Prof. Stephen Hawking:
malato di SLA da oltre 40 aa
ha dichiarato
“Forse un giorno
andrò nello spazio”
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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Il grande fisico, pur provato dalla Sla, ha rilasciato un’intervista al New York Times dove parla di vita, anche extraterrestre, e della più grande gioia della sua vita, i figli.
Stephen Hawking è un mito, oltre che un grande scienziato. Colpito da Sclerosi Laterale Amiotrofica, la terribile Sla, a 21 anni, ora ne ha 69. Incredibile, dato che la sopravvivenza media delle persone colpite da questa malattia è 5 anni. Hawking è riuscito a diventare professore, a studiare i buchi neri, formulando la teoria secondo la qual così neri non sono, ma possono emettere radiazioni, esplodere e anche scomparire, volendo. Teoria ancora oggi studiata dal mondo scientifico. È riuscito anche a scrivere un best seller: si intitola “Breve storia del Tempo: dal Big bang si buchi neri”, è uscito nel 1988 e ha venduto, udite udite, più di dieci milioni di copie. È un successo incredibile, ma, dato l’argomento, lo è ancora di più.
LA GIOIA DELLA SCOPERTA - Ora, pur con mille e più difficoltà date dai problemi che la Sla gli procura, il Professor Hawking continua a parlare a platee in tutto il mondo. Parla da una sedia a rotelle, attraverso un apparecchio che emette una voce metallica. Quando Claudia Dreifus del New York Times gli ha chiesto di concederle un’intervista, ha consegnato dieci domande a Lucy, figlia quarantenne del celebre fisico, ma lui non ha voluto rispondere via mail. No, ci ha tenuto a rispondere di persona. Questo la dice lunga su di lui che, il giorno prima dell’intervista, partecipando a un Festival della Scienza, aveva parlato delle gioie della scoperta scientifica in questi termini: “Non si può paragonare al sesso, ma comunque dura di più.”. Ma vediamo le domande, e le interessanti risposte.
1- NELLO SPAZIO – Qual è la sua giornata tipo? “Mi alzo la mattina, vado in ufficio alla Cambridge University e con il computer parlo con tutti. Ovviamente, a causa della mia disabilità, ho bisogno di assistenza. Ma ho sempre cercato di superare i miei limiti e di vivere una vita piena. Ho girato il mondo. Forse un giorno andrò nello spazio”.
Sua figlia Lucy e Paul Davis dell’Università dell’Arizona, hanno mandato un messaggio nello spazio per raggiungere eventuali extraterrestri. Lei più volte ha detto che non è una buona idea cercare di contattare gli alieni. Immagini di dover mandare questo messaggio: che direbbe? “Se si sono, gli alieni sono altamente evoluti. Non ho dForseubbi che, se tali creature ci contattassero, noi non vorremmo rispondere. Penso comunque che sia una domanda interessante da porre ai giovani, affinché riflettano sul nostro ruolo nell’universo.”
3 -NON UN SERIO HANDICAP - Ci sono esperti della Sla che sostengono che lei non può soffrire di quella malattia, perché è vissuto troppo a lungo. Che cosa risponde? “Forse non ho la forma più comune, che uccide in due o tre anni. Sono felice di lavorare nella fisica teoretica, uno dei pochi campi in cui la disabilità non costituisce un serio handicap.”
4-SANI NELLO SPIRITO - Che messaggio vorrebbe dare ad altri malati? “Di non essere malati nello spirito, anche se lo sono fisicamente.”
5-ACCELERATORE DI PARTICELLE – Riguardo al large Hadron Collider (l’acceleratore di particelle del Cern), su di esso erano state riposte grandi speranze. Le dispiace che non fuinzioni come dovrebbe? “Ci vuole tempo perché raggiunga il massimo delle prestazioni. Forse ci farà vedere cose che non ci aspettiamo, che è la cosa più bella per dei fisici.”
A proposito del suo best seller, lei pensava che un libro di fisica avrebbe avuto tanto successo? Pensa che abbia avuto un’influenza nell’insegnamento della scienza? “No, non mi aspettavo un successo del genere. All’inizio mi avevano detto che era troppo difficile, così ho deciso di scrivere una nuova versione: dopo breve storia del tempo, ho pensato a storia del tempo ancora più breve.”
7-SERVIZIO SANITARIO – Anche se lei ha sempre evitato di dire le sue idee politiche, l’anno scorso è entrato nel dibattito sulla salute pubblica, qui negli Stati Uniti. Perché? “Perché la stampa americana aveva detto che il servizio sanitario inglese mi avrebbe ucciso. Ma non è così. Sono inglese, vivo a Cambridge. Il servizio sanitario inglese si è perso grande cura di me. Io credo nell’asssistenza pubblica universale e non ho paura di dirlo.”
8-SPIRITO UMANO – La Terra negli scorsi mesi è stata scossa da eventi disastrosi: guerre, rivoluzioni, terremoti, contaminazioni. Che ne pensa? “Penso che noi, come specie, siamo sopravvissuti a immani disastri naturali e a enormi difficoltà. Io so che lo spirito umano può superare le più grandi prove.”
9-INDIETRO NEL TEMPO- Se lei potesse tornare nel tempo, dove andrebbe? “Tornerei nel 1967, quando è nato Robert, il mio primo figlio. I miei tre figli mi hanno portato una grande gioia.”
10-AIUTO- Perché lei cerca di farsi conoscere? “Spero che la mia esperienza possa aiutare altre persone.”
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