lunedì 28 marzo 2011

ARRIVATO IL VIA LIBERA

DA PARTE DEL ISS,

ENTRO POCHI MESI

IL PROF. VESCOVI

INIZIERA' LA SPERIMENTZIONE

SUI MALATI DI SLA



4 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

La sperimentazione con le cellule staminali cerebrali ha ricevuto il via libera da parte dell’Iss, ed entro due o tre mesi si potranno fare le prime iniezioni ai pazienti per testare una terapia contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla).

Il progetto nasce dal lavoro di Angelo Vescovi, che dirige la banca delle staminali dell’ospedale di Terni che fornirà le cellule ed è il direttore scientifico dell’Ospedale di Padre Pio di San Giovanni Rotondo, e ha il supporto di diverse istituzioni e fondazioni, prima tra tutte quella creata dal vescovo del capoluogo umbro Vincenzo Paglia che è stato il primo a dare l’annuncio, nel corso di un’udienza con il Papa, a testimonianza dell’appoggio da parte della Chiesa per l’uso di questo tipo di cellule che non vengono da embrioni.

«Il via libera da parte dell’Iss era l’ultima cosa che mancava - spiega l’esperto - ora rimane solo il sì formale del comitato etico dell’ospedale e alcune questioni meramente organizzative, per cui saranno necessari due o tre mesi. Se questo fosse un viaggio mancherebbero solo i bagagli da fare». La sperimentazione, che all’inizio dovrebbe essere fatta su 10-12 pazienti, prevede l’utilizzo di cellule staminali cerebrali umane, prelevate da feti abortiti spontaneamente e coltivate nei laboratori di Terni, da trapiantare nel midollo spinale di malati di Sla per circa 10-15 volte: «Noi speriamo che questo possa rallentare, o nel caso più favorevole bloccare la malattia - spiega Vescovi - il trial è di fase 1, quindi teso a verificare l’eventuale tossicità delle cellule, ma comunque entro un anno dai trapianti avremo anche i primi risultati sull’efficacia».

I test condotti in questi anni sugli animali lasciano ben sperare, al punto che sono già pronte le richieste per sperimentazioni su altre malattie neurodegenerative. Il trial sulla Sla è l’unico in Europa di questo genere, e fra i pochissimi al mondo. Il progetto però non si ferma solo alla Sla: «Ora i pazienti hanno una speranza che prima non avevano - sottolinea Vescovi - ma se la sperimentazione dovesse andar bene potrebbe fare da modello anche per le altre malattie degenerative, come la sclerosi multipla o l’Alzheimer. Noi stiamo già preparando delle nuove richieste per altre sperimentazioni in questo senso».

Fabio e Fabrizio ha detto...

La sperimentazione con le cellule staminali cerebrali ha ricevuto il via libera da parte dell'Iss, ed entro due o tre mesi si potranno fare le prime iniezioni ai pazienti per testare una terapia contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla). Il progetto nasce dal lavoro di Angelo Vescovi, che dirige la banca delle staminali dell'ospedale di Terni che fornirà le cellule ed è il direttore scientifico dell'Ospedale di Padre Pio di San Giovanni Rotondo, e ha il supporto di diverse istituzioni e fondazioni, prima tra tutte quella creata dal vescovo del capoluogo umbro Vincenzo Paglia che è stato il primo a dare l'annuncio, nel corso di un'udienza con il Papa, a testimonianza dell'appoggio da parte della Chiesa per l'uso di questo tipo di cellule che non vengono da embrioni.

"Il via libera da parte dell'Iss era l'ultima cosa che mancava - spiega l'esperto - ora rimane solo il sì formale del comitato etico dell'ospedale e alcune questioni meramente organizzative, per cui saranno necessari due o tre mesi. Se questo fosse un viaggio mancherebbero solo i bagagli da fare". La sperimentazione, che all'inizio dovrebbe essere fatta su 10-12 pazienti, prevede l'utilizzo di cellule staminali cerebrali umane, prelevate da feti abortiti spontaneamente e coltivate nei laboratori di Terni, da trapiantare nel midollo spinale di malati di Sla per circa 10-15 volte: "Noi speriamo che questo possa rallentare, o nel caso più favorevole bloccare la malattia - spiega Vescovi - il trial è di fase 1, quindi teso a verificare l'eventuale tossicità delle cellule, ma comunque entro un anno dai trapianti avremo anche i primi risultati sull'efficacia".

I test condotti in questi anni sugli animali lasciano ben sperare, al punto che sono già pronte le richieste per sperimentazioni su altre malattie neurodegenerative. Il trial sulla Sla è l'unico in Europa di questo genere, e fra i pochissimi al mondo. Il progetto però non si ferma solo alla Sla: "Ora i pazienti hanno una speranza che prima non avevano - sottolinea Vescovi - ma se la sperimentazione dovesse andar bene potrebbe fare da modello anche per le altre malattie degenerative, come la sclerosi multipla o l'Alzheimer. Noi stiamo già preparando delle nuove richieste per altre sperimentazioni in questo senso".

Anonimo ha detto...

Staminali cerebrali, sì al test per la Sla
"Sperimentazione al via dopo l'estate"
L'Istituto superiore di sanità autorizza l'avvio del trial-fase 1 per il progetto portato avanti dall'Ircss di Pietrelcina con la Fondazione cellule staminali, l'associazione Neurothon e la diocesi di Terni. Dopo i pareri dei comitati etici inizierà il reclutamento dei pazienti
Vincenzo Paglia, vescovo di Terni. La sua diocesi è partner del progetto sulla sperimentazione delle cellule staminali cerebrali per la cura della Sla
ROMA - L'Istituto superiore di sanità ha autorizzato la sperimentazione di fase 1 del test che prevede il
trapianto di cellule staminali cerebrali umane in pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (Sla). La richiesta sul trial è portata avanti da Angelo Luigi Vescovi, direttore scientifico dell'Ircss Casa sollievo della sofferenza opera di san Pio da Pietrelcina, su un progetto sviluppato congiuntamente dalla Fondazione cellule staminali, l'associazione Neurothon onlus e la diocesi di Terni, Narni e Amelia con il vescovo Vincenzo Paglia.

L'Ircss spiega in una nota che ora si aprirà la fase "che porterà all'arruolamento dei pazienti e quindi all'inizio vero e proprio della sperimentazione". Ottenuta l'autorizzazione, l'istituto di Pietrelcina dovrà inviare il dossier scientifico della sperimentazione ai comitati etici dei vari centri ospedalieri coinvolti nello studio, primo fra tutti quello dell'ospedale Santa Maria di Terni nel quale si dovrà necessariamente svolgere il trapianto dal momento che le cellule sono prodotte dal suo Laboratorio staminali - le staminali cerebrali sono ottenute coltivando in laboratorio frammenti di tessuto neuronale prelevato da feti derivati da aborti spontanei - e lì conservate nella Biobanca dalla quale non possono essere spostate prima dell'intervento.

I comitati etici dovranno esaminare il protocollo ed esprimere un parere. La procedura è obbligatoria e mira a verificare la sicurezza del trial in relazione ai mezzi e alle strutture ospedaliere a disposizione degli sperimentatori. I comitati etici inoltre contribuiranno a definire i criteri per la selezione e il reclutamento dei pazienti che saranno sottoposti alla sperimentazione. Dati questi passaggi, spiega l'Ircss, "non è possibile fare previsioni accurate circa la tempistica dei processi di autorizzazione da parte dei comitati etici e quindi del conseguente inizio del reclutamento e avvio della sperimentazione sul paziente. In ogni caso, poichè i comitati etici si riuniscono con una frequenza mensile, è ipotizzabile, sebbene non certo, l'inizio della sperimentazione in tarda estate/inizio autunno".

Nell'attesa, si stanno già svolgendo gli incontri organizzativi con i responsabili neurologi, i neurochirurghi anestesisti e pneumologi per mettere a punto nel dettaglio gli aspetti pratici per l'avvio della sperimentazione.

Anonimo ha detto...

Casa Sollievo della Sofferenza ha ottenuto l'autorizzazione dall'Istituto superiore di sanità per procedere con la sperimentazione del test che prevede il trapianto di cellule staminali cerebrali umane in pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Ad avanzare la richiesta Angelo Luigi Vescovi, direttore scientifico dell'ospedale di San Pio, che ora si trova a gestire la prima sperimentazione europea di questo genere e la prima a livello mondiale no-profit. Ora la Casa Sollievo dovrà inviare il dossier scientifico della sperimentazione ai comitati etici dei vari centri ospedalieri coinvolti nello studio, primo fra tutti quello dell'ospedale Santa Maria di Terni , nel cui laboratorio sono coltivate le staminali da trapiantare, prelevate da feti abortiti spontaneamente. Solo dopo l'ok dei comitati etici potrà avere inizio la selezione dei pazienti, che potranno essere al massimo 18 selezionati su tutto il territorio nazionale in base al quadro clinico. Qualora tutto dovesse andare nel verso giusto, secondo le previsioni di Angelo Vescovi, la sperimentazione potrebbe fare da modello anche per le altre malattie degenerative, come la sclerosi multipla o l'Alzheimer. Ora non resta che attendere. Nessuno si sbilancia sui tempi, ma visto che i comitati etici si riuniscono con una frequenza mensile, è ipotizzabile, sebbene non certo, che la sperimentazione possa partire in tarda estate o al massimo all'inizio dell'autunno