mercoledì 6 ottobre 2010


Costretto a vedere casa
per pagare le cure alla moglie
malata di SLA

Con una pensione di mille euro come posso fare?

L'uomo ha raccontato in internet il suo dramma

3 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

E' costretto a vendere la casa per pagare le spese mediche della moglie malata di Sla. M.G., un pensionato di 65 anni, residente a Stia, in Casentino (provincia di Arezzo). "Se nessuno mi aiuta, finirò in mezzo a una strada", ha raccontato l'uomo ad un sito internet e ad un quotidiano locale.

"Prendo una pensione di 1.000 euro al mese gravata da due mutui, uno sulla casa e l'altro sull'automobile - prosegue l'uomo - mentre mia moglie ha una pensione di 730 euro mensili comprensiva dell'accompagnamento. Come faccio a pagarle la retta di 1.200 euro della casa di riposo? Devo forse andare a rubare? In questo paese assurdo in cui viviamo, strangolato dalla burocrazia, anche essere malati è diventata una colpa".

Il dramma della famiglia è iniziato nel febbraio del 2006: L. A., 61 anni, ha scoperto di essere affetta da sclerosi laterale amiotrofica. La donna è rimasta nella propria casa in compagnia del marito per tre anni, fino al gennaio del 2009, quando improvvisamente le sue condizioni di salute si sono aggravate e, dopo un intervento di tracheotomia, è stata ricoverata in una casa di riposo. Sono così cominciati i problemi economici della famiglia relativi alla retta, 41 euro al giorno, anche alla luce del fatto che, come ha spiegato l'uomo, il contributo regionale in Toscana viene erogato solo se il malato è curato in casa. "In Lombardia il finanziamento viene concesso sia che il paziente viva a casa che in un ospizio, senza distinzioni - conclude il marito della malata che ha chiesto aiuto con una lettera al Comune e alla Regione -.
Purtroppo mia moglie non è famosa come l'ex calciatore Stefano Borgonovo, e per questo è costretta a soffrire in completa solitudine, lontano dai riflettori".

Della vicenda si è occupato il consigliere regionale del Pdl, Stefano Mugnai, che ha presentato un'interrogazione al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e all'assessore al Diritto alla salute

Anonimo ha detto...

SONO LA COMPAGNA DI UN RAAZZO MALATO DI SLA NOI VENIAMO AIUTATI DALLA REGIONE MA IN TOSCANA NON E STATO ACCETTATO IL CONTRIBUTO I 500 EURO MENSILI ANCHE SE E IN UNA CASA DI CURA? COME E POSSIBILE CHE LE ISTITUZIONI NON POSSONO FAR NIENTE DOPO TUTTE LE TASSE E I SACRIFICI CHE FACCIAMO PER PAGARE TUTTI QUESTI MAX STIPENDI DEI NOSTRI POLITICI?????UNA VERA VERGOGNA

Anonimo ha detto...

Ciao ,

mi chiamo fabio, anch'io ho lottato contro questa terribile malattia e contro la burocrazia,

per ottenere qualsiasi cosa... ma bisogna lottare perchè non abbiamo alternativa.



Una notizia di Agosto pubblicata sul corriere di Firenza riportava la promessa della regione Toscana di provvedere ad un assegno di cura,

ti allego il link così puoi leggerla anche tu


http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/notiziari/rassegna_stampa/quotidiani_periodici/visualizza_asset.html_1033897517.html



Ti sono vicino con il cuore

Fabio