Non voglio le cure» Muore malato di Sla
Renzo aveva dichiarato le sue volontà
Renzo aveva dichiarato le sue volontà
per guardare l'intervista clicca sul link:
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
3 commenti:
Non voglio le cure» Muore malato di Sla
Renzo Betteti aveva dichiarato le sue volontà
TREVISO — Ha voluto morire con la stessa dignità con cui è vissuto. Il trevigiano Renzo Betteti, 62 anni, malato dal febbraio scorso di Sla, si è spento lunedì pomeriggio nella sua casa. Un mese fa l’ex fisioterapista aveva formalizzato la volontà di non essere sottoposto ad alcuna forma di accanimento terapeutico. A ottobre, in una toccante intervista rilasciata ad Antenna Tre Nordest, Betteti aveva annunciato l’intenzione di non permettere alla sclerosi laterale amiotrofica, né alla sanità pubblica né ad alcun tribunale, di ridurlo ad un vegetale nell’ultimo scorcio della sua esistenza terrena: «Non me la sento di finire come una pianta in un vaso di fiori, che viene alimentata, non può parlare, ha gli occhi aperti e il cervello che funziona… ».
Una determinazione poi ribadita, alla fine di novembre, in una dichiarazione rilasciata al medico del distretto, che insieme ai familiari ed agli amici l’ha seguito fino all’istante fatale. Perché quel terribile momento è inesorabilmente arrivato, visto che in forza di quella formale volontà, Betteti ha rifiutato di sottoporsi alla tracheotomia. Aprendo una via respiratoria alternativa a quella naturale, ormai drasticamente compromessa dalla malattia, quell’intervento chirurgico avrebbe costituito l’unica possibilità di tenerlo in vita. Ma quella, per Renzo, non sarebbe stata vita. Così il 62enne è spirato nella sua abitazione. «Ed in questa maniera il suo desiderio è stato esaudito», ha spiegato ieri il figlio Stefano. Nella mente dei tanti che l’hanno conosciuto e apprezzato, lungo i venticinque anni in cui il fisioterapista ha prestato servizio all’ospedale, gli altri sedici in cui ha esercitato nel suo studio, l’ultimo in cui è rimasto immobilizzato a letto, riecheggiano le commoventi parole con cui Betteti si era rivolto ai politici, nel periodo in cui infuriava il dibattito sul testamento biologico.
«Non voglio augurare niente a nessuno – aveva affermato – anzi, spero che non capiti mai a nessuno quello che è capitato a me. Però se un politico si rendesse conto della sofferenza che abbiamo noi qua a letto, che non possiamo neanche grattarci un orecchio, non lo so se tanti la penserebbero lo stesso nel modo in cui ne stanno discutendo in questi giorni. Vogliono togliere la possibilità e l’autonomia alla persona di decidere della propria vita. Per questo a tutte le persone che mi conoscono e che mi vedono, chiedo di fare qualcosa. Di aiutare non tanto me, che non so quanto mi rimarrà ancora da vivere, ma tutti quelli che verranno dopo di me». La famiglia ha sottolineato come le disposizioni sulla sua fine abbiano voluto essere anche un modo per tutelare i congiunti rispetto ad eventuali dubbi su presunte responsabilità in capo alla crisi respiratoria che l’ha stroncato. «É sempre stato lucidamente consapevole delle conseguenze a cui sarebbe andato incontro – ha aggiunto Stefano Betteti – non c’è alcun lato oscuro su cui indagare». I funerali saranno celebrati domani alle 14 nella chiesa di Sant’Angelo. Le offerte raccolte saranno devolute alla ricerca sulla Sla. Angela Pederiva
30 dicembre 2009
Renzo Betteti, 62 anni si è spento in casa. Oggi i funerali
Roma, 31 dic. (Apcom) - Malato di sclerosi laterale amiotrofica, la malattia che lentamente paralizza il sistema nervoso, ha rifiutato le cure, fra cui la tracheotomia che poteva farlo respirare ancora: così è morto, nella sua casa di Treviso Renzo Betteti, 62 anni, ex fisioterapista che un mese fa aveva formalizzato la volontà di non essere sottoposto ad alcuna forma di accanimento terapeutico. A ottobre, in una intervista all'emittente locale Anten¡na Tre Nordest, Betteti aveva detto: "Non me la sento di finire come una pianta in un vaso di fiori, che viene alimentata, non può parlare, ha gli occhi aperti e il cervello che funziona...". A novembre poi, ha messo la sua volontà nero su bianco, in una dichiarazione rilasciata al medico del distretto, che insieme ai familiari ed agli amici l'ha seguito fino alla morte. La malattia non lo faceva più respirare, era necessaria una tracheotomia, ma lui non l'ha voluta: così è morto nella sua casa lunedì scorso. "Il suo desiderio è stato esaudito. E' sempre stato lucidamente consapevole delle conseguenze a cui sarebbe andato incontro - hanno spiegato i suoi familiari - non c'è alcun lato oscuro su cui indagare". I funerali si svolgeranno oggi alle 14 nella chiesa di Sant'Angelo. Le offerte raccolte saranno devolute alla ricerca sulla Sla.
Posta un commento