giovedì 20 maggio 2010


I MALATI DI SLA SONO STANCHI

E LO STATO CI VUOLE TUTTI MORTI.
Un anno dopo si parla ancora di Eluana Englaro con ipocrisia. Il Ministro Sacconi commemora l’anniversario, certi giornalisti battono ancora i pugni sull’assassinio presunto, Berlusconi dice che avrebbe voluto fare di più per salvarla. Pronti a non riconoscere il diritto di morire, ma altrettanto pronti a non riconoscere il diritto di vivere.

7 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

I MALATI DI SLA SONO STANCHI E LO STATO CI VUOLE TUTTI MORTI.

Un anno dopo si parla ancora di Eluana Englaro con ipocrisia. Il Ministro Sacconi commemora l’anniversario, certi giornalisti battono ancora i pugni sull’assassinio presunto, Berlusconi dice che avrebbe voluto fare di più per salvarla. Pronti a non riconoscere il diritto di morire, ma altrettanto pronti a non riconoscere il diritto di vivere.

Noi malati di SLA, nel pieno possesso delle nostre facoltà mentali, vogliamo vivere e pertanto chiediamo al Ministro Sacconi cosa intenda fare per evitare che i malati di SLA muoiano prematuramente per mancanza di un’assistenza adeguata. Chiediamo inoltre ufficialmente cosa stia facendo il governo per la ricerca di una cura. Cosa attualmente fanno governo, regioni e comuni per impedire la rovina delle nostre famiglie. Cosa fanno certi giornalisti per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che la colpa del nostro abbandono è di una classe dirigente inadeguata.

Siamo stufi di sceneggiate che esaltano casi singoli e nascondono i veri problemi. Il Governo è responsabile consapevole di omicidi premeditati. Tutti sanno ma non agiscono, tutti vorrebbero, promettono, prendono impegni e, regolarmente, dimenticano, lasciando una scia di morti tra la rovina e la disperazione delle famiglie.

Noi malati di SLA siamo condannati doppiamente, prima dalla malattia e dopo da uno Stato che non rispetta la Costituzione. Vediamo morire compagni di malattia che coscientemente rifiutano la tracheostomia per non pesare sui loro cari o per non finire in un RSA, spesso più lager che centro assistenziale.

Abbiamo bisogno di provvedimenti immediati perché la SLA non aspetta !

Uno stato incivile ed ipocrita sceglie per noi l’eutanasia, non ufficiale ma subdola e lucidamente pianificata. È il bilancio dello Stato che richiede l’eliminazione dei pesi morti inutili quando noi invece vogliamo vivere. L’unica nostra speranza sono le nostre famiglie che si fanno carico di tutto, lasciate totalmente sole in questa terribile situazione.

Noi malati di SLA non possiamo permetterci di trascinare nella rovina e nella disperazione i nostri cari, abbiamo bisogno di un’assistenza degna, di una sanità civile. Chiediamo una media di 12 ore di presenza, che possono variare sino a 24 ore nei casi più gravi, con un finanziamento diretto ed adeguato alle necessità della malattia.

Se lo Stato non può permettersi di assisterci che sia almeno coerente e ci pratichi una eutanasia anticipata. Se il problema è una questione di bilancio perché spendere i soldi in apparecchi, ausili, pensioni? Il governo abbia il coraggio di eliminarci, tanto il risultato è comunque lo stesso con l’aggravante di lasciare rovinate famiglie intere, il tutto nel più assoluto silenzio, nella cieca omertà degli ipocriti.

Noi malati SLA abbiamo deciso che non aspetteremo più, se oggi il governo non ci assicura che da domani avremo quello che è suo dovere dare e nostro diritto chiedere per una vita dignitosa e per salvaguardare le nostre famiglie, andremo in massa in altri Stati europei, ricorreremo all’eutanasia e faremo conoscere al mondo questa vergognosa verità.

L’Italia è uno Stato incivile ed ipocrita che attua in maniera occulta l’eutanasia dei malati gravi.

Paola Benetti, Santa Maria Capannori (Lu) – Edda Busoni, Firenze – Enza Capone, Carovigno (Br) – Piergiorgio Corno, Como – Rosa Cristaldi, Cassano Magnano (Va) – Massimo De Giuseppe, Ticengo (Cr) – Paolo Di Modica, Roma – Andrea Diomede, Grottaferrata (Rm) – Laura Flamini, Casteldelpiano (Gr) – Irma Frau, Cagliari – Saverio Guarrasi, Modica (Rg) – Stefano Marangone, Rivignano (Ud) – Teresa Pellegrini, Bergamo – Raffaele Pennacchio, Macrata Campania (Ce) – Giorgio Pinna, Siliqua (Ca) – Luca Pulino, Capranica (Vt) – Roberto Rainiere, La Spezia – Claudio Sabelli, Roma – Maria Spada, Bottanuco (Bg) – Salvatore Usala, Monserrato (Ca) – Ruggero Vianello, Trieste – Cristina Volpi, Calenzano (Fi) – Claudio Zucca, Cagliari

Anonimo ha detto...

tutto giusto ma penso che ancora una volta a nessuno importera' niente di tutto quello che quotidianamente viviamo. Questo scritto e'da parte di mio marito,Bitossi Carlo Alberto (Montelupo Fiorentino) malato di sla dal giugno 2008

Anonimo ha detto...

Caro Carlo Alberto,
a me importa invece... perchè l ho vissuto anch'io e nel mio piccolo voglio lottare per ogni malato di SLA, ti sono vicino
un abbraccio grande
Fabio

Annamaria Fioriti ha detto...

concordo totalmente con quanto scritto in maniera lucida e coerente Fabio e Fabrizio !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
oggi, 24 maggio 2010, leggo sul giornale che c' è una bozza di legge per toglierci anche l' indennità di accompagnamento !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E' VERGOGNOSO E SCANDALOSO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
confermo l' inciviltà del nostro governo e del nostro paese..........................

Annamaria Fioriti ha detto...

naturalmente volevo scrivere da Fabio e Fabrizio.......
io ho 60 anni e sono affetta dal '95 da una forma di SLA per fortuna ad andamento lento, in quanto riesco ancora a muoversi qualcosina in casa con l' aiuto del deambulatore, mentre le braccia sono atrofiche.
voglio aggiungere anche che, non avendo reddito, percepisco la pensione di inabilità che è di 226 euro mensili più l' indennità di accompagnamento; ho per fortuna mio marito vicino che fa tutto,mi chiedo........
come potrei sopravvivere se mi togliessero anche l' indennità ? anche se non riconosciuto, ho fatto il testamento biologico chiedendo di non essere tracheostomizzata, altrimenti dovrò ricorrere al altri mezzi......................................

Anonimo ha detto...

Cara AnnaMaria, la SLA ha portato via la persona che piu' amavo al mondo, mia mamma

farei qualsiasi cosa per poterla avere ancora vicino ,

anche la mamma era contraria alla tracheo, ma alla fine per l ha fatta ... credo solo esclusivamente per i suoi figli.

Quello che posso dirti è di non smettere mai di lottare anche perchè la ricerca è impegnata su molti fronti e sono sicuro che "spero molto presto " uscirà qualcosa d'interessante...

io continuero' a scrivere nel blog finchè la SLA non sarà sconfitta.

Un abbraccio grande

Fabio

Annamaria ha detto...

caro Fabio, io sono una persona combattiva e cerco di vivere alla giornata godendo delle piccole cose,
io ho 3 figli di cui due già sposati ed uno con una bambina di due mesi. è proprio per loro che non mi sottoporrò mai alla tracheostomia, lo so che mi assisterebbero, ma io so anche che sarei per loro un peso enorme, non riuscirebbero a vivere la loro vita come è giusto che sia........................
con affetto
Annamaria