lunedì 21 dicembre 2009


Risorse per i comunicatori vocali?
Ausilio per la Sla
Le chiede Ignazio Marino nell’ambito di un’interrogazione al Senato, ricordando che la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), una delle patologie gravi, a prognosi infausta, richiede appropriati provvedimenti assistenziali e necessita di strategie e strumenti di intervento per migliorare il servizio di presa in carico

1 commento:

Anonimo ha detto...

Risorse per i comunicatori vocali? Ausilio per la Sla

Le chiede Ignazio Marino nell’ambito di un’interrogazione al Senato, ricordando che la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), una delle patologie gravi, a prognosi infausta, richiede appropriati provvedimenti assistenziali e necessita di strategie e strumenti di intervento per migliorare il servizio di presa in carico

ROMA - Ancora un'interrogazione sull'utilizzo delle risorse per l'acquisto dei comunicatori vocali per le patologie gravi. L'ultima ad essere presentata in Senato, mercoledì 16 dicembre, porta la firma di Ignazio Marino del Pd.

L'esponente dell'opposizione ha utilizzato l'atto per ricordare che la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), una delle patologie gravi, a prognosi infausta, richiede appropriati provvedimenti assistenziali finalizzati ad alleviare la sofferenza dei soggetti che ne sono affetti e necessita di strategie e strumenti di intervento per migliorare il servizio di assistenza. Per Marino "non tranquillizzano certamente le parole contraddittorie che il governo ha pronunciato in varie sedi circa lo stato di revisione della strumentazione giuridica indispensabile ad un'adeguata politica di assistenza alle persone affette da Sla, quali la definizione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) e il nuovo nomenclatore degli ausili e delle protesi. Per quanto riguarda in particolare i Lea, secondo Marino, "si è di fronte ad un iter infinito la cui conclusione è stata fortemente e formalmente invocata dal Presidente della Conferenza delle Regioni perché organica al Patto per la salute tra Stato e Regioni medesime, stipulato il 23 ottobre 2009".

Il parlamentare chiede quindi al governo di dare conclusione a questo annoso problema e di sapere se sia in corso, ed eventualmente in quali termini si stia svolgendo, un'attività di revisione e di aggiornamento del nomenclatore degli ausili e delle protesi. (dp)