Il cabaret alla vicentina si fa in tre
Per la prima volta tutti insieme
Sabato 12 nella Sala Palladio della Fiera
le formazioni storiche beriche
si ritroveranno a scopo benefico per
il sostegno alla neonata sezione
vicentina dell'Aisla
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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Vicenza. Sabato 12 alle 20.30, nella Sala Palladio della Fiera di Vicenza, tre gruppi storici del cabaret nostrano si ritroveranno per la prima volta insieme nello spettacolo "Cabaret alla vicentina". A salire sullo stesso palcoscenico saranno infatti Anonima Magnagati, Seven Gnoms e Brusa Jachete, con l'aggiunta della Paltàn Blues Band, formazione nata nel 2006 nella scia di un volumetto di traduzioni in vicentino delle canzoni di Robert Johnson (l'autore di "Sweet Home Chicago") firmato da Antonio Stefani, che della serata sarà il cerimoniere. I numerosi appassionati del cabaret locale, che potranno anche contribuire a una causa importante: il sostegno alla neonata sezione vicentina dell'Aisla - Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. «Ci è sembrata una bella occasione - spiega Alessandro D'Alessandro dei Seven Gnoms e incaricato di organizzare l'evento - per fare qualcosa di davvero speciale: portare tre formazioni simbolo del nostro cabaret - tutte a titolo gratuito - sullo stesso palcoscenico, cosa mai successa prima d'ora».
Ma che cosa si vedrà sul palco? Cominciamo dai Seven Gnoms: «Ci esibiremo - spiega D'Alessandro - in alcuni pezzi tratti da 'Sterzi a Parte', il nostro spettacolo più recente in attesa che sia terminato il prossimo, dedicato alla situazione della scuola italiana». Il punto di forza degli altri due gruppi? «Con Toni Vedù e Pierandrea Barbujani dell'Anonima - risponde - si può dire che siamo nati insieme: penso che i Magnagati siano davvero bravi, sanno interagire tra di loro con una comicità diretta e ben oliata negli anni; e poi c'è Barbujani, un comico naturale irresistibile. Quanto ai Brusa Jachete, la loro forza sta in quello che riescono a fare con le parole, giocando con assonanze e doppi sensi". Dello stesso parere è Toni Vedù, che parla a nome dell'Anonima, attualmente applaudita dal pubblico in "Bankapalanka": «Sì, quella dei Brusa Jachete non è tanto una comicità fatta di situazioni quanto di giochi di parole, e ne azzeccano di veramente notevoli. I Seven? Il loro punto di forza penso stia nel gruppo, nei momenti d'insieme e nelle scenette-canzone». In Fiera l'Anonima punterà sui suoi classici: «Pensiamo di proporre il 'menù parlamentare', il provino come attore di Barbu e la conferenza sugli antichi veneti».
Ed eccoci ai Brusa Jachete di Villaverla, che stanno girando per i teatri con "Ridente paese". Sul palco ci saranno Antonio Pegoraro, Pasqualino Dall'Osto, Lino Tizian e Stefania Schizzarotto: «Proporremo quattro brani - anticipano - dando anche spazio a Joseph, il 'tossico' che è una presenza fissa nei nostri lavori, per poi finire con la musica dei Brose Brothers, coinvolgendo il pubblico». Riguardo ai compagni di palcoscenico in Fiera, dei Seven i Brusa Jachete apprezzano «la grande bravura soprattutto sul piano musicale», dell'Anonima «il mix di battute e canzoni; e poi sono stati i precursori della comicità vicentina: noi siamo arrivati poco dopo, dando voce alla provincia». Infine, la Paltàn Blues Band, formata da Alcide Ronzani alla chitarra, Walter Bottazzi al basso, Guerrino Dal Lago alla batteria, Roberto Braga alla voce, con la partecipazione (ormai fissa) di Paolo "Catfish" Ganz all'armonica e al mandolino e con la voce narrante del giornalista Stefano Ferrio. «Proporremo quattro pezzi - dichiara la band - e questo per noi è un po' un debutto in società, dopo teatri e auditorium». Progetti futuri? «Johnson, un vero mistero della musica, ha scritto ventinove brani e noi ne abbiamo registrati tredici: abbiamo ancora materiale. E poi nel 2011 c'è il centenario della sua nascita: andremo sul Mississipi, a suonare sulle sue... tre tombe».
I biglietti sono disponibili a 15 euro più diritti di prevendita, da PantaRhei in via Cattaneo a Vicenza (0444 320217) o in Fiera dalle 19. La serata è patrocinata da Comune, 'Ospedale S.Bortolo e Aisla.
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