mercoledì 17 aprile 2013

Maresciallo della Guardia di Finanza
 guarito dalla SLA

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Fabio e Fabrizio ha detto...

Non parlava più e non camminava. «Entro Natale sarai completamente paralizzato» gli aveva detto il suo medico curante dopo aver letto la diagnosi del Centro ricerca Sla del policlinico Agostino Gemelli. Ma il maresciallo della Guardia di Finanza, Angelo Ruggero, 48 anni, non si è disperato. «Ho chiesto a Francesca Lancellotti di prendermi per mano». E della Sla non ci sono più segni. Ieri il militare, sposato e padre di due figli di 21 e 17 anni, ha raccontato la sua storia alla Casa dell’Aviatore, alla presentazione del libro biografia "Francesca Lancetti. Dio è grande". A settembre la causa di canonizzazione. Il volume scritto da Domenico Zotta e Francesco Signorino, Città Nuova Editrice, che racconta la vita di questa donna, raccolta in preghiera per gli altri, e le testimonianze di alcune delle centinaia di prodigiose guarigioni del corpo e delle spirito entrerà nel libello per la causa di canonizzazione.

Alla Casa dell’Aviatore, in viale dell’Università, il maresciallo Ruggero, c’è arrivato con le sue gambe. Eppure a dicembre, quasi non camminava più. «Per il mio medico curante che ha letto la diagnosi del policlinico Gemelli avrei dovuto essere già completamente paralizzato - racconta Ruggero - e quando il 19 dicembre sono entrato al Centro ricerca Sla, diretto dal prof. Sabatelli, avevo anche la lingua attorcigliata». Oggi Ruggero parla e cammina benissimo. «Nei giorni scorsi ho fatto una maratona, una cosa che i medici ritengono impossibile - dice -, ma la scorsa settimana anche al Gemelli hanno dovuto ammettere il miglioramento».

La storia del maresciallo Ruggero è strabiliante come tante altre guarigioni inspiegabili, attribuite all’intercessione di Francesca Lancellotti. Fra queste quella di un altro militare, Fabio Cerquetani, colonnello, ruolo d’onore, della Guardia di Finanza, finito in coma durante un conflitto a fuoco. C’era anche lui, e decine di persone con le loro famiglie, per il libro della nobil donna Lucana, approdata a Roma, dopo l’apparizione dell’Arcangelo San Michele, che le indicava la via per «conventire molte anime a Dio» nell’oratorio di Oppido Lucano, meta di pellegrinaggi con pulman militari e di gente comune.

Presente, tra gli altri, il magistrato Simonetta Matone, vice capo Dipartimento dell’Ammistrazione penitenziaria, con il marito Emilio Albertario, vice direttore del Tg2, che ha presentato il libro. E il prof. Tito Lucrezio Rizzo, consigliere del Quirinale, il primo dirigente del Commissariato Esposizione, Giuseppe Miglionico, l’arcivescovo Antonio Ciliberti, il vescovo Gianfranco Girotti e monsignor Gianfranco Bella. Madrina dell’evento, Roberta Angelilli, vice presidente del parlamento europeo. Tra gli ospiti il prefetto Salvatore Festa, i generali dell’Aeronautica Gianfranco Pecci e Angelino Carta, Gjmmy Fontana, e l’on. Naccari.

Grazia Maria Coletti