lunedì 22 febbraio 2010

LA SLA SUL "silenzioso" PALCO DI SAN REMO

Alla fine chi poteva stare zitto ha parlato (o cantato) e chi invece avrebbe dovuto parlare ed essere ascoltato perché aveva un messaggio importante ha taciuto.

Ludwig Wittgenstein

diceva che

"nella vita, come nell'arte, è difficile dire qualche cosa che sia altrettanto efficace del silenzio".

E magari Malika Ayane ha pensato questo quando, dopo la sua esibizione sul palco del Teatro Ariston , ha preferito non dire nulla lasciando che a parlare fosse la sua stessa presenza. Malika indossava infatti la nuova t shirt START LIVING AGAIN dell'Aisla, l'Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Onlus che da anni si occupa di assistere e sostenere i malati e i loro familiari.
Malika Ayane si è aggiudicata, nella sezione ‘Artisti’, il Premio della Critica ‘Mia Martini’, con 58 voti su 108, ed il Premio della Sala Stampa Radio Tv, con 10 voti sulle 52 testate accreditate. Un giudizio ampiamente condiviso dall’orchestra, che durante la serata finale ha contestato la sua esclusione buttando gli spartiti sul palco.

2 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Alla fine chi poteva stare zitto ha parlato (o cantato) e chi invece avrebbe dovuto parlare ed essere ascoltato perché aveva un messaggio importante ha taciuto.

Magari è stato meglio così. Ludwig Wittgenstein diceva che "nella vita, come nell'arte, è difficile dire qualche cosa che sia altrettanto efficace del silenzio". E magari Malika Ayane ha pensato questo quando, dopo la sua esibizione sul palco del Teatro Ariston di ieri sera, ha preferito non dire nulla lasciando che a parlare fosse la sua stessa presenza.

Malika indossava infatti la nuova t shirt START LIVING AGAIN dell'Aisla, l'Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Onlus che da anni si occupa di assistere e sostenere i malati e i loro familiari.

L'hanno realizzata due stilisti amici di un malato di SLA, Paolo, con l'obiettivo, sposato subito dall'Associazione, di "far comprendere che la Sla può non rappresentare solo una limitazione delle funzioni del corpo e viceversa, che se adeguatamente assistiti e presi in carico, anche i malati di Sla e i loro cari sono in grado davvero ricominciare a vivere!"
Start Living Again!, l'espressione inglese che tradotta in italiano significa INCOMINCIA A VIVERE ANCORA!, è stato infatti il loro modo di sciogliere in modo originale l'acronimo SLA che per molti suona ancora solo come una sentenza di morte orrenda.

Un messaggio di speranza che evidentemente ha colpito molto anche Malika tanto da spingerla a portarlo su un palcoscenico importante come quello di Sanremo.

Peccato che nel caos di ieri sera nessuno gli abbia dato l'attenzione che meritava.
E pensare che in questi giorni su quello stesso palco sono passati anche due importanti esponenti del mondo del calcio come Antonio Cassano e Marcello Lippi, i quali avrebbero avuto molti ben più motivi per indossare la T-shirt Start Linving Again considerata la singolare frequenza con cui gli atleti di questo sport vengono colpiti dalla malattia.

Anonimo ha detto...

Festival 2010: la soddisfazione di Malika Ayane


Malika Ayane si è aggiudicata, nella sezione ‘Artisti’, il Premio della Critica ‘Mia Martini’, con 58 voti su 108, ed il Premio della Sala Stampa Radio Tv, con 10 voti sulle 52 testate accreditate. Un giudizio ampiamente condiviso dall’orchestra, che durante la serata finale ha contestato la sua esclusione buttando gli spartiti sul palco. Non era mai successo in 60 anni di Festival.

“Grazie accidenti! La stampa mi ha sostenuta da quando ero piccola così. Sono molto felice, anche se può sembrare retorico e diplomatico. Sanremo non dev’essere fine a se stesso e vincere per vincere sarebbe riduttivo. E comunque non ci ho sperato nemmeno un minuto. Il mio brano deve fare da apripista ai progetti a cui ho lavorato con le persone che credono in me. Vorrei dedicare a loro il successo, in particolare alla mia produttrice Caterina Caselli. La protesta dell’orchestra mi ha resa mostruosamente orgogliosa, nonostante l’imbarazzo da morire”.

Da sottolineare che la maglietta indossata questa sera dalla cantante è stata disegnata da Paolo, un ragazzo affetto da SLA. Anche se non lo conosce personalmente, Malika ha voluto portarla per puntare un po’ d’attenzione su questa terribile malattia.


Anna Castellana