sabato 23 gennaio 2010


Staminali per riparare cervello

danneggiato da SLA, Parkinson o Alzheimer
Avere un cervello sempre giovane è possibile. In futuro, secondo un gruppo di ricercatori della Stanford Medical School, si potranno rinfoltire le sinapsi grazie alle cellule staminali embrionali che si trasformano in breve tempo in nuovi neuroni. Gli scienziati, guidati dal professor James Weimann, hanno effettuato degli esperimenti su diversi topi e scoperto che le staminali, una volta impiantate nel cervello dei roditori, hanno formato popolazioni specifiche di cellule nervose in grado di connettersi correttamente ai neuroni “autoctoni” e dare vita a fibre nervose in modo del tutto naturale.
I risultati dello studio, pubblicati sul
Journal of Neuroscience, sono importantissimi.

3 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Staminali per riparare cervello danneggiato da SLA, Parkinson o AlzheimerAvere un cervello sempre giovane è possibile. In futuro, secondo un gruppo di ricercatori della Stanford Medical School, si potranno rinfoltire le sinapsi grazie alle cellule staminali embrionali che si trasformano in breve tempo in nuovi neuroni. Gli scienziati, guidati dal professor James Weimann, hanno effettuato degli esperimenti su diversi topi e scoperto che le staminali, una volta impiantate nel cervello dei roditori, hanno formato popolazioni specifiche di cellule nervose in grado di connettersi correttamente ai neuroni “autoctoni” e dare vita a fibre nervose in modo del tutto naturale.I risultati dello studio, pubblicati sul Journal of Neuroscience, sono importantissimi. Il traguardo raggiunto, infatti, apre spiragli promettenti nel campo delle terapie cellulari per curare malattie neurodegenerative come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), il Parkinson o l'Alzheimer.Gli esperti hanno preso cellule staminali embrionali e, tenendole in provetta, le hanno trasformate in “neuroni giovani”, con funzione ancora non specificata. In un secondo momento hanno trapiantato i neuroni in varie parti della corteccia cerebrale di topi appena nati e visto che i neuroni trapiantati si integravano perfettamente con i neuroni “autoctoni”, formando fibre nervose e specializzandosi nel ruolo del “dipartimento” neurale cui erano stati assegnati (ad esempio sono diventati neuroni visivi quelli trapiantati nella corteccia visiva, neuroni motori quelli impiantati nella corteccia motoria).I prossimi esperimenti - Ora i ricercatori confidano nel riuscire a riprodurre lo stesso meccanismo anche nel cervello di topi adulti. Questo, concludono infatti gli esperti, significherebbe poter utilizzare la procedura per “ripristinare” le aree cerebrali degenerate dalle più diverse malattie.

Anonimo ha detto...

Lo so che le malattie neurodegenerative sono molto più gravi, ma perché qualche ricerca non la si fa pure relativamente all'ictus?
michele maero
michele@maero.it

Anonimo ha detto...

Una ricerca della Stanford Medical School, diretta dal dottor Weimann e pubblicata dal "Journal of Neuroscience"

Le cellule staminali riparano i danni al cervello
Si trasformano in neuroni giovani e formano fibre nervose funzionanti

© Matteo Clerici/NEWSFOOD.com - 20/01/2010


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Le cellule staminali (specificamente, le cellule staminali embrionali) possono agire come toppe per il cervello. Esse si trasformano in neuroni e raggiungono il cervello; una volta all'interno, si connettono ai neuroni originali formando fasci di cellule nervose e fibre naturali funzionanti.

E' il risultato di una ricerca della Stanford Medical School, diretta dal dottor James Weimann e pubblcata dal "Journal of Neuroscience".

Il team di Weimann ha preso cellule staminali embrionali e le ha trasformate in "neuroni giovani", con una funzione non ancora definitiva. Successivamente, i neuroni sono stati trapiantati in varie regioni della corteccia celebrale di di topi appena nati.
Gli studiosi hanno allora osservato come i neuroni novizi s'integrassero perfettamente con i neuroni "aborigeni", formando fasce nervose e specializzandosi nel ruolo della regione d'insediamento (ad esempio sono diventati neuroni visivi quelli trapiantati nella corteccia visiva, neuroni motori quelli impiantati nella corteccia motoria).

Al momento sono in corso test simili, ma su esemplari di topo adulto.

In caso di successo, tale tecnica potrebbe essere utilizzata contro le malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer, il Parkinson o la SLA (sclerosi laterale amiotrofica).

LINK alla ricerca