burocratiche che ci hanno portato a questo punto - spiega Franco Henriquet, presidente della Gigi Ghirotti, che in questi giorni è preoccupato - Noi abbiamo assunto il personale e lo stiamo pagando, come è giusto, ma la Regione impiega troppo tempo per definire le rette che la Asl deve corrisponderci». Ieri mattina, un piccolo passo avanti è stato fatto con l’accordo (verbale per il momento) di una tariffa di 250 euro al giorno. Il patto dovrebbe diventare delibera la prossima settimana. Nel frattempo, però del caso si è occupato anche il consigliere regionale Nicola Abbundo (Moderati verso il Pdl). «Il presidente Burlando si è fatto bello - dice -, ma i problemi sono molti. L’amministrazione regionale non sembra in grado nemmeno di fissare una retta congrua, basti pensare che nelle altre regioni le tariffe riconosciute per malati terminali e malati di Sla, patologia che richiede terapie molto importanti, sono più alte. In Lombardia si va dai 400 ai 612 euro, mentre la Liguria pensa di cavarsela con 250 euro o poco più. Credo che si debba riflettere sul fatto che tali scelte vanno a discapito dei cittadini nel momento del bisogno. E i liguri non sono cittadini di serie B rispetto ai lombardi». Intanto la Gigi Ghirotti segue una ventina di pazienti di Sla a domicilio, persone che potrebbero essere ricoverate almeno per qualche periodo proprio all’hospice di Albaro. «Per le famiglie è un sollievo necessario», commenta Henriquet. Del caso promette di occuparsi anche Matteo Rosso (Pdl), vicepresidente della commissione regionale Sanità.