mercoledì 9 dicembre 2009

Sorgerà a Terni la banca regionale
delle staminali da cordone ombelicale
La struttura, operativa dal 2011, raccoglierà e conserverà il sangue prelevato dal cordone ombelicale delle donatrici umbre. Passi avanti anche per il Centro di ricerca sulle staminali: si attende l'ok dell'Iss per iniziare la sperimentazione sui malati di Sla

1 commento:

Fabio e Fabrizio ha detto...

TERNI - La banca regionale per la raccolta delle cellule staminali da cordone ombelicale sorgerà a Terni. La struttura avrà la sua sede all'Ospedale Santa Maria e sarà operativa dal 2011. La Banca sarà allestita nei locali dell'ex farmacia dell'ospedale: qui arriverà il sangue prelevato dal cordone ombelicale delle partorienti di tutta la regione che decideranno di donarlo.
"E' una svolta per Terni e per il nostro ospedale - afferma Giampaolo Palazzesi, responsabile della nuova Banca - fino ad oggi, il sangue prelevato e donato lo inviamo al Policlinico Umberto I di Roma. Con la nuova Banca, quel sangue resterà a Terni, e qui sarà analizzato e conservato per scopi precisi, finalizzati alla ricerca e alla cura di particolari patologie".
"La banca delle staminali sarà una struttura regionale di grande importanza - aggiunge Leonardo Bartolucci, direttore sanitario dell'Ospedale Santa Maria - istituire una banca di questo tipo in una struttura ospedaliera avrà delle importanti ricadute, soprattutto culturali e di sensibilizzazione verso la donazione da parte delle partorienti". Le donatrici ad oggi sono ancora poche: su 1100 parti, nel 2008, solo 15 donne hanno donato il sangue da cordone.

Intanto, prosegue a ritmo spedito anche la realizzazione del Centro di ricerche sulle cellule staminali, che sorgerà in una struttura attigua all'ospedale di Terni. Sembra, infatti, che grazie all'intervento di Vincenzo Paglia, vescovo di Terni, siano stati reperiti i 10 milioni di euro necessari a far partire l'attività di ricerca e sperimentazione del Centro. Soldi che arriverebbero da donatori di varie regioni, ma sui quali ancora la Curia mantiene uno stretto riserbo. "La sede è quasi pronta - afferma Domenico Rosati, presidente dell'Ater, l'istituto che ha investito 8 milioni di euro per la ristrutturazione della palazzina - stiamo verificando l'agibilità e siamo in attesa di alcune certificazioni, ma riteniamo che all'inizio del 2010 tutto l'iter sarà completato".

"La cosa più importante - annuncia il professor Angelo Vescovi, direttore del Centro - è che sono in dirittura di arrivo le autorizzazioni per poter avviare la sperimentazione sui pazienti con sclerosi laterale amiotrofica. Il 13 luglio è stata depositata presso l'Istituto superiore di sanità la richiesta per poter accedere alla sperimentazione clinica di ‘fase uno' che prevede il trapianto di cellule staminali cerebrali umane sui pazienti di Sla".
"Il 13 agosto - spiega ancora Vescovi - è stata inviata all'Aifa la documentazione relativa al laboratorio in cui vengono prodotte le staminali cerebrali umane ed è stata chiesta nel contempo la visita degli ispettori necessaria per ottenere la certificazione del laboratorio e delle cellule". Il 12 ottobre scorso, l'Istituto superiore di sanità ha avviato l'istruttoria e ha ascoltato Vescovi e i suoi collaboratori, impegnandosi a discutere il parere in commissione in breve tempo, convocando se necessario una seduta straordinaria ad hoc