mercoledì 19 giugno 2013

San Giovanni Rotondo,staminali, via 2°fase sperimentazione

 
San Giovanni Rotondo – Conclusa la prima fase del reclutamento dei pazienti. Al via la seconda fase di sperimentazione. Lo comunica Angelo Vescovi, Direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza, dal gennaio del 2010. L’avvio del secondo step è stato autorizzato dall’Istituto superiore di sanità, e dal’Agenzia italiana del farmaco. Si riporta in calce la lettera del Direttore



2 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

San Giovanni Rotondo – Conclusa la prima fase del reclutamento dei pazienti. Al via la seconda fase di sperimentazione. Lo comunica Angelo Vescovi, Direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza, dal gennaio del 2010. L’avvio del secondo step è stato autorizzato dall’Istituto superiore di sanità, e dal’Agenzia italiana del farmaco. Si riporta in calce la lettera del Direttore

“Cari amici e sostenitori,

il presente comunicato serve come aggiornamento circa lo svolgimento della Sperimentazione di Fase I con trapianto di cellule staminali cerebrali umane nelle corna anteriori del midollo spinale di pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica.”

“Come ben sapete il primo paziente è stato trapiantato il 25 di giugno scorso e da lì, con cadenza all’incirca mensile, altri tre pazienti sono stati assoggettati allo stesso trattamento, che prevede, in questa prima fase, iniezioni nella zona lombare (bassa) del midollo spinale. In particolare, mentre i tre primi pazienti hanno ricevuto tre iniezioni in un lato del midollo spinale,il quarto, trapiantato lunedì 5 novembre, ha ricevuto 3 iniezioni nella parte destra e 3 nella parte sinistra, per un totale di 6 inoculi cellulari.”

“Non possiamo allo stato attuale trarre alcuna conclusione, e così sarà per molti mesi a venire, durante il quale i pazienti verranno tenuti sotto stretta osservazione radiologica e neurologica. Siamo però felici di poter dire che, ad oggi, non abbiamo riscontrato alcun effetto avverso causato dal trattamento a cui i pazienti sono stati sottoposti. La prima fase di questo protocollo sarà completata con il trapianto bilaterale in altri due pazienti, che sono già stati reclutati e verranno sottoposti al trapianto rispettivamente nei mesi di gennaio e febbraio.”

“Seguirà la trasmissione di tutti i dati disponibili all’Istituto Superiore di Sanità che provvederà ad autorizzare l’avvio della seconda fase, che prevede il trapianto in zone più alte del midollo spinale, cioè in regione cervicale.”

“Questo nostro comunicato serve ad informarvi che al momento il reclutamento dei pazienti è da considerarsi concluso, fino all’inizio della seconda fase il cui inizio dipende dai tempi necessari alla conclusione della prima fase e al rilascio della autorizzazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.”

“Sarà nostra cura informarvi dell’avvio del nuovo reclutamento contattandovi direttamente tramite la nostra mailing list e attraverso l’esposizione di un comunicato apposito.”

“Rinnoviamo i ringraziamenti per il vostro supporto per questa iniziativa che come sapete resta estremamente complessa e vi salutiamo cordialmente anche a nome di tutti i collaboratori.”

Angelo Vescovi
Letizia Mazzini

Fabio e Fabrizio ha detto...

Passo avanti per la cura della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) con le cellule staminaliSi è concluso positivamente il primo studio tutto italiano sul trapianto di cellule staminali cerebrali nel midollo spinale per la cura della SLA. Diciamo subito che siamo in fase 1, quella in cui si valuta soltanto la sicurezza della tecnica e la non nocività delle cellule trapiantate.

Da questo punto di vista i risultati sono stati positivi, infatti non ci sono state complicanze legate alla tecnica chirurgica né all’anestesia. Anche i controlli a distanza di tempo non hanno evidenziato danni tessutali né effetti particolari attribuibili al trapianto e alla tecnica di procedura.

Le cellule staminali cerebrali sono state prelevate da feti morti per cause naturali (aborti spontanei) per cui non ci sono implicazioni etiche alla base del prelievo. Le cellule poi sono state prodotte nella Banca delle Staminali cerebrali.

In questa prima fase le cellule staminali sono state impiantate nel tratto lombare del midollo spinale, vicino ai motoneuroni che sono le cellule che degenerano in corso di SLA dando origine ai sintomi della malattia. I pazienti sottoposti alla prova sono stati sei, a distanza di 7 e 8 mesi dall’impianto due di questi pazienti sono deceduti a causa dell’evoluzione naturale della malattia, in nessuno dei due casi, all’autopsia, sono stati riscontrati segni imputabili al trapianto delle cellule o alla procedura d’impianto delle cellule staminali.

Questo studio è stato autorizzato dall’Istituto Superiore di Sanità ed è stato promosso dall’Associazione Neurothon nata appunto per promuovere la ricerca sulle cellule staminali e la sperimentazione per la cura delle malattie neurodegenerative dell’uomo.

Allo stato attuale l’Istituto Superiore di Sanità e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) hanno autorizzato la seconda parte della sperimentazione che prevede l’impianto delle cellule staminali in altri pazienti, stavolta nella zona alta del midollo spinale, quella cervicale.

Siamo solo all’inizio ma la speranza c’è...