venerdì 2 settembre 2011

Continua la battaglia per la salute

del malato e della sua famiglia

"di Palmina"

1 commento:

Anonimo ha detto...

Una battaglia per la salute del malato e della sua famiglia. È quella condotta da Palmina Giannini, presidente del “Comitato Paolo Balestrazzi – Lotta alle malattie rare”. Dalla madre coraggio – così come definita da Monsignor Gemma – giunge l’invito ai molisani a presenziare alla Prima Giornata del malato di Sla e malattie neurodegenerative pugliese, che si terrà i prossimi 3 e 4 settembre a San Giovanni Rotondo. All’appuntamento parteciperanno le rappresentanze di tutti i movimenti ed associazioni regionali che si battono affinché le amministrazioni centrali e locali dello Stato destinino sufficienti risorse finanziarie necessarie per affrontare le ingenti e rilevanti spese che le famiglie devono sostenere per poter curare i propri cari, affetti da tali malattie degenerative. Ma le richieste dei vari comitati vanno anche oltre. Mirano ad ottenere dal Governo il sostegno per la ricerca scientifica in questo campo, in maniera tale che si possa trovare una vera cura alla Sclerosi Laterale Amiotrofica, ma anche ad altre patologie, che mettono a dura prova l’integrità delle famiglie interessate da questo triste destino. “Per noi che abbiamo avuto la di dover convivere con malattie così brutte, – afferma dunque Palmina Giannini rivolgendosi ai molisani – è doveroso far fronte comune contro quella che troppo spesso è l’ignoranza e la cecità delle istituzioni, che solo di fronte a vibranti proteste, come l’ultima presso il Ministero dell’Economia, ci riconosco quelli che dovrebbero essere dei sacri diritti in una società che fa dei valori cristiani il perno dello sviluppo etico e sociale. Questi incontri – continua – servono anche a fare il punto della situazione in relazione allo sviluppo della ricerca scientifica, nonché sono molto utili per scambiarci esperienze e consigli, per poter affrontare meglio quella che, in sincerità, è una quotidianità molto dura. Sono quindi degli eventi necessari per poter assistere meglio i nostri cari malati, ma sono anche un momento lieto in cui si riesce a sorridere e a fare “il pieno” di coraggio e pazienza che è necessario per poter andare avanti, visto che non ci si sente soli in questa lotta quotidiana. Per questo, invito quanti abbiano l’opportunità di farlo a partecipare a questa due giorni, che si preannuncia assai carica di significato e fede. Personalmente – conclude la Giannini facendo accenno alla sua situazione privata – sarò presente a San Giovanni Rotondo solo il 3 settembre, visto che le condizioni di salute del mio amato Vincenzo non mi permettono di assentarmi più a lungo”.