UN NUOVO CASO DI SLA NEL CALCIO PROFFESSIONISTICO ITALIANO
Fabio O. bandiera della Pievigina dal 1981 al 1994 ed oggi 48enne,
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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La Sla (sclerosi laterale amiotrofica), malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso, nota nel mondo anche come «morbo di Lou Gehrig» (ex giocatore di baseball americano), registra un nuovo caso nel calcio professionistico italiano, probabilmente il primo nella Marca sportiva. Fabio Olivotto, bandiera della Pievigina dal 1981 al 1994 ed oggi 48enne, è affetto dalla Sla da circa otto anni, ma solo da pochi giorni la notizia è trapelata ufficialmente, complice l'affetto e l'impegno di amici ed ex compagni di club.
Nonostante la serenità e la dignità con cui l'ex capitano giallorosso sta affrontando la partita più impegnativa della sua vita nella casa di Nervesa della Battaglia, le cure si stanno infatti facendo sempre più lunghe e, quindi, più costose per la famiglia. Oggi l'immagine di Fabio Olivotto è ben distante da quella del biondo e longilineo difensore centrale che si mise in evidenza nel settore giovanile del Vicenza (dal 1979 al 1981) e che visse poi da protagonista tutta la cavalcata dell'allora Euromobil Pievigina, dai polverosi campi dei dilettanti trevigiani sino al semiprofessionismo (Interregionale) e, quindi, alla non lunghissima, ma storica, parentesi nel calcio professionistico (serie C/2).
La malattia è ora entrata nelle fasi più spietate: l'ex calciatore è costretto ad una assoluta infermità, respira artificialmente grazie ad una macchina ed è nutrito solo con flebo. Questo quadro non ha, ovviamente, risparmiato i muscoli della parola. Olivotto comunica con il mondo esterno con l'ausilio di un computer, così come avvenne per Gianluca Signorini (giocatore di Pisa, Genoa e Roma, spentosi nel 2002 a 42 anni) e così come sta avvenendo per Stefano Borgonovo (46enne ex giocatore di Como, Fiorentina e Milan). Proprio sull'esempio di quanto fatto in questi ultimi due anni per Borgonovo dagli ex compagni di club e nazionale, gli amici di Fabio si stanno attivando per organizzare una partita benefica, già fissata per lunedì 20 settembre allo stadio comunale di Pieve di Soligo, su quel campo che lo vide protagonista di indimeticabili sgroppate sulla fascia.
La serata, patrocinata dall'Associazione Italiana Sla, oltre ai tifosi e ai simpatizzanti giallorossi, chiamerà a raccolta la maggior parte degli ex allenatori e degli ex compagni di squadra dello stopper di Nervesa. Tra loro ci saranno Andrea Seno (in serie A con Foggia, Inter, Bologna, ma ex anche di Venezia e Treviso); Dario Hubner (in serie A con Brescia e Piacenza), Andrea Bergamo (ex Modena, Bologna e Ravenna), Daniele Bellotto (ex Ternana, Pistoiese, Treviso e Salernitana) e molti altri giocatori simbolo della Pievigina degli anni '80 e '90, che fu guidata in panchina, tra gli altri, da Giorgio Mognon e Dino D'Alessi. Olivotto sarà lì, allo stadio, e amici e tifosi potranno salutarlo e fargli sentire il loro affetto.
Per la raccolta di offerte a sostegno della famiglia (indicando come causale «Pro Fabio Olivotto»), l'Aisla ha inoltre messo a disposizione il proprio conto corrente della Banca Popolare di Novara, con numero Iban IT 44 Q 10100 05608 000000001065.
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