Beike Europe: la parola ad un ex paziente... raccontate anche gli insuccessi!
di Cinzia Lacalamita
Gianpiero Cavallo, 48 anni, affetto da Atassia Cerebellare, è un ex paziente che attraverso Beike Europe si è recato in Cina per sottoporsi a trattamento con iniezioni di staminali. Miglioramenti ottenuti? Nessuno.
di Cinzia Lacalamita
Gianpiero Cavallo, 48 anni, affetto da Atassia Cerebellare, è un ex paziente che attraverso Beike Europe si è recato in Cina per sottoporsi a trattamento con iniezioni di staminali. Miglioramenti ottenuti? Nessuno.
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Gianpiero Cavallo, 48 anni, affetto da Atassia Cerebellare, è un ex paziente che attraverso Beike Europe si è recato in Cina per sottoporsi a trattamento con iniezioni di staminali. Miglioramenti ottenuti? Nessuno. E Gianpiero Cavallo ha deciso di raccontare come realmente sono andate le cose. Di seguito la sua intervista.
Com’è venuto a conoscenza dell'esistenza della Beike Europe?
Da diversi anni ero iscritto alla newsletter dell’Aduc sulle cellule staminali e, un giorno, leggendola, ho scoperto l’esistenza della Beike che con le staminali prometteva miglioramenti anche per l’atassia.
Ha mai avuto contatti con il vicepresidente di Beike Europe, Andrea Mazzoleni, o con il direttore, Gianni Demarin?
Col primo solo per e-mail, con il secondo anche per telefono.
Prima di andare in Cina che tipo di speranze le hanno dato in merito al risultato del trattamento?
Nella prima e-mail mi hanno scritto che l’atassia conta il numero più alto di miglioramenti.
Com'è stata la sua permanenza in Cina?
Pessima accoglienza, pessima assistenza, pessima pulizia e pessimo cibo. Al mio arrivo mi hanno assegnato una stanza in cattive condizioni igieniche. Mi hanno visitato in maniera superficiale, senza che io potessi capire le loro domande (è vero che non parlo perfettamente l’inglese, ma loro, come minimo, dovrebbero avere un interprete). È capitato spesso che tra gli infermieri vi fosse qualcuno in difficoltà anche nel fare delle semplici iniezioni (sul mio pc ho segnato ogni particolare e sono disponibile a farlo leggere a chi di dovere).
Dopo il trattamento è stato seguito ancora come paziente?
Al mio rientro in Italia mi hanno scritto un’e-mail: "Abbiamo saputo dei notevoli risultati che lei ha ottenuto dal trapianto con le staminali e ne siamo felici, nonché orgogliosi”. Una o due volte l’anno mi arrivano, sempre via e-mail, dei follow up a cui io non rispondo per evitare di mandarli al diavolo.
Ma i miglioramenti ai quali si fa riferimento nell’e-mail che le hanno inviato, li ha ottenuti davvero?
Devo ridere?! Non so se dipende dalla loro “cura” o dalla degenerazione della malattia, ma io dopo la Cina sto peggio: perdo sempre di più l'equilibrio (anche da fermo), ho maggiori difficoltà a camminare, cado spesso, le mie mani tremano di più quando afferro gli oggetti e la mia voce sembra sempre meno “scorrevole”.
Quanto le è costato il trattamento e quante iniezioni ha fatto?
Circa 25.000 euro escluso il viaggio per me e per il mio accompagnatore. Ho fatto 4 iniezioni.
A pagamento avvenuto le hanno emesso regolare fattura?
Regolare?! Dietro mie e altrui insistenze, si sono limitati a fornirmi null’altro che un foglio dove si segnala la cifra da me pagata: nessuna fattura!
Cosa ne pensa del fatto che sul sito della Beike Europe vengano messe in evidenza solo testimonianze positive e nessuna negativa?
Questa cosa mi fa andare letteralmente in bestia! Ciò che mi ha convinto a sottopormi al trattamento, oltre ad una testimonianza di Demarin in un forum dove parlava del suo incontro coll'amico J.P.Frey (malato di Sclerosi Multipla e nettamente migliorato grazie al trattamento con le staminali, come afferma anche sul sito della Beike Europe), è stato proprio leggere le parole di queste persone che, con enfasi, dichiaravano di sentirsi meglio! Ancora oggi non si fa riferimento a chi, come me, non ha avuto alcun miglioramento. Non è difficile darsi spiegazione di questo: il “Dio danaro” sta al di sopra della salute di chi soffre! Mazzoleni, Demarin e lo stesso Frey, che è diventato presidente della Beike Europe, credo abbiano fatto leva proprio sulla sofferenza delle persone malate utilizzando questo tipo di testimonianze, che, lo ripeto, hanno convinto anche me. Prima di partire, io "volevo vedere" solo la buona fede... e non c'è cosa più indecente di speculare su una fragilità emotiva di questo tipo.
È disposto a fornire una sua cartella clinica del prima e del dopo trattamento con staminali, da far valutare ad un medico riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale?
Si!
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