giovedì 18 giugno 2009

Beike? No, grazie!
di Cinzia Lacalamita

1 commento:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Beike? No, grazie!



di Cinzia Lacalamita



Massimo Arduini, 49enne paraplegico a seguito di un incidente motociclistico avvenuto nel 2005, dopo alcune ricerche su internet e la visione di un primo servizio de "Le Iene", in cui venivano presentate cliniche che effettuano trattamenti con staminali (servizio al quale ne è seguito un altro in risposta alle centinaia di segnalazioni da parte di medici e ricercatori, irritati da come il servizio stesso avesse offerto false speranze), si è rivolto speranzoso alla Beike Europe: "qualcosa" è andato storto e Arduini ha scelto di non recarsi in Cina. Di seguito la sua intervista.

Il Vicepresidente della Beike Europe, Andrea Mazzoleni, è solito affermare che i pazienti vengono accolti esclusivamente dopo una rigida selezione: dopo quanto tempo dalla sua richiesta sarebbe potuto partire e quali esami le sono stati richiesti per superare la tanto decantata "rigida selezione"?

Nel formulario di richiesta avevo indicato il mese di agosto come periodo a me preferibile per il trattamento. Dopo solo una sola settimana dalla richiesta, mia moglie (chissà perché non io) ricevette una telefonata durante la quale le si comunicava che la domanda era stata accettata. Si faceva presente, inoltre, l'invio di un'e-mail indicante una data di partenza sbagliata (50giorni dopo quella segnalata come preferibile) e si preannunciava l'invio di un'ulteriore e-mail che prevedeva data di arrivo a Bangkok il 02/08/09 e data di partenza il 23/08/09 (guarda caso, proprio il periodo richiesto…).
Al momento del ricovero avrei dovuto portare semplicemente la più ampia documentazione possibile, nessun nuovo accertamento.

Qualcuno le ha spiegato quali rischi avrebbe potuto correre e quale sarebbe stato l'iter per il trattamento?

No, assolutamente no. Nulla di nulla. Si sono limitati a precisarmi che il giorno seguente al mio arrivo avrei ricevuto la prima iniezione.

Che tipo di trattamento le hanno proposto, o meglio, quante iniezioni le hanno consigliato per migliorare la sua condizione?

Come da loro espressamente richiesto nella lettera di primo contatto, la decisione sul numero di iniezioni da fare doveva essere mia. All'epoca optai per cinque.

Quanti soldi le hanno chiesto per il trattamento e quale doveva essere la modalità di pagamento?

Per i costi e modalità di pagamento riporto parte della loro mail: "Per quanto riguarda il versamento di Euro 28.000 (ventottomila Euro), per un trattamento da 5 iniezioni, deve avvenire con le seguenti modalità: 20% di acconto entro 15 giorni dalla ricezione della presente comunicazione - vale quale conferma definitiva; 80% di saldo entro circa un mese prima della data della partenza . Al fine di risparmiare sulle spese bancarie, se lo desidera, può effettuare l'intero bonifico in un'unica soluzione a 30 giorni dalla ricezione della presente e vale quale conferma definitiva."

Cosa l'ha dissuaso dall'andare in Cina?

Sicuramente il fatto che non puoi fidarti di persone (medici?) che non ti chiedono una visita preventiva, conoscitiva, esplorativa, indagini, referti, analisi; anche il poco tempo dell'arrivo della risposta, il primo ricovero previsto dopo neanche due mesi dalla richiesta e l'assoluta certezza di farlo nel periodo richiesto: non mi quadrava. Ho inviato un'e-mail per annullare la domanda di prenotazione, precisando che sarei rimasto in attesa di tempi migliori e di risultati apprezzabili della ricerca.

A seguito della sua risposta negativa, qualcuno della Beike l'ha mai contattata?

Andrea Mazzoleni mi ha scritto: "Prendiamo atto del suo annullamento comunicandole nel contempo che la ricerca nei nostri Centri è già da tempo traslata alle applicazioni cliniche per cui i tempi migliori sono fortunatamente già attuali".

Peccato che le parole di Mazzoleni non siano verificabili attraverso nessun tipo di pubblicazione e vengano smentite da numerosi esponenti della comunità scientifica internazionale