mercoledì 3 febbraio 2010

Malato di sla, andra' a maratona
di New York in carrozzina
E' un ex podista parmigiano.
E' stato ricevuto da sindaco Parma

http://gazzettadiparma.it/mediagallery/video/11896/Intervista_a_Francesco_Canali_malato_di_Sla_verso_la_Maratona_di_New_York.html

4 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Da cinque anni e' affetto da Sla ed e' immobilizzato su una sedia a rotelle, ma vuole lo stesso coronare il sogno di una vita: correre la maratona di New York.

Questo l'obiettivo di Francesco Canali, ex podista parmigiano di 42 anni che soffre di sclerosi laterale amiotrofica e che percorrera' in carrozzina gli oltre 42 chilometri della gara, spinto da quattro amici atleti. Canali e' stato ricevuto dal sindaco Pietro Vignali per dare il via al progetto 'Vinci la Sla... di corsa a New York'.

Fabio e Fabrizio ha detto...

Francesco e i suoi accompagnatori saranno presenti a manifestazioni podistiche e non per prepararsi al grande evento della maratona e sensibilizzare l'opinione pubblica parlando del progetto "Maratona di New York 2010" e della SLA. Questi i prossimi appuntamenti:


- 2 febbraio Parma: incontro in municipio

- 2 febbraio Parma: cena club-house GRAN Rugby

- 28 febbraio Salsomaggiore-Busseto: "Maratona delle terre verdiane"

- 12-13 marzo Firenze: "2 Raduno Nazionale SLA Leoni"

- 11 aprile Milano: "Milano City Marathon"

- 18 aprile Colorno (PR): "Stracolorno"

- 18 giugno San Polo di Torrile (PR): "3 GP Fiera di San Polo"

- 12 settembre Parma: "Cariparma Running"

Anonimo ha detto...

Francesco Canali, sportivo e corrispondente da Parma della Gazzetta, è malato da quattro anni. Collabora con il nostro giornale e con quello della sua città attraverso un programma vocale. Ma non getta la spugna, anzi rilancia: nel 2010 parteciperà alla maratona della Grande Mela: "Voglio dare un segnale ai malati che tendono a chiudersi in se stessi"
Mail Stampa 20 commenti OkNotizie badzu Condividi su MySpace! Facebook Gazzatown Da quattro anni il nostro corrispondente da Parma, Francesco Canali, è malato di Sla. Sa già come finirà la partita, ma non si arrende. Anzi ha in mente un’altra sfida, da vincere: partecipare alla maratona di New York nel 2010. Chi vuole stare con lui può contribuire presso Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) Onlus - Maratona New York 2010 c/c 57369480

PARMA, 30 dicembre 2009 - "La malattia è una 'bestia' che bisogna sconfiggere, così come ho cercato di fare con gli avversari sui campi di basket per 25 anni e poi a piedi lungo le strade. I punti deboli ti accorgi di averli all’improvviso, pur con un fisico e una vita integra da vero sportivo. Ma la malattia non guarda in faccia a nessuno o forse sì, ti sceglie, ma questa è un’altra storia. Mi ritrovo ad avere la sclerosi laterale amiotrofica (Sla) (ho 41 anni) dopo una diagnosi ufficiale avvenuta alla fine del 2004, anche se già alcuni mesi prima avevo la risposta dopo notti passate a studiare. E dire che agli inizi degli anni 2000 non avrei mai pensato, con quei piccoli problemi alla muscolatura, di avere una simile patologia. Studi e ti informi ma non c’è nulla da fare, questa malattia non ti dà scampo.

Anonimo ha detto...

si va avanti — "E allora? Con una moglie e due figlie piccole non ci penso nemmeno: si va avanti. Del resto sono sempre stato uno che non mollava mai, merito, anche, dell’esperienza vissuta durante il militare negli alpini e nello sport; finché non suona l’ultima sirena non hai mai perso la partita e a me non è mai piaciuto perdere. Anche sull’asfalto di Parma che siano stati 5, 10 o 20 km, dovevo arrivare al traguardo a tutti i costi. Quell’ospite indesiderato però si fa sentire sempre più e nel 2005 ho dovuto accantonare la preparazione per una maratona e l’idea di accompagnare a una gara podistica un non vedente. La malattia avanza e ti distrugge rendendoti quasi del tutto morte (io mi considero fortunato rispetto a tanti miei compagni di malattia) le gambe e le braccia (scrivo i miei articoli per la Gazzetta dello Sport e la Gazzetta di Parma con cui collaboro con un programma a comando vocale), ma non la mente, così come i sogni, quelli non muoiono mai.

"Sono sempre stato uno che non molla mai. Finché non suona l’ultima sirena non hai mai perso la partita a me non è mai piaciuto perdere" "pazza idea" — Qualche mese fa, a casa di un ex compagno del basket, propongo, quasi per scherzo, di spingermi alla maratona di New York nel 2010. Lui, tenace e determinato come me, accetta: nasce così il progetto "Maratona di New York 2010" (www.vincilasla.it) patrocinato dall’Aisla. Il viaggio negli Stati Uniti sarà, soprattutto per me, lungo e faticoso: ma il progetto è "nobile". Al di là di quella che potrà essere la corsa, il mio obiettivo è quello di dare un segno a tutti quegli ammalati - anche di altre patologie - e ai familiari, che per diversi motivi si chiudono in se stessi. Mi piacerebbe che questo mio sforzo riuscisse a sensibilizzare la gente, raccogliere fondi per l'AISLA e sponsorizzare una sperimentazione che trovi una cura per debellare questa patologia".

Francesco Canali