Neuro-protesi per malati di Sla
Nuova tecnologia consente una vita normale
a pazienti affetti da patologie neurodegenerative
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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Protesi in grado di interpretare gli impulsi residui di braccio, sguardo o cervello per consentire una vita indipendente a pazienti affetti da malattie neurodegenerative come la Sla. Una speranza che arriva grazie al progetto Mundus - Multimodal Neuroprosthesis for Daily Upper limb Support- coordinato dal Politecnico di Milano in collaborazione con alcuni centri di ricerca accademici e industriali del settore.
L'obiettivo - Lo scopo di Mundus è aiutare i pazienti con patologie del sistema neuromotorio ad avere una vita indipendente, un semplice gesto fatto in modo autonomo può, infatti, dare dignità alla persona. Questo risultato è stato raggiunto mettendo a punto un sistema in grado di sfruttare gli stimoli volontari di ogni singolo utente in maniera personalizzabile e modulabile sulle sue capacità. Il progetto Mundus ha sviluppato una soluzione innovativa per supportare persone affette da malattie neurodegenerative come la Sclerosi laterale amiotrofica, la sindrome di Friedreich Ataxia, la Sclerosi Multipla o quadriplegie, assistendo il movimento del braccio e della mano per compiere attività quotidiane come bere, prendersi cura della propria persona e interagire con semplici oggetti di uso quotidiano.
Come funziona - Le neuro-protesi assistere le funzioni del braccio e della mano. Il controllo delle azioni avviene a seconda delle condizioni del paziente in modo personalizzabile e modulare attraverso segnali elettromiografici residui del braccio, il suo sguardo o, nei casi più compromessi, attraverso i segnali celebrali (Bci). Il peso del braccio è sostenuto da un esoscheletro leggero e poco ingombrante, che può essere fissato ad una sedia o a una sedia a rotelle qualsiasi. La persona comunica al sistema attraverso la modalità selezionata il punto che vuole raggiungere e la stimolazione elettrica neuromuscolare viene controllata in modo da attivare i muscoli del suo braccio per raggiungere l’obiettivo. La presa e l’apertura della mano possono anche essere attivate tramite la stimolazione con innovative matrici di elettrodi che garantiscono un movimento efficace e coordinato
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