A MEZZANOTTE VIA NUOVO
SCIOPERO della FAME dei MALATI SLA
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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ROMA, 14 DIC - Nuova protesta da parte dei malati di sclerosi laterale amiotrofica (sla) che, dalla mezzanotte di oggi, intraprenderanno un altro sciopero della fame (dopo una protesta analoga dello scorso novembre) per chiedere al governo assistenza e aiuti economici. Lo annuncia Simonetta Tortora dell'associazione 'Viva la vita'. ''Gli scioperi della fame cominceranno a mezzanotte di oggi, perche' si spera ancora che dal ministero giunga una risposta. I malati di SLA che hanno aderito alla protesta sono circa 65, e la meta' di questi ha aderito allo sciopero della fame'', ha detto Tortora ai microfoni di CNRmedia. ''Le richieste sono due: la prima - spiega Tortora - e' quella della firma dei livelli essenziali di assistenza, e la seconda e' che si dia aiuto economico per avere a casa badanti formati, perche' un malato di SLA ha bisogno di assistenza 24 ore su 24. Si chiede quindi un aiuto in concreto per il lato sociale''. Lo sciopero, prosegue, e' una ''misura estrema che rappresenta un altissimo rischio. Il problema - conclude Tortora - e' che l'impegno c'era stato da parte di Fazio, ma nel momento in cui la promessa e' stata disattesa ci si e' sentiti presi in giro''.
Dalla mezzanotte di oggi 65 malati di SLA cominceranno uno sciopero della fame per chiedere assistenza e contributi al Governo. Tortora, associazione Viva la Vita: "Le richieste sono due: la prima è quella della firma dei livelli essenziali di assistenza, e la seconda è che si dia aiuto economnico per avere a casa badanti formati"
"Gli sciopero della fame cominceranno a mezzanotte di oggi, perché si spera ancora che dal ministero giunga una risposta. I malati di SLA che hanno aderito sono circa 65, la metà di questi ha aderito allo sciopero della fame".
Così ai microfoni di CNRmedia Simonetta Tortora, dell'associazione Viva la Vita, spiega la mobilitazione di alcuni malati di SLA con cui chiedono al Governo di intervenire per aiutarli. "Le richieste sono due: la prima è quella della firma dei livelli essenziali di assistenza, e la seconda è che si dia aiuto economnico per avere a casa badanti formati, perchè un malato di SLA ha bisogno di assistenza 24 ore su 24. Si chiede quindi un aiuto in concreto per il lato sociale".
Lo sciopero è una misura estrema che "rappresenta un altissimo rischio, infatti noi come associazione siamo impegnati tutto il tempo ad avere una risposta almeno veritiera. Il problema vero è che l'impegno c'era stato da parte di Fazio che si era allargato ad una promessa, ma nel momento in cui questa è stata disattesa ci si è sentiti presi in giro. In molti mi hanno detto: è meglio una verità che una bugia bella e buona".
"Noi abbiamo raccolto un fortissimo malessere che viene dalla comunità dei malati che si organizza in autonomia. Noi siamo solamente l'associazione che sta mettendo in luce questa sacrosanta battaglia. Quando c'è un malato di SLA si ammala tutto il nucleo familiare, quindi 6mila malati, con i nuclei familairi, fanno 20mila persone interessate, ma in realtà il malato stressa tutto il sistema sociosanitario in maniera non indifferente".
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