domenica 10 febbraio 2008

SATIVEX:

1: Am J Hosp Palliat Care. 2004 Mar-Apr;21(2):95-104.
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Survey of cannabis use in patients with amyotrophic lateral sclerosis.
Amtmann D, Weydt P, Johnson KL, Jensen MP, Carter GT.
Department of Rehabilitation Medicine, University of Washington School of Medicine, Seattle, Washington, USA.
Cannabis (marijuana) has been proposed as treatment for a widening spectrum of medical conditions and has many properties that may be applicable to the management of amyotrophic lateral sclerosis (ALS). This study is the first, anonymous survey of persons with ALS regarding the use of cannabis. There were 131 respondents, 13 of whom reported using cannabis in the last 12 months. Although the small number of people with ALS that reported using cannabis limits the interpretation of the survey findings, the results indicate that cannabis may be moderately effective at reducing symptoms of appetite loss, depression, pain, spasticity, and drooling. Cannabis was reported ineffective in reducing difficulties with speech and swallowing, and sexual dysfunction. The longest relief was reported for depression (approximately two to three hours).
PMID: 15055508 [PubMed - indexed for MEDLINE]
TRADUZIONE art 1:

La canapa (marijuana) è stata proposta come trattamento per una gamma d'allargamento di circostanze mediche ed ha molte proprietà che possono essere applicabili all'amministrazione della sclerosi di laterale amyotrophic (ALS). Questo studio è il primo, indagine anonima delle persone con ALS per quanto riguarda l'uso della canapa. Ci erano 131 dichiarante, 13 di chi ha segnalato usando la canapa negli ultimi 12 mesi. Anche se il piccolo numero di gente con ALS che segnalato usando la canapa limita l'interpretazione dei risultati di indagine, i risultati indica che la canapa può essere moderatamente efficace a ridurre i sintomi di perdita, della depressione, del dolore, dello spasticity e di drooling di appetito. La canapa è stata segnalata la disfunzione inefficace nella riduzione delle difficoltà con discorso e nello swallowing e sessuale. Il rilievo più lungo è stato segnalato per la depressione (circa due - tre ore).


Scienza: Sclerosi laterale amiotrofica (SLA)Un cannabinoide sintetico, che si lega selettivamente ai recettori CB2, ha dimostrato di prolungare la vita in un modello di SLA sui topi. La SLA è una malattia neurodegenerativa che in genere provoca la morte entro 5 anni dalla comparsa. Iniezioni quotidiane dell’agonista selettivo CB2 AM-1241 nei topi hanno prolungato la sopravvivenza del 56% dopo l’inizio della malattia. I ricercatori concludono che "gli agonisti CB2 possono rallentare la degenerazione dei neuroni motori e mantenere la funzione motoria, e sono una nuova modalità terapeutica della SLA." (Fonte: Shoemaker JL, et al. J Neurochem 2007 Jan 4; [Pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])


Germania: L’Istituto Federale per i Prodotti Farmaceutici e Medicinali concede un’esenzione per l’uso medico di cannabis a alcuni pazienti
L’Istituto Federale per i Prodotti Farmaceutici e Medicinali (BfArM, Bundesinstitut fuer Arzneimittel und Medizinprodukte), un’istituzione del Ministero Federale della Salute, con una lettera del giugno 2007 ha offerto ad alcuni pazienti il diritto di usare cannabis a scopo medico. I documenti da presentare devono documentare che un trattamento con i farmaci disponibili non ha avuto successo, per cui l’uso di cannabis può essere raccomandato dal punto di vista clinico, e che non sono disponibili altri farmaci almeno efficaci come la cannabis per il trattamento della malattia.
Il BfArM ha suggerito ai pazxienti di usare un estratto di cannabis da preparare da una farmacia indicata dal paziente. Al momento, non si sa il costo dell’estratto e se le assicurazioni mediche lo rimborseranno. Il BfArM ha chiesto ai pazienti di rinuciare alla domanda di importazione di cannabis dall’Olanda, e di accettare ll’aternativa proposta dal BfArM. "Per motivi precauzionali" l’istituto ha sottolineato che se la domanda non viene ritirata, i pazienti devono aspettarsi un rifiuto. Benché la cannabis prodotta dalla compagnia olandese Bedrocan sia standardizzata per THC e CBD, il BfArM giustifica la sua posizione con le concentrazioni "sconosciute e variabili" dei proncipi attivi.
Svizzera: Pazienti con sclerosi laterale amiotrofica che hanno partecipato a uno studio con il THC non ottengono il permesso di continuare a usare il farmaco dopo il completamento dello studio
Uno studio clinico sull’uso di THC in pazienti con sclerosi laterale amiotrofica è stato condotto in un ospedale di San Gallo fino all’estate 2007. Il responsabile dello studio, Dr. Markus Weber, ha osservato che i pazienti sofferenti di questa malattia degenrativa del sistema nervoso avevano vantaggi da questa terapia, ma non ha avuto il permesso di continuare il trattamento dopo il termine dello studio.
Weber teme che gli spasmi nuscolari dei pazienti, che sono stati ridotti dal trattamento, torneranno alla fine della somministrazione di THC. Moltri pazienti gli hanno già chiesto di continuare, anche se questa sarebbe una violazione della legge. Markus Weber non è l’unico medico a contestare la proibizione dell’uso medico di cannabis. Il Dr. Thomas Cerny, professore di oncologia all’ospedale di San Gallo, considera questo problema come una pura assurdità politica.
Ulteriori informazioni a: www.tagblatt.ch/index.php?artikelxml=1334614


Scienza: I cannabinoidi possono promuovere lo sviluppo di nuove cellule cerebrali
Secondo una ricerca dell’Università dello Saskatchewan, Canada, I cannabinoidi che si legano al recettore CB1 promuovono lo sviluppo di nuove cellule nervose nell’ippocampo, regione cerebrale molto importante per la memoria e il comportamento. Questo effetto cannabinoide può ridurre ansia e depressione..
Gli scienziati hanno usato il cannabinoide sintetico HU210 che agisce in maniera simile al THC sui recettori CB1 del cervello. Il trattamento cronico con il cannabinoide, ma non l’acuto, ha promosso la proliferazione di cellule nervose nell’ippocampo di ratti adulti e ha esercitato effetti simili a quelli di un ansiolitico e di un antidepressivo.
Altre sostanze legali o illegali, inclusi oppiacei, alcool, nicotina e cocaina, hanno dimostrato di sopprimere la formazione di nuove cellule cerebrali quando usate in maniera cronica, ma l’effetto della cannabis era poco conosciuto. La cannabis sembra “essere l’unica sostanza illecita la cui capacità a produrre.. un incremento dei neuroni si correla in maniera positiva con i suoi effetti (antiansia) e antidepressivi” hanno scritto il Dr. Xia Zhang e I suoi colleghi nell’articolo sul numero di novembre del Journal of Clinical Investigation, che è già stato pubblicato online il 13 ottobre.

Am J Hosp Palliat Care. 2001 Jul-Aug;18(4):264-70.
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Marijuana in the management of amyotrophic lateral sclerosis.
Carter GT, Rosen BS.
Muscular Dystrophy Association (MDA), Neuromuscular Disease Clinic, Department of Rehabilitation Medicine, University of Washington School of Medicine, Seattle, Washington, USA.
Marijuana has been proposed as treatment for a widening spectrum of medical conditions. Marijuana is a substance with many properties that may be applicable to the management of amyotrophic lateral sclerosis (ALS). These include analgesia, muscle relaxation, bronchodilation, saliva reduction, appetite stimulation, and sleep induction. In addition, marijuana has now been shown to have strong antioxidative and neuroprotective effects, which may prolong neuronal cell survival. In areas where it is legal to do so, marijuana should be considered in the pharmacological management of ALS. Further investigation into the usefulness of marijuana in this setting is warranted.
PMID: 11467101 [PubMed - indexed for MEDLINE]
Traduzione art 2:
Associazione muscolare di distrofia (MDA), clinica di malattia di Neuromuscular, reparto della medicina di riabilitazione, università di scuola de Washington di medicina, Seattle, Washington, S.U.A.La marijuana è stata proposta come trattamento per una gamma d'allargamento di circostanze mediche. La marijuana è una sostanza con molte proprietà che possono essere applicabili all'amministrazione della sclerosi di laterale amyotrophic (ALS). Questi includono il analgesia, il rilassamento del muscolo, il bronchodilation, la riduzione della saliva, lo stimolo di appetito e l'induzione di sonno. In più, la marijuana ora è stata indicata per avere effetti antiossidanti e neuroprotective forti, che possono prolungare la sopravvivenza di un neurone delle cellule. Nelle zone dove è legale fare così, la marijuana dovrebbe essere considerata nell'amministrazione farmacologica di ALS. Ulteriore indagine sull'utilità di marijuana in questa regolazione è garantita

1: Amyotroph Lateral Scler Other Motor Neuron Disord. 2005 Sep;6(3):182-4.
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Cannabinol delays symptom onset in SOD1 (G93A) transgenic mice without affecting survival.
Weydt P, Hong S, Witting A, Möller T, Stella N, Kliot M.
Department of Neurology, University of Washington, Seattle, WA 98195, USA. weydt@u.washington.edu
Therapeutic options for amyotrophic lateral sclerosis (ALS), the most common adult-onset motor neuron disorder, remain limited. Emerging evidence from clinical studies and transgenic mouse models of ALS suggests that cannabinoids, the bioactive ingredients of marijuana (Cannabis sativa) might have some therapeutic benefit in this disease. However, Delta(9)-tetrahydrocannabinol (Delta(9)-THC), the predominant cannabinoid in marijuana, induces mind-altering effects and is partially addictive, compromising its clinical usefulness. We therefore tested whether cannabinol (CBN), a non-psychotropic cannabinoid, influences disease progression and survival in the SOD1 (G93A) mouse model of ALS. CBN was delivered via subcutaneously implanted osmotic mini-pumps (5 mg/kg/day) over a period of up to 12 weeks. We found that this treatment significantly delays disease onset by more than two weeks while survival was not affected. Further research is necessary to determine whether non-psychotropic cannabinoids might be useful in ameliorating symptoms in ALS.
PMID: 16183560 [PubMed - indexed for MEDLINE]
Traduzione art 3:

Le opzioni terapeutiche per la sclerosi di laterale amyotrophic (ALS), il disordine del neurone del motore di adulto-inizio più comune, rimangono limitate. La prova d'emersione dagli studi clinici e dai modelli transgenic del mouse di ALS suggerisce che i cannabinoids, gli ingredienti bioactive di marijuana (canapa sativa) potrebbero avere certo beneficio terapeutico in questa malattia. Tuttavia, il tetrahydrocannabinol di delta (9) - (delta (9) - THC), il cannabinoid predominante in marijuana, induce l'mente-alterazione degli effetti ed è parzialmente addictive, compromettendo la relativa utilità clinica. Quindi abbiamo esaminato se cannabinolo (CBN), un cannabinoid, una progressione di malattia di influenze e una sopravvivenza non-psicotropici nel modello del mouse SOD1 (G93A) di ALS. CBN è stato trasportato via le mini-pompe osmotiche sottocute impiantate (5 mg/kg/giorno) durante fino a 12 settimane. Abbiamo trovato che questo trattamento fa ritardare significativamente l'inizio di malattia entro più di due settimane mentre la sopravvivenza non è stata influenzata. Ulteriore ricerca è necessaria da determinare se i cannabinoids non-psicotropici potrebbero essere utili nel miglioramento dei sintomi in ALS.

RICERCA: CANNABINOIDE SINTETICO PROLUNGA LA SOPRAVVIVENZA NEI TOPI AFFETTI DA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA
La somministrazione di un agonista selettivo dei recettori cannabinoidi, l' AM-1241, aumenta significativamente la sopravvivenza dei topi affetti da sclerosi laterale amiotrofica (SLA): è quanto dimostra un articolo pubblicato Journal of Neurochemistry condotto da un gruppo di ricercatori della University of Arkansas, I topi trattato con l'AM-1241 vivevano il 56 percento più a lungo dei controlli. "La magnitudo dell'effetto prodotto dall'AM-1241supera quello sin qui riportato per qualsiasi altro trattamento farmaceutico " dichiarano gli autori. "I risultati di questo studio indicano che gli agonisti cannabinoidi possono essere considerati come una nuova classe di farmaci da studiare per il trattamento della SLA negli uomini" La SLA, nota anche come malattia di Lou Gehrig, è una malattia neurodegenerativa ad esito invariabilmente infausto, caratterizzata da una progressiva perdita dei motoneuroni del midollo spinale e del sistema nervoso centralela gran parte dei pazienti muoiono entro i primi 3 anni dall'esordio dei sintomi. In atto non esistono cure in grado di arrestare il decorso della malattia. Fonte: Shoemaker JL, Seely KA, Reed RL, Crow JP, Prather PL. " The CB2 cannabinoid agonist AM-1241 prolongs survival in a transgenic mouse model of amyotrophic lateral sclerosis when initiated at symptom onset," J Neurochem. 2007 Jan 4; [Epub ahead of print]
RICERCA:INDAGINE SULL'USO DI CANNABIS TRA I PAZIENTI CON SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA

Secondo uno studio pubblicato sul numero di Marzo/Aprile dell'American Journal of Palliative Care, i pazienti che soffrono di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) possono avere benefici sintomatologici in seguito all'assunzione di cannabis.

Nota anche come sindrome di Lou Gehrig, la SLA e' una malattia cronica, spesso fatale, caratterizzata da una progressiva degenerazione delle cellule nervose che controllano il movimento della muscolatura volontaria.
Lo studio, il primo mai condotto sull'uso di cannabis terapeutica tra i pazienti con SLA, e' opera di un gruppo di ricercatori dell'Universita' di Washington, che ha raccolto, attraverso un questionario anonimo, i dati relativi a circa 130 pazienti. Tra quanti rispondono di aver fatto uso di cannabis essa e' risultata "moderatamente efficace nel ridurre sintomi quali la perdita di appetito, la depressione, il dolore e la spasticita'."

Un abstract dello studio "Survey of cannabis use in patients with amyotrophic lateral sclerosis"
e' disponibile online su: http://www.pnpco.com/pn01035.html


RICERCA: IL THC RITARDA LA PROGRESSIONE DELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA

La sclerosi laterale amiotrofica (SLA), nota anche col nome di morbo di Lou Gehrig, è una malattia cronica, spesso letale caratterizzata da una graduale degenerazione dei neurociti del sistema nervoso centrale che controllano i movimenti della muscolatura volontaria.

Secondo uno studio condotto a Seattle, WA (USA) il THC ritarda la progressione della sclerosi laterale amiotrofica.
I risultati della ricerca, pubblicati sul Journal of Amyotrophic Lateral Sclerosis, dimostrano che la somministrazione di delta(9)-tetraidrocannabinolo (THC) ha ritardato la progressione della malattia in un modello animale della SLA.

"Il trattamento con THC si è rivelato efficace se questo è stato somministrato o prima o dopo l'esordio sintomatologico nel modello di topo con SLA" hanno stabilito i ricercatori dell'Università di Seattle. "La somministrazione all'inizio dei tremori ha ritardato il disturbo motorio ed ha prolungato la sopravvivenza dei topini trattati con THC rispetto ai controlli" Gli autori hanno concluso che "Dato che il THC è ben tollerato, esso potrebbe costituire, assieme ad altri cannabinoidi, un nuovo strumento terapeutico per la SLA"

Fonte:
Raman C. et al.
Amyotrophic lateral sclerosis: delayed disease progression in mice by treatment with a cannabinoid.
Amyotroph Lateral Scler Other Motor Neuron Disord. 2004 Mar;5(1):33-39.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=15204022

9 commenti:

katia ha detto...

sto cercando di iscrivermi a questo blog creato da Fabio e dal suo amico Fabrizio, non sono molto esperta....e credo di aver già inserito un commento...Vorrei solo aggiungere che attraverso l'informazione si possono trovare strade che altrimenti sembrerebbero impossibili.

Anonimo ha detto...

CARA KATIA,
UN GRAZIE DI CUORE PER ESSERCI PER QUELLO CHE CI UNISCE E PER QUELLO CHE FAI... QUESTO BLOG VUOLE ESSERE D'AIUTO A TUTTI...E SPERO DI RIUSCIRE A TRAMETTERE QUESTO MESSAGGIO CON IL CUORE... SPESSO ANCHE QUANDO L'INIZIATIVA HA FINITI ALTRUISTI VIENE VISSUTA CON DIFFIDENZA... UN ABBRACCIO
FABIO

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, e u saluto a Katia che con immenso piacere ho trovato nel Blog, sono Y. e ho visto il video di Andrea è davvero molto bello, grazie a Laura per averci reso partecipi... con la speranza che sempre più persone credino e ci aiutino in questa battaglia!!!
A presto Y.

Anonimo ha detto...

SATIVEX:

Il Sativex è un farmaco sviluppato dalla azienda britannica GW pharmaceuticals.
Fa parte di un programma di ricerca volto a sviluppare estratti standardizzati di Cannabis a partire da varietà botaniche a contenuto pre-determinato di principi attivi ( THC e CBD ).

Il farmaco, oggetto di numerose sperimentazioni cliniche, è stato recentemente immesso in commercio in Canada come farmaco per il trattamento del dolore neuropatico nei pazienti affetti da sclerosi multipla.

Il farmaco non è in commercio in Italia ma può essere importato dall'estero in base alla procedura prevista dal D.M. 11-2-1997 (Importazione di specialità medicinali registrate all'estero). Il primo studio che ha utilizzato un farmaco derivato dalla Cannabis nel trattamento dell’artrite reumatoide ha trovato che Sativex esercita un significativo effetto sulla riduzione del dolore e sulla soppressione della malattia.

Sebbene le differenze siano piccole e variabili nel gruppo di 56 pazienti studiati, i risultati sono statisticamente significativi.

Esiste un’evidenza anedottica che la Cannabis possa risultare utile nel trattamento del dolore associato all’artrite reumatoide. In un’inchiesta, il 16% ( 155/947 ) delle persone che ha acquistato Cannabis al mercato nero ( poiché la vendita della sostanza è proibita ) ha dichiarato di aver ottenuto sollievo dai sintomi dell’artrite reumatoide.

Lo studio coordinato da David Blake del Royal National Hospital for Rheumatic Diseases ( RNHRD ) è il primo studio randomizzato, controllato con placebo, ad aver valutato un farmaco derivato dalla Cannabis nell’artrite reumatoide.

Un totale di 58 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Sativex ( n = 31 ) oppure placebo ( n = 27 ).

Sativex è un estratto totale della pianta di Cannabis, standardizzato.. Contiene due principi attivi della pianta di Cannabis, quasi in uguale quantità: delta-9-Tetraidrocannabinolo ( THC ) e Cannadibiolo ( CBD ). Il farmaco è assunto mediante spray orale fino ad un massimo di 6 dosi/die.

Studi nei topi avevano dimostrato che sia THC che CBD hanno effetti anti-infiammatori e che CBD blocca la progressione dell’artrite reumatoide con miglioramento dei sintomi.

Il trattamento con Sativex è durato 3 settimane.

E’ stato osservato che i pazienti trattati con Sativex hanno presentato, rispetto ai pazienti del gruppo placebo, significativi miglioramenti nel dolore in movimento e a riposo, nella qualità del sonno, nell’infiammazione ( misurata mediante DAS28 ) e nell’intensità del dolore ( misurata mediante SF-MPQ ).

Alla scala DAS28 ( Disease Activity Score ) con punteggio compreso tra 0 e 10, i pazienti che hanno assunto Sativex sono passati in media da 5.9 a 5 ( placebo: da 6 a 5.9 ).

Alla scala SF-MPQ con punteggio compreso tra 0 a 100, i pazienti del gruppo Sativex hanno ridotto il punteggio medio da 48 a 33, mentre i pazienti del gruppo placebo non hanno presentato variazioni; il punteggio è rimasto a 50.

Gli effetti indesiderati sono risultati generalmente lieve-moderati ( capogiri, sensazione di testa vuota, secchezza delle fauci, nausea ). Tra gli 8 pazienti che hanno manifestato capogiri di lieve intensità, in 4 le reazioni avverse si sono presentate nelle prime 2 settimane quando era in corso l’aumento graduale del dosaggio, mentre in 2 pazienti i capogiri si sono presentati 2 giorni dopo l’assunzione del farmaco.

Nessun paziente che ha assunto Sativex ha dovuto interrompere lo studio clinico per la comparsa di effetti indesiderati, contro i 3 del braccio placebo.

I risultati del primo studio controllato che ha valutato Sativex nell’artrite reumatoide sono incoraggianti.

La componente THC che è ritenuta responsabile dell’azione stupefacente della Cannabis ha un’attività farmacologica e non può essere rimossa dal farmaco. Tuttavia, il metodo di somministrazione mediante spray orale ed il principio di auto-somministrazione, dove ciascun paziente determina in modo graduale la propria dose ottimale fino ad un massimo di 6 dosi giornaliere, rendono minimo il rischio di intossicazione.

I dati su più di 1000 pazienti trattati con Sativex negli studi clinici non hanno mostrato alcun caso di abuso. L’obiettivo dei pazienti che assumono Sativex è infatti quello di ritornare a condurre una vita normale. ( Xagena_2005 )

Fonte: Rheumatology, 2005

Anonimo ha detto...

Cannabis Terapeutica: a Bolzano paga la Provincia. invia a un amico
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Dal blog di claudio degasperi (296) - Sabato, 31 Marzo 2007 - 2:52pm Il farmaco-cannabis d’ora in poi lo paga la Provincia

Theiner cede, «Sativex» gratis

Dal quotidiano Alto Adige del 28-3-07

BOLZANO. Un compromesso, a vantaggio dei malati di sclerosi multipla: finché il Parlamento non approverà la proposta di legge per ammetterlo come farmaco ufficiale, l’assessorato provinciale alla Sanità metterà gratuitamente a disposizione dei pazienti il “Sativex”, il costoso antidolorifico spray derivato dalla cannabis, che tanto aveva fatto discutere nei mesi scorsi. Lo metterà a disposizione anche dei malati non ospedalizzati, considerandoli a tempo indeterminato come pazienti in day hospital. Tradotto, chi è affetto da sclerosi multipla soffrirà di meno, e poi non dovrà più sborsare le ingenti somme necessarie per l’acquisto dello spray. Sarà sufficiente recarsi una volta al mese nella struttura pubblica preposta, per ritirare il Sativex di persona, come d’altronde accade per altri farmaci potenzialmente pericolosi, come copaxone, interferone e così via. «Sono felicissimo, e ringrazio di cuore l’assessore Theiner per aver aperto gli occhi. Personalmente sono cinque settimane che utilizzo il farmaco, e la mia vita è radicalmente cambiata. Finalmente ho appetito e riesco a lavorare. Altri pazienti, assumendo il Sativex, negli ultimi giorni sono riusciti a dormire, dopo dieci anni di sofferenze; perché il farmaco non è solo un antidolorifico, ma cura la causa del dolore». Chiosa così, Stefano Balbo, malato bolzanino di sclerosi multipla che nei mesi scorsi si era battuto senza sosta per ottenere che anche in provincia di Bolzano fosse recepita la circolare del Ministero che prevedeva appunto questa fase transitoria, in attesa dell’ammissione definitiva del Sativex all’elenco ufficiale dei farmaci forniti dal servizio sanitario nazionale. Sinora, infatti, il farmaco, pur non essendo ufficialmente ammesso in Italia, veniva importato e messo a disposizione dei malati ricoverati in ospedale o in day hospital. Per gli altri pazienti, quelli a casa, c’era invece niente da fare: 480 euro, ogni mese. Come precisa l’assessore Theiner, «stiamo attendendo una legge nazionale che autorizzi i farmaci a base di cannabis. La proposta giace in Parlamento». Secondo la Provincia, l’assessore sarebbe intervenuto personalmente a Roma a favore dell’ammissione del farmaco, in occasione dei suoi ultimi colloqui con il ministro della Salute Livia Turco. «Il Sativex - prosegue la Provincia - viene somministrato sottoforma di spray spruzzato sotto la lingua, più volte al giorno. Quindi i pazienti ne hanno bisogno anche a casa. Finora il paziente doveva pagarselo di tasca propria, ora, per uscire dal dilemma imposto dal vuoto legislativo, molte aziende sanitarie hanno trovato un modello di soluzione praticabile, d’intesa con il Ministero. A favore dei malati di sclerosi multipla viene aperto un fascicolo clinico in regime di day hospital, per consentire l’avvio del primo trattamento medico. Il secondo passo consiste nell’assicurare ai pazienti, che restano sotto la costante osservazione del day hospital, la disponibilità del farmaco anche a casa. «Meno male - sottolinea Balbo - che l’hanno capita; l’opposizione a questo farmaco era incomprensibile; se volessi dedicarmi al business dello spaccio, venderei la morfina, che vale molto di più. Una confezione di Sativex dura un mese, e contiene un solo, misero grammo di cannabinoide». Il 13 aprile, conclude Balbo, «mi recherò dal ministro Turco, insieme ai rappresentanti di diverse associazioni di malati. Speriamo di smuovere definitivamente la situazione». (da.pa)

Anonimo ha detto...

Scienza: Sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
Un cannabinoide sintetico, che si lega selettivamente ai recettori CB2, ha dimostrato di prolungare la vita in un modello di SLA sui topi. La SLA è una malattia neurodegenerativa che in genere provoca la morte entro 5 anni dalla comparsa. Iniezioni quotidiane dell’agonista selettivo CB2 AM-1241 nei topi hanno prolungato la sopravvivenza del 56% dopo l’inizio della malattia. I ricercatori concludono che "gli agonisti CB2 possono rallentare la degenerazione dei neuroni motori e mantenere la funzione motoria, e sono una nuova modalità terapeutica della SLA." (Fonte: Shoemaker JL, et al. J Neurochem 2007 Jan 4; [Pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])

Anonimo ha detto...

Canada: Un estratto di Cannabis si qualifica per l'approvazione all' uso nel dolore da cancro
Secondo un comunicato stampa della GW Pharmaceuticals e della Bayer HealthCare Pharmaceuticals, il Ministero canadese della Salute ha emesso una Notizia di qualifica per l'approvazione del Sativex per il dolore da cancro. Il Sativex è gia approvato e commercializzato in Canada per il sollievo sintomatico del dolore neuropatico nella sclerosi multipla.L'indicazione sarà trattamento analgesico aggiuntivo in pazienti adulti con cancro avanzato e dolore da moderato a severo durante la terapia con la massima dose di oppioidi tollerabile per il dolore persistente di fondo. Il Sativex è stato sviluppato dalla GW Pharmaceuticals
inglese ed è commercializzato in esclusiva da Bayer in Canada. L'emissione della Notizia di qualifica conferma che il Sativex è qualificato per l'approvazione. L'approvazione finale del Sativex per questa indicazione è attesa entro 60 giorni. La GW ha positivamente completato uno studiodi Fase III in Europa su 177 pazienti con dolore da cancro. Lo studio era multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo. I pazienti nello studio avevano cancro avanzato e dolore che non rispondeva adeguatamente agli oppioidi forti (p.es. morfina).
(Fonte: Comunciato stampa della GW Pharmaceuticals)


Scienza: Danno del cervelletto
In un modello di disfunzione cerebellare nel topo, con funzioni motorie alterate, il THC si è dimostrato utile. La somministrazione di THC ha ridotto i deficit di coordinazione motoria, equilibrio e tono muscolare. I ricercatori concludono che i cannabinoidi potrebbero rappresentare un novo campo di investigazione sul trattamento della sindrome atassica cerebellare negli uomini.
(Fonte: Lorivel T, Hilber P. Behav Brain Res 2007).


Scienza: il THC migliora l'appetito e inverte la perdita di peso nei pazienti con AIDS
Ricercatori dell'Orlando Immunology Center in Florida hanno investigato gli effetti a lungo termine del THC (dronabinol) su 117 pazienti con HIV/AIDS, che avevano perso peso. I malati che avevano preso dronabinol per 3-12 mesi furono inclusi in un analisi retrospettiva. Il THC ha dimostrato di migliorare l'appetito e il peso e di ridurre la nausea. Il 63 per cento dei pazienti mantenne o guadagno peso. Nei soggetti che avevano ricevuto THC per 1 anno, il guadagno medio di peso fu di circa 1700 grammi. La percentuale di pazienti che avevano perso l'appetito scese significativamente dal 71 al 26 per cento un mese dopo aver iniziato la terapia e continuò a scendere durante lo studio. La percentuale di pazienti che avevano nausea (38 per cento) scese significativamente dalla seconda settimana.
(Fonte: Use of dronabinol improves appetite and reverses weight loss in HIV/AIDS-infected patients. J Int. Assoc Physicians AIDS Care 2007).


Svizzera: studio sul THC
Pazienti con sclerosi laterale amiotrofica che hanno partecipato a uno studio con il THC non ottengono il permesso di continuare a usare il farmaco dopo il completamento dello studio, condotto in un ospedale di San Gallo fino all'estate 2007. Il responsabile Dr. Markus Weber, ha osservato che i pazienti sofferenti di questa malattia degenerativa del sistema nervoso avevano vantaggi da questa terapia, ma non ha avuto il permesso di continuare il trattamento dopo il termine dello studio. Weber teme che gli spasmi muscolari dei pazienti, che sono stati ridotti dal trattamento, torneranno alla fine della somministrazione di THC. Molti pazienti gli hanno gia chiesto di continuare, anche se questa sarebbe una violazione della legge. Markus Weber non è l'unico medico a contestare la proibizione dell'uso medico di cannabis. Il Dr. Thomas Cerny,
professore di oncologia all'ospedale di San Gallo, considera questo problema come una pura assurdita politica. (Fonte: St. Galler Tagblatt)


USA: Vermont
La legge sulla cannabis medica del Vermont è stata allargata. Finora, i malati con condizioni minacciose per la vita potevano usare la sostanza senza paura di incriminazione. Ora anche i malati con condizioni croniche debilitanti.(Fonte: AP 2007)


Scienza: THC nel sudore
In uno studio su 11 consumatori quotidiani di cannabis, il THC è stato trovato nel sudore di tutti i soggetti a una concentrazione superiore a 1 ng/ml nella prima settimana dopo l'astinenza. Nella seconda settimana, il sudore era positivo in 8 degli 11 soggetti, e un soggetto risulto ancora positivo nella quarta settimana. Dosi orali giornaliere di THC fino a 14.8 mg non hanno dato test positivi del sudore superiori a 1 ng/ml.
(Fonte: Huestis MA, et al. Forensic Sci Int 2007)


Germania: L'Istituto Federale per i Prodotti Farmaceutici e Medicinali concede un'esenzione per
l'uso medico di cannabis a alcuni pazienti
L'Istituto Federale per i Prodotti Farmaceutici e Medicinali (BfArM, Bundesinstitut fuer Arzneimittel und Medizinprodukte), con una lettera del giugno 2007 ha offerto ad alcuni pazienti il diritto di usare cannabis a scopo medico. I documenti da presentare devono dichiarare che un trattamento con i farmaci disponibili non ha avuto successo, per cui l'uso di cannabis puo essere raccomandato dal punto di vista clinico, e che non sono disponibili altri farmaci almeno efficaci come la cannabis per il trattamento della malattia. Il BfArM ha suggerito ai pazienti di usare un estratto di cannabis da preparare da una farmacia indicata dal paziente. Al momento,non si sa il costo dell'estratto e se le assicurazioni mediche lo rimborseranno. Il BfArM ha chiesto ai pazienti di rinuciare alla domanda di importazione di cannabis dall'Olanda, e di accettare l'aternativa proposta dal BfArM. Per motivi precauzionali l'istituto ha sottolineato che se la domanda non viene ritirata, i pazienti devono aspettarsi un rifiuto. Benche la cannabis prodotta dalla compagnia olandese Bedrocan sia standardizzata per THC e CBD, il BfArM giustifica la sua posizione con le concentrazioni sconosciute e variabili dei principi attivi.
(Fonti: Lettere del BfArM ai presentatori di domande per l'esenzione per l'uso medico di cannabis)


Scienza: Vomito
Le tossine di un batterio (Staphylococcus aureus) causano vomito, che può essere combattuto con l'attivazione del recettore CB1,hanno dimostrato ricercatori giapponesi in studi su animali. Le tossine di questo batterio sono la maggior causa di intossicazione alimentare negli uomini in tutto il mondo. Sia l'antagonismo del recettore della serotonina 5-HT3 e l'attivazione dei recettori CB1 per i cannabinoidi
sono stati efficaci nel ridurre i sintomi.
(Fonte: Hu DL, et al. Cell Microbiol 2007)


Scienza: Pancreatite
Ricercatori dell'Universita di Heidelberg, Germania, hanno trovato che i pazienti con pancreatite acuta avevano livelli elevati di recettori dei cannabinoidi e di endocannabinoidi nel pancreas. In studi sui topi con pancreatite un cannabinoide come il THC si lega ai recettori CB1 e CB2 ha ridotto il dolore e l'infiammazione.
(Fonte: Michalski CW, et al. Gastroenterology 2007).

Anonimo ha detto...

***Scienza: Sclerosi laterale amiotrofica In un modello murino di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) l'applicazione di cannabinolo (CBN)ha significativamente ritardato l'inizio della malattia mentre la sopravvivenza non ne ha risentito. Topi geneticamente modificati, che sviluppano una malattia simile alla SLA, hanno ricevuto CBN per un periodo fino a 12 settimane e ciò ha ritardato l'inizio della malattia di più di 2 settimane. (Fonte: Weydt P, et al. Amyotroph Lateral Scler Other Motor Neuron Disord 2005;6(3):182-4)

Anonimo ha detto...

RICERCA: CANNABINOIDE SINTETICO PROLUNGA LA SOPRAVVIVENZA NEI TOPI AFFETTI DA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA
La somministrazione di un agonista selettivo dei recettori cannabinoidi, l' AM-1241, aumenta significativamente la sopravvivenza dei topi affetti da sclerosi laterale amiotrofica (SLA): è quanto dimostra un articolo pubblicato Journal of Neurochemistry condotto da un gruppo di ricercatori della University of Arkansas, I topi trattato con l'AM-1241 vivevano il 56 percento più a lungo dei controlli. "La magnitudo dell'effetto prodotto dall'AM-1241supera quello sin qui riportato per qualsiasi altro trattamento farmaceutico " dichiarano gli autori. "I risultati di questo studio indicano che gli agonisti cannabinoidi possono essere considerati come una nuova classe di farmaci da studiare per il trattamento della SLA negli uomini" La SLA, nota anche come malattia di Lou Gehrig, è una malattia neurodegenerativa ad esito invariabilmente infausto, caratterizzata da una progressiva perdita dei motoneuroni del midollo spinale e del sistema nervoso centralela gran parte dei pazienti muoiono entro i primi 3 anni dall'esordio dei sintomi. In atto non esistono cure in grado di arrestare il decorso della malattia. Fonte: Shoemaker JL, Seely KA, Reed RL, Crow JP, Prather PL. " The CB2 cannabinoid agonist AM-1241 prolongs survival in a transgenic mouse model of amyotrophic lateral sclerosis when initiated at symptom onset," J Neurochem. 2007 Jan 4; [Epub ahead of print]

RICERCA:INDAGINE SULL'USO DI CANNABIS TRA I PAZIENTI CON SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA


Secondo uno studio pubblicato sul numero di Marzo/Aprile dell'American Journal of Palliative Care, i pazienti che soffrono di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) possono avere benefici sintomatologici in seguito all'assunzione di cannabis.



Nota anche come sindrome di Lou Gehrig, la SLA e' una malattia cronica, spesso fatale, caratterizzata da una progressiva degenerazione delle cellule nervose che controllano il movimento della muscolatura volontaria.

Lo studio, il primo mai condotto sull'uso di cannabis terapeutica tra i pazienti con SLA, e' opera di un gruppo di ricercatori dell'Universita' di Washington, che ha raccolto, attraverso un questionario anonimo, i dati relativi a circa 130 pazienti. Tra quanti rispondono di aver fatto uso di cannabis essa e' risultata "moderatamente efficace nel ridurre sintomi quali la perdita di appetito, la depressione, il dolore e la spasticita'."



Un abstract dello studio "Survey of cannabis use in patients with amyotrophic lateral sclerosis"

e' disponibile online su: http://www.pnpco.com/pn01035.html





RICERCA: IL THC RITARDA LA PROGRESSIONE DELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA


La sclerosi laterale amiotrofica (SLA), nota anche col nome di morbo di Lou Gehrig, è una malattia cronica, spesso letale caratterizzata da una graduale degenerazione dei neurociti del sistema nervoso centrale che controllano i movimenti della muscolatura volontaria.



Secondo uno studio condotto a Seattle, WA (USA) il THC ritarda la progressione della sclerosi laterale amiotrofica.

I risultati della ricerca, pubblicati sul Journal of Amyotrophic Lateral Sclerosis, dimostrano che la somministrazione di delta(9)-tetraidrocannabinolo (THC) ha ritardato la progressione della malattia in un modello animale della SLA.



"Il trattamento con THC si è rivelato efficace se questo è stato somministrato o prima o dopo l'esordio sintomatologico nel modello di topo con SLA" hanno stabilito i ricercatori dell'Università di Seattle. "La somministrazione all'inizio dei tremori ha ritardato il disturbo motorio ed ha prolungato la sopravvivenza dei topini trattati con THC rispetto ai controlli" Gli autori hanno concluso che "Dato che il THC è ben tollerato, esso potrebbe costituire, assieme ad altri cannabinoidi, un nuovo strumento terapeutico per la SLA"



Fonte:

Raman C. et al.

Amyotrophic lateral sclerosis: delayed disease progression in mice by treatment with a cannabinoid.

Amyotroph Lateral Scler Other Motor Neuron Disord. 2004 Mar;5(1):33-39.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=152040