EMILIA ROMAGNA: CORRADI (LN),
COMUNICATORI VOCALI PER
I MALATI DI SLA
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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E.ROMAGNA/SALUTE: CORRADI (LN), COMUNICATORI VOCALI PER MALATI SLA
Bologna, DICEMBRE 2009 - Il consigliere regionale dell'Emilia Romagna Roberto Corradi, della Lega nord, in un'interrogazione sollecita la Giunta regionale ''a procedere urgentemente all'acquisto e alla distribuzione capillare dei comunicatori vocali ai malati di sclerosi laterale amiotrofica''. Il consigliere segnala che ''nonostante sia trascorso un anno da quando la Conferenza Stato-Regioni ha ratificato in via definitiva il provvedimento con il quale il Ministero della salute ha destinato 10 milioni di euro, ripartiti tra le singole Regioni, per l'acquisto di tali dispositivi vocali per pazienti affetti da Sla o da altre patologie degenerative che comportino la perdi l'uso della parola, ad oggi non risulta che la Regione Emilia-Romagna abbia acquistato i comunicatori da distribuire ai malati, ne' abbia impartito alcuna istruzione in tal senso alle Ausl.
A differenza di quanto avviene in altre Regioni - sostiene Corradi - come ad esempio la Lombardia, dove la Giunta regionale ha deliberato, nel settembre scorso, una serie di misure a sostegno dei malati di Sla, quali un contributo mensile di 500 euro per i familiari che si prendono cura del malato, il pagamento della retta di ricovero dei malati in residenze sanitarie assistenziali o in residenze sanitarie per disabili, il ritardo della nostra Regione arreca un grave pregiudizio ai pazienti emiliano-romagnoli che hanno perso l'uso della parola nell'ambito di malattie degenerative''.
L'esponente della lega nord chiede infine all'esecutivo se non ritenga utile assumere provvedimenti socio-assistenziali analoghi a quelli decisi dalla Regione Lombardia.
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