giovedì 1 ottobre 2009



MALEDETTA SLA


ALTRO CASO nel mondo
del CALCIO


Dopo Stefano Borgonovo e altri ex atleti, adesso tocca a Moreno Solfrini, ex giocatore della Sambenedettese far parlare di Sla, Sclerosi laterale amiotrofica, nel mondo del calcio italiano.


CASTELLACCI:
RESPONSABILE NON SOLO QUESTO SPORT
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2 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Dopo Stefano Borgonovo e altri ex atleti, adesso tocca a Moreno Solfrini, ex giocatore della Sambenedettese far parlare di Sla, Sclerosi laterale amiotrofica, nel mondo del calcio italiano. "Credo che il fatto che Borgonovo si sia esposto, sia stato per lui un punto di forza - dice la figlia Sarah a Sky Sport 24 -. Diceva che faceva fatica a parlare, all'inizio ci dissero che era un tumore. E' stato un misto tra notizie orrende e speranze, ed è stata la cosa più brutta in assoluto, fino al giorno in cui non ci dissero che si trattava di Sla". Cinquant'anni, immobile in un letto nella sua casa di Fiumana, vicino Forlì, Solfrini combatte la propria battaglia con il supporto della moglie Serena e della figlia. I medici gli diedero due anni di vita, ne sono passati sei e si continua a combattere questa malattia. Per aiutare la famiglia Solfrini, con la moglie barista e la figlia che frequenta l'università di Bologna, sono state organizzate numerose iniziative.
Su questo nuovo caso di Sla, interviene anche Mario Melazzini, presidente dell'Aisla, proprio nella settimana che culminerà domenica con l'iniziativa che coinvolgerà 50 piazze italiane. "Come associazione ci metteremo a loro disposizione e faremo il possibile per aiutarli concretamente - dice Melazzini -. Poi, soprattutto, la figlia deve finire l'università. Questo è un impegno che, come Aisla, prenderemo. Per quanto riguarda, invece, il da farsi, le istituzioni devono ottimizzare l'assistenza, perchè il degente non può essere a carico della famiglia".

Fabio e Fabrizio ha detto...

CALCIO, SLA; CASTELLACCI: RESPONSABILE NON SOLO QUESTO SPORT
L'incidenza alta della Sla nel mondo del calcio è "un dato preoccupante", ma "non sono sicuro che sia solo il calcio responsabile, penso che ci siano tante concause". Lo ha detto Enrico Castellacci, capo dello staff tecnico della Nazionale di calcio, parlando con i giornalisti a margine del convegno 'Sla realtà e speranze' in corso al centro tecnico di Coverciano. "Oggi vogliamo mandare un messaggio alle istituzioni - ha aggiunto Castellacci - il peso del malato di sla è altissimo per le famiglie e le istituzioni devono dare una mano. Ai malati bisogna dare una speranza scientifica, ma anche una speranza sociale, a livello di assistenza, e il mondo del calcio è unito per la ricerca di una soluzione".