Il giudice ordina:
«Antonella dev'essere curata con le staminali»
Antonella la mamma di Suzzara affetta da Sla, potrà essere curata con le staminali.
Lo ha deciso il giudice del lavoro di Mantova. Accolto quindi il ricorso contro l’ordinanza dell’Agenzia italiana del farmaco che impedisce il trattamento della Sla con il metodo Stamina
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«Accolto». E’ bastata una parola, una sola, a restituire la speranza a una famiglia, a una mamma affetta da Sla, a suo marito, ai loro bambini di 3 e 11 anni. Ce l’hanno fatta: Antonella Aliperta potrà usufruire del trattamento basato sull’infusione di cellule staminali praticato in modo gratuito dagli Spedali civili di Brescia in collaborazione con Stamina Foundation.
Il giudice del lavoro di Mantova ha accolto il ricorso urgente presentato dall’avvocato Angela Quadrelli contro un’ordinanza dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) che impedisce i trattamenti con il metodo Stamina. «Quando ho acceso il computer stamattina - ha raccontato ieri il legale ancora emozionata e quasi incredula - mi è bastato vedere la parola “accolto” per iniziare a piangere, non ci credevo, in studio abbiamo pianto tutti».
In sostanza il giudice «ordina all’azienda ospedaliera Spedali civili di Brescia - spiega il legale - di somministrate il trattamento secondo il metodo Stamina Foundation e in osservanza del protocollo in uso. E’ una prima grande vittoria e devo dire che Antonella ci ha sempre creduto che sarebbe andata bene». Antonella ha ricevuto la notizia nella sua casa di via Toti a Suzzara con un mazzo di fiori «che le abbiamo fatto recapitare insieme all’ordinanza».
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