giovedì 4 giugno 2009

Beike Biotechnology, se non è truffa questa?
La parola al professor Wise Young: pazienti reclutati a scopo di lucro.
di Cinzia Lacalamita
Si chiama Wise Young, dal 1997 è Presidente in Neuroscienze alla Richard H. Shindelle, nonché direttore di WM Keck Center for Collaborative Neuroscienze.

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2 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Beike Biotechnology, se non è truffa questa?
La parola al professor Wise Young: pazienti reclutati a scopo di lucro.


TRIESTE, 03/06/2009 (informazione.it - comunicati stampa) Si chiama Wise Young, dal 1997 è Presidente in Neuroscienze alla Richard H. Shindelle, nonché direttore di WM Keck Center for Collaborative Neuroscienze, dove svolge attività sia di ricercatore per le lesioni del midollo spinale, che di docente del Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze. È Visiting Professor presso l'Università di Hong Kong. Presta inoltre opera di volontariato in una società senza fini di lucro che gestisce il China Spinal Cord Injury Network, un gruppo di centri per le lesioni del midollo spinale in Cina, Hong Kong e Taiwan, dedicati alla sperimentazione delle terapie promettenti negli studi clinici.
Di seguito la sua intervista in merito alla Beike Biotechnology.
Professor Young, qual è il suo pensiero in merito alla Beike Biotechnology?
Guardi, una cosa va subito precisata: siamo davanti ad un’azienda che mira a reclutare pazienti per il proprio tornaconto economico. Le testimonianze fornite dalla Beike Biotechnology, tutte sempre e solo positive, sono l’esempio lampante di come stiano tentando di accaparrarsi clienti. La cosa non può non destare sconcerto.
È a conoscenza dell’esistenza di pubblicazioni scientifiche da parte dei ricercatori della Beike, sia delle ricerche di laboratorio effettuate, sia dei trial clinici preventivi all’applicazione delle terapie proposte ai pazienti?
La Beike o gli scienziati finanziati dalla Beike hanno pubblicato alcuni documenti, ma nessuno di questi ha nulla a che vedere con i trattamenti che questi scienziati hanno la pretesa di affermare siano efficaci.
• http://www.pubmedcentral.nih.gov/articlerender.fcgi?artid=2248708
• http://stemcells.alphamedpress.org/cgi/content/abstract/26/8/2193
Il vicepresidente di Beike Europe, Andrea Mazzoleni, afferma che la Beike collabora con alcune università Americane, in particolare che ha firmato accordi con l'Aelcell di Stanford California e con l' Health Science Center dell'Università di Houston. Lei conosce questa società e questa università?
Beike Biotechnology ha rapporti con le Università più prestigiose in Cina, tra le quali l'Università Tsinghua. In realtà, il loro nome Beike significa "da Pechino" o "dal Nord". Hanno utilizzato i loro soldi per finanziare le varie unità di ricerca tra cui apparentemente una unità della Tsing Hua University di Shenzhen.
Non ho alcuna obiezione in merito al loro allacciare rapporti con prestigiose Università cinesi o in altri paesi, le ho tuttavia sul loro comportamento, quello di sostenere cioè di avere la cura per le lesioni del midollo spinale, per la sclerosi Amiotrofica, l'ictus e altre patologie di pazienti in Europa e Stati Uniti.
Mi pare, dunque, di capire che una cura non esiste e che la Beike Biotechnology stia pertanto

Fabio e Fabrizio ha detto...

continua.....

creando false illusioni. È così?
Esatto. Tanto per fare un esempio, hanno reclutato pazienti con lesioni del midollo spinale dal mio sito web (http://carecure.org), ostentando trattamenti efficaci all'80% e sicuri al 100%. Alle persone adescate nel sito hanno promesso una cura, ma, alla fine, dopo aver fatto pagare cifre esorbitanti, quando il trattamento si è rivelato inefficace, si sono limitati a dire che per raggiungere un risultato era necessario un altro trattamento.
Risulta anche a lei che la Beike Biotechnology abbia trattato migliaia di pazienti?
Questo è quanto affermano. Ma lei riesce a spiegarsi il perché, allora, non hanno documentato gli effetti del trattamento su ogni singolo paziente?
Senza dubbio interessante la domanda finale posta dal professor Wise Young: domanda alla quale da mesi si sta cercando risposta, ottenendo sempre un nulla di fatto. È chiaro che non vi è alcuna documentazione perché Beike Biotechnology altro non è che una catena di montaggio che specula sulla pelle di chi soffre. Ma c’è un'altra domanda che, forse, abbisogna più di tutte di una risposta: possibile che nessuno riesca a bloccare i portavoce di questa azienda che, in numero sempre crescente, continuano a sostenere la validità delle loro tesi senza essere suffragati da dati scientifici?