Un gruppo di ricerca del laboratorio 'Multimedia Signal Processing and Understanding Lab', attivo Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione (Disi) dell'Universita' di Trento, e' riuscito a mettere a punto un sistema dai costi piu' contenuti per aiutare i malati di Sla a comunicare con il mondo esterno.
sabato 18 settembre 2010
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Un gruppo di ricerca del laboratorio 'Multimedia Signal Processing and Understanding Lab', attivo Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione (Disi) dell'Universita' di Trento, e' riuscito a mettere a punto un sistema dai costi piu' contenuti per aiutare i malati di Sla a comunicare con il mondo esterno. Secondo quanto riportato da una nota ufficiale, una volta sul mercato, il nuovo dispositivo potrebbe essere acquistato per 8-10 mila euro rispetto ai 15-20 mila necessari per comprare tecnologie dalle performance simili. I dispositivi 'low cost' sono in fase di test. La versione definitiva, secondo i ricercatori, dovrebbe essere pronta nel giro di qualche mese. L'interfaccia a basso costo per il controllo del computer, che sfrutta un sistema di tracciamento dell'occhio, si chiama 'EyeAssist' ed e' il risultato di un progetto di ricerca coordinato da Nicola Conci, Giulia Boato e Francesco De Natale, rispettivamente ricercatori e direttore del Disi. "Quello che abbiamo proposto - ha spiegato Conci - e' un sistema molto semplice, basato sull'utilizzo di una webcam commerciale, in grado di riconoscere sullo schermo un certo numero di aree funzionali (dei pulsanti) le cui funzionalita' sono personalizzabili a seconda dell'utente. Al momento abbiamo implementato un sistema di videoscrittura tipo T9, ma e' possibile utilizzare il sistema anche per leggere un eBook, per sfogliare una galleria fotografica, una libreria musicale, senza necessitare dell'ausilio di mouse o tastiera". In altre parole la piccola telecamera commerciale, monitorando il movimento dei bulbi oculari, consente alla persona ammalata di comporre sullo schermo del computer semplici frasi o di selezionare alcune opzioni.
Il progetto, che ha ricevuto anche un riconoscimento nel 2009 con il premio 'Andrea Scuri' per le migliori tecnologie assistive (premio istituito a Pieve di Bono in ricordo di Andrea Scuri, malato di Sla), nelle scorse settimane a Dallas e' stato presentato alla sessione ShowAndTell di una delle principali conferenze nel settore dell'elaborazione di segnali audio e video (ICASSP2010). Alla conferenza di Dallas i ricercatori dell'Universita' di Trento hanno presentato anche un altro sistema di interfaccia uomo macchina, HandsOn, per la riabilitazione nel controllo di mani e braccia di persone che hanno subito traumi fisici o cognitivi. "Grazie alla collaborazione con il Presidio Ospedaliero Villa Rosa di Pergine Valsugana e in particolare con il dottor Giovanni Guandalini - ha riferito Conci - abbiamo realizzato un'interfaccia in grado di automatizzare il processo di riabilitazione per gli arti superiori mediante un'interfaccia in grado di inseguire gli spostamenti della mano su un piano. Utilizzando una comune webcam per computer, e senza alcuna fase di addestramento o calibrazione, il paziente puo' iniziare la sessione di riabilitazione, durante la quale gli vengono proposti sullo schermo una serie di esercizi. Gli esercizi, scelti dal personale riabilitativo, sono volti a guidare il processo di riabilitazione e sono quindi personalizzabili a seconda delle specifiche esigenze. Alla fine della sessione, i dati sono salvati sul computer in modo che il medico o il terapista abbia la possibilita' di valutare i progressi ed evidenziare le difficolta' di ogni singolo soggetto. L'interfaccia e' al momento in sperimentazione presso il presidio ospedaliero. Per noi e' molto importante vedere che le tecnologie realizzate nei laboratori di ricerca dell'Universita' vengono utilizzate con successo sul campo, con una rapida ricaduta sul territorio.
Inoltre, per come e' stato concepito il progetto, il passo successivo, e pressoche' immediato, e' quello di consentire al paziente di effettuare la terapia direttamente da casa propria, trasferendo i dati all'ospedale via Internet. Il vantaggio che deriva al paziente e' la possibilita' di eseguire un programma di riabilitazione piu' intenso, frequente e personalizzato". Conci ha ribadito il tratto comune: "L'idea principale che sta alla base dei due progetti consiste nella possibilita' di fornire alla comunita' degli strumenti per l'interazione con il calcolatore a basso costo, cercando di spostare l'intelligenza del sistema all'interno del computer ed utilizzando invece periferiche di uso comune".
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