Vinci la Sla...
di corsa in Florida
Raccolti cinquantamila euro
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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Cinquantamila euro. E' quanto è stato versato finora sul conto corrente del progetto «Vinci la Sla... di corsa in Florida». Non credeva ai suoi occhi, Francesco Canali, il «maratoneta in carrozzina», quando ha acceso il computer e ha controllato l'estratto conto on line, una volta tornato – finalmente – a casa, dopo la frattura di tibia e perone e quasi tre mesi passati tra l'Ortopedia del Maggiore e il Don Gnocchi. Offerte di imprenditori munifici e associazioni, ma anche di bambini che hanno rotto il salvadanaio e hanno mandato a Francesco qualche decina di euro, con letterine commoventi. Ci sono stati anche due fratellini che, sotto Pasqua, hanno deciso di rinunciare al l'uovo e hanno destinato i loro pochi risparmi al grande sogno dell'ex atleta costretto in carrozzina dalla Sla.
Una risposta eccezionale all'appello lanciato lo scorso dicembre da Francesco. Ha sempre sognato di correre una maratona: ora che non può più permettersi di farlo con le proprie gambe, ha scelto di usare il fiato e i muscoli di quattro suoi amici. Correranno insieme il 5 dicembre, a West Palm Beach, in Florida. Al di là dell'«impresa» sportiva, c'è il grande progetto di solidarietà che è abbinato al sogno di Francesco. Raccogliere fondi da destinare all'acquisto di ausili utili per i malati di Sla e per finanziare progetti di ricerca. E, allo stesso tempo, far conoscere all'opinione pubblica questa terribile malattia e dare un messaggio a tutti gli ammalati: spronarli a non chiudersi in se stessi, non restare segregati in casa.
«Io cerco di fare una vita normale, pur con gli enormi limiti imposti dalla malattia – spiega Francesco –. Lavoro, come tecnico informatico all'istituto Giordani. Nel tempo libero esco con mia moglie e le mie figlie, organizzo serate con gli amici. Scrivo per la “Gazzetta”, a cui sono molto affezionato. Certo, non corro più da uno stadio a un palasport, o a Palanzano per raccogliere notizie e scrivere pezzi per una pagina intera, come facevo prima. Ma mi arrangio, dettando gli articoli a un software di riconoscimento vocale». «Ho capito che il nostro progetto aveva colto nel segno pochi giorni dopo che è uscito il primo articolo sulla “Gazzetta” – continua – quando la mia casella di posta elettronica è stata tempestata di messaggi di malati e di loro familiari. Ma, onestamente, non mi aspettavo un risultato di queste proporzioni: non speravo di raccogliere così tanti aiuti. Di co “Grazie, Parma” con il cuore in mano. Grazie anche a nome dei tanti malati che, alla fine del progetto, beneficeranno di tanta generosità dei parmigiani».
I conti si faranno, ovviamente, alla fine: ma intanto è bene precisare che la quota di 50 mila euro è «virtuale». Nel senso che a quella va aggiunto il generoso contributo di un gruppo di amici (che ha chiesto di restare anonimo), che pagherà il conto di Francesco e famiglia all'agenzia di viaggio: voli aerei e alberghi di West Palm Beach e di Orlando, dove la «squadra» dell'Aisla Running team si trasferirà dopo la maratona, perché Francesco sarà ospite del convegno mondiale della Sla, nel giorno di apertura dei lavori, e racconterà alla platea la sua esperienza. Le prime persone con cui Francesco ha condiviso la gioia per la straordinaria risposta dei parmigiani sono stati i compagni di «squadra», i quattro «spingitori», Gianfranco Beltrami, Andrea Fanfoni, Gianluca Manghi e Claudio Rinaldi. E poi, Mario Melazzini, il presidente nazionale dell'Aisla, da sempre il primo tifoso di Francesco e del progetto «Vinci la Sla».
«E' entusiasta, come tutti noi. Ci ha chiesto di non fermarci. E chi pensa di fermarsi?, ho risposto io. A questo punto, anzi, vogliamo “accelerare”. Ci sono tante altre iniziative in cantiere, che serviranno a far parlare della malattia, del nostro progetto e a raccogliere tanti altri fondi». Un grande evento è già fissato per fine novembre, al Regio: un concerto lirico con tutti i grandi cantanti parmigiani, protagonisti nei teatri di tutto il mondo. Nelle prossime settimane, durante il Festival Verdi, il lancio dell'iniziativa.
ciao amici , sono l,assistente di un ragazzo da qualche anno malato di SLA. La mia vita si e cambiata incredibilmente da quando lo conosciuto qualche mese fa... giovane, con tanta voglia di vivere e con tanta tanta forza per sopportare la sua impotenza, debolezza, dolori, umilianze. Piu grande regallo e suo sorriso e gli'occhi che parlano da se e le parole che pronuncia dopo aver messo "la fonica " .
Ma io chiedo aiuto, devo essere forte ma spesso sono piu debole di lui, non voglio che vede le miei lacrime che cadono sulle guancie come fiume di sofferenza . Ho bisogno di aiuto-dove lo trovo ? parole, consigli, cuore, esperienza, la mano che si alza da sola ancora.
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