martedì 12 febbraio 2008

DA NEUROTHON: VERAMENTE INPORTANTE
MANDA UN SMS DAL 16 FEBBRAIO AL 27 FEBBRAIO
AL 48587... AIUTI LA SPERIMENTAZIONE E LA RICERCA SULLA SLA...

Cari amiche e amici,
è un'occasione importante per dare "un calcio" a malattie terribili.
Giochiamo insieme questa partita e cerchiamo di vincerla.

Un grazie di cuore a tutti coloro che ci aiuteranno a inoltrare questo messaggio a quanti più amici possibili.

MariaCristina Lani

DAL 16 AL 27 FEBBRAIO

MARTEDì 26 e MERCOLEDì 27 FEBBRAIO LA SERIE A e NEUROTHON
IN CAMPO PER SOSTENERE IL PROGETTO SCIENTIFICO
‘L’OFFICINA DEL CERVELLO’
PER LA RICERCA SULLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE


"TUTTI INSIEME PER NEUROTHON" SMS Solidale 48587 dal 16 al 27 febbraio
per la raccolta fondi a sostegno dell’iniziativa


Milano, 11 febbraio 2008 – Le squadre di Serie A insieme a Neurothon - Associazione per la Ricerca sulle Malattie Neurodegenerative, in occasione del turno infrasettimanale di mercoledì 27 febbraio, con l'anticipo del Derby Juventus - Torino di martedì 26 febbraio, sostengono la ricerca sulle cellule staminali cerebrali condotta dal Prof. Angelo Vescovi per combattere malattie, ad oggi ancora incurabili, come la Sclerosi Laterale Amiotrofica - conosciuta tristemente nel mondo dello sport e soprattutto nel calcio come Morbo di Lou Gehrig.

Martedì 26 e mercoledì 27 febbraio, Neurothon - grazie alla collaborazione di Lega Calcio, Associazione Italiana Arbitri, delle squadre di Serie A, di Assoallenatori, Assocalciatori e con il patrocinio di Federazione Italiana Giuoco Calcio - lancerà un appello per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sull’importanza di sostenere la ricerca sulle malattie neurodegenerative e le lesioni midollari.

L’ingresso delle squadre sarà accompagnato dal mega-striscione che inviterà a sostenere NEUROTHON nel finanziamento del progetto di ricerca scientifica ‘L’OFFICINA DEL CERVELLO’ attraverso l’invio di un SMS Solidale al numero 48587, già attivo dal 16 febbraio.

I clienti TIM, VODAFONE, WIND e 3 nei giorni dal 16 al 27 febbraio, potranno aiutare a finanziare la ricerca condotta dal Prof. Angelo Vescovi sulle cellule staminali cerebrali, donando 1 euro con un SMS al numero 48587. Sarà invece pari a 2 euro la donazione telefonando da rete fissa Telecom Italia e componendo sempre il numero 48587.

Neurothon finanzia il progetto ‘L’Officina del Cervello’ che ha l’obiettivo di avviare, il prima possibile, la sperimentazione clinica per la cura delle malattie neurodegenerative e delle lesioni midollari. Malattie come Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) altrimenti nota nel mondo dello sport ma soprattutto del calcio come Morbo di Lou Gehrig, Sclerosi Multipla, Morbo di Parkinson, Malattia di Alzheimer, SMA e lesioni spinali e midollari, per citarne alcune, e che al momento non hanno alcuna cura, ne prevenzione!

In concomitanza con la 6^ giornata di ritorno del Campionato di Serie A, giocata nell’anticipo infrasettimanale del mercoledì, verrà esposto nei 10 campi di gioco uno striscione riportante la scritta “TUTTI INSIEME PER NEUROTHON – invia un SMS al 48587”. Il messaggio verrà portato in campo 20 minuti prima dell’inizio delle partite dai ragazzi delle squadre giovanili e sarà passato in rassegna dai calciatori, dal direttore di gara e dai suoi assistenti che indosseranno delle t-shirt a favore di Neurothon.

I campi interessati dall’iniziativa saranno quelli di MILANO (Inter-Roma), FIRENZE (Fiorentina-Livorno), SIENA (Siena-Cagliari), PALERMO (Palermo-Empoli), CATANIA (Catania-Milan), GENOVA (Genoa-Napoli), ROMA (Lazio-Reggina), BERGAMO (Atalanta-Sampdoria), PARMA (Parma-Udinese) e TORINO 26/02 (Juventus-Torino).

Per maggiori informazioni
E-mail: info@neurothon.it – Tel. 02.58.01.43.69

WWW.NEUROTHON.IT

Ufficio stampa: RdP Strategia e Comunicazione
Tel. 027490794 Fax 0270006596 E-mail: rdp@rdp.it

6 commenti:

laura ha detto...

Vi invio un video del mio caro amico Andrea per invitarvi ad aiutare Neurothon.
Guardate su http://it.youtube.com/watch?v=1U3rEHxdCHY

Anonimo ha detto...

Cara Laura,
non riesco a vedere il video, mi dai una mano... grazie mille!!!
Fabio

laura1869 ha detto...

Ho provato a spedirtelo via mail. Se riesci inseriscilo nel blog. Ma gli sms partono dal 16 o solo il 26 e 27? ciao

laura1869 ha detto...

Raccolta fondi per la ricerca - 21 giugno 2008
E' in organizzazione la manifestazione del 21 giugno per la raccolta di fondi per la ricerca contro la SLA, organizzata da tutti gli attivisti che frequentano il sito www.slaitalia.it, nonchè simpatizzanti, volontari e chiunque voglia fare parte di una manifestazione destinata ad informare e raccogliere denaro per la lotta contro la malattia. Per informazioni e per partecipare all'allestimento di banchetti nelle diverse piazze italiane andate sul sito www.slaitalia.it e potete con pochi gesti aderire all'iniziativa. Io l'ho già fatto. Grazie.

laura1869 ha detto...

Ho saputo dalla Dott.ssa Lani che anche loro organizzeranno banchetti nelle piazze delle città italiane per il 21 giugno e venderanno un ciondolo a forma di alberello che è il loro simbolo. Speriamo insieme di raccogliere una somma considerevole per la ricerca.

Anonimo ha detto...

INFO STEM CELL:

COSA SONO LE CELLULE STAMINALI, PERCHE' LA CLONAZIONE TERAPEUTICA


COSA SONO LE CELLULE STAMINALI
Le cellule staminali sono cellule presenti in ogni organismo. Si caratterizzano dalle altre perche’ sono cellule non differenziate, o non specializzate, nel senso che non hanno ancora una funzione ben precisa all’interno dell’organismo stesso. Le staminali possono riprodursi in maniera pressoche’ illimitata, dando vita contemporaneamente ad altre cellule staminali e a cellule precursori di una progenie cellulare destinata a differenziarsi e a dar vita a tessuti e organi, come i muscoli, il cuore, il fegato, le ossa ecc.
Le staminali possono essere totipotenti, quando danno luogo a tutti i tessuti, pluripotenti (o multipotenti), quando possono generarne solo alcuni, e unipotenti, quando danno vita solo ad un tipo di cellula.

DIFFERENZA TRA CELLULE STAMINALI FETALI, EMBRIONALI, CORDONALI ED ADULTE.
- Le cellule staminali fetali sono ricavate da aborti. Il loro utilizzo in medicina equivale all'uso di organi espiantati da cadaveri. Dal punto di vista biologico, non si hanno ancora conoscenze definitive, ma dagli studi disponibili e’ emerso che hanno caratteristiche intermedie tra quelle embrionali e quelle adulte. Tendenzialmente sono pluripotenti e deputate all’accrescimento peri-natale dei tessuti.

- Le cellule staminali embrionali si trovano nella regione interna dell’embrione prima che si sia “attaccato” alla parete dell’utero. Si tratta di cellule totipotenti, con alte capacita’ di proliferazione, e grazie a queste caratteristiche sono particolarmente ambite per uso terapeutico contro molte patologie umane. Possono essere isolate, estratte e coltivate in vitro, con il risultato che, a partire da poche decine di cellule, si possono ottenere linee di centinaia di milioni di staminali intatte. L’estrazione di queste cellule richiede la soppressione dell’embrione, che non supera mai i 14 giorni dalla sua fecondazione.
Vi e’ un’ulteriore suddivisione fra le cellule staminali embrionali, che riguarda piu’ l’uso e l’origine, che le caratteristiche stesse:
staminali embrionali eterologhe; si trovano nella regione interna dell’embrione prima dell’impianto in utero. Queste cellule infatti, sono estremamente utili per le loro capacita’ terapeutiche in generale, anche se il loro patrimonio genetico non e’ lo stesso di un potenziale paziente che ne trarrebbe giovamento. Il dibattito su queste cellule si focalizza sostanzialmente sugli embrioni sovrannumerari rimasti inutilizzati nelle cliniche per la fertilita’. Questi embrioni vengono crioconservati generalmente per 5 anni, dopo i quali non sono piu’ impiantabili in utero, e vengono destinati alla distruzione. In Italia non esiste un registro di questi embrioni, ma e’ plausibile che il numero sia estremamente elevato: tra i soggetti interessati a impiantare nel proprio utero questi embrioni, e quelli realmente prodotti vi e’ un’enorme sproporzione. Gli scienziati chiedono quindi di poter operare su tali embrioni, come e’ gia’ possibile fare in Gran Bretagna, ad esempio.
staminali embrionali autologhe; sono prelevate dopo che il nucleo di una cellula adulta viene trasferita in un uovo privato del suo nucleo. Possiedono quindi lo stesso patrimonio genetico del donatore della cellula adulta, e possono essere trapiantate senza rischi di rigetto. Sono in sostanza il frutto della cosiddetta clonazione terapeutica. Un esempio pratico puo’ mostrare la differenza tra eterologhe e autologhe. Un paziente X ha bisogno di un trapianto di staminali embrionali. Le possibilita’ sono due: utilizzare staminali eterologhe prelevate da un embrione sovrannumerario e poi coltivarle. Oppure prelevare una cellula del paziente X, dare vita ad un embrione tramite clonazione o TNSA, e poi prelevare le staminali autologhe sviluppatesi nell’embrione stesso, cellule che hanno il medesimo patrimonio genetico di X.

- Le cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale suscitano molta attenzione fra le compagnie biotech e le banche per la conservazione di materiale biologico. Molti sperano infatti di poter creare delle banche apposite di cellule autologhe (proprie) per ogni neonato al momento della nascita; in Italia per ora e’ vietata l'istituzione di banche presso strutture sanitarie private anche accreditate. Per quanto riguarda l’uso autologo, e’ previsto solo previa autorizzazione da parte delle regioni, e non comporta alcun onere a carico del donatore. Ma le loro applicazioni possibili sono ancora ristrette, sembra infatti che siano in grado di produrre solamente cellule del sangue, che comunque sono un valido aiuto nel caso di malattie ematologiche, come le anemie o alcuni tipi di cancro.

- Le cellule staminali adulte provvedono al mantenimento dei tessuti e alla loro eventuale riparazione, ma le loro capacita’ non sono illimitate, e quando vengono a mancare inevitabilmente i tessuti e gli organi tendono a decadere. Da recenti studi sembra che abbiano una particolare plasticita’, mentre un tempo si credeva che le staminali adulte fossero in grado di differenziarsi solo nei tessuti ospitanti. Per quanto riguarda l’uso terapeutico vi sono ancora delle difficolta’ nella crescita e nella coltivazione in vitro, e pertanto sono necessari ulteriori studi e sperimentazioni.

CLONAZIONE: COS’E’ E CHE DIFFERENZA C’E’ TRA CLONAZIONE TERAPEUTICA E RIPRODUTTIVA
Tecnicamente, si definisce clonazione, la riproduzione di un organismo geneticamente identico all’organismo donatore della cellula impiegata, in assenza della fusione dei gameti. In sostanza, e’ la creazione di un organismo senza che vi sia una riproduzione sessuata, che di fatto prevede la creazione di un nuovo codice genetico.
Nel processo di clonazione viene presa una cellula somatica qualunque. Se ne estrae il nucleo, e questo viene impiantato in un ovocita fecondato, precedentemente enucleato. L’ovocita con il nucleo della cellula somatica, a questo punto puo’:
- essere impiantato in un utero, svilupparsi, crescere e dare vita ad un clone, ed in questo caso si parla di clonazione riproduttiva; - essere utilizzato come fonte di cellule staminali embrionali, che si sviluppano entro pochi giorno dalla fecondazione, ed in questo caso si parla, impropriamente, di clonazione terapeutica. Proprio su quest’ultima e’ opportuno pero’ fare un approfondimento.

Clonazione terapeutica
Questo procedimento ha come fine la produzione di cellule e tessuti somatici con un genoma nucleare identico a quello della cellula di partenza, ma non corrisponde alla vera e propria formazione dell’embrione, perche’ e’ possibile interromperne la crescita molto prima, per la sola estrazione delle cellule.
Ma perche’ viene definita terapeutica? Le cellule staminali embrionali possono risolvere molte patologie, tutt’oggi incurabili.
Un esempio pratico: un paziente soffre di Alzheimer, una malattia che colpisce innanzitutto i neuroni, cioe’ le cellule del cervello. Non ci sono cure definitive a questa malattie, che e’ lunga e degenerativa. Con la clonazione terapeutica, e’ tecnicamente possibile creare un “clone” pre-embrionale del paziente, dal quale estrarre le cellule staminali embrionali perfettamente e geneticamente compatibili con quelle del paziente. Una volta ottenute e moltiplicate, queste fungono da “mattoncini di riparazione” per le cellule gia’ morte, frenando notevolmente l’esito della malattia. Questa procedura viene impropriamente chiamata clonazione terapeutica, nome che gli e’ stato attribuito dal prof. Liam Donaldson, autore del Rapporto Donaldson, testo voluto da Tony Blair per la ricerca sulle cellule staminali.

TRASFERIMENTO NUCLEARE DI STAMINALI AUTOLOGHE (TNSA)
Diversamente dalla clonazione terapeutica, cosi’ come descritta dal rapporto Donaldson, questa tecnica sostanzialmente prevede la formazione di cellule staminali embrionali senza la formazione di uno zigote. E’ stata presentata la prima volta in un documento elaborato dalla Commissione di studio sull’utilizzo di cellule staminali del Ministero della Sanita’ italiano, il cosiddetto Rapporto Dulbecco.
Il procedimento e’ simile a quello della clonazione classica, ossia il trasferimento del nucleo di una cellula somatica in un ovocita enucleato, ma non fecondato. In pratica pero’ si tratta di riprogrammare il nucleo delle cellule somatiche tramite il contatto con il citoplasma dell’ovocita. Quindi l’ovocita ricostituito non si puo’ definire zigote in tutti i sensi, perche’ da solo non darebbe luogo spontaneamente ad un embrione e ipoteticamente ad un feto. Ne risulta che la tecnica, piu’ che dar vita ad una forma di vita a parte, e’ simile ad una forma di espansione cellulare per via asessuata. Le cellule ottenute sarebbero geneticamente identiche a quella originaria del paziente, e questo avrebbe l’enorme vantaggio di creare cellule staminali immunologicamente compatibili per l’autotrapianto. E un altro aspetto fondamentale deriva dal fatto che e’ tecnicamente possibile utilizzare citoplasti di altre specie animali o prodotti artificialmente, di modo da arginare la dipendenza da un ovocita di donna.