L'ASL DI CASERTA RIFIUTA
DI DARE ASSISTENZA
AD UN RAGAZZO
DI 14 ANNI
AFFETTO DA SLA GIOVANILE
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
1 commento:
Assistenza negata ad un ragazzo di 14 anni. È affetto dalla Sla giovanile e necessita di cure giornaliere ma l’Asl non ha più soldi per pagare la struttura che erogava i servizi e non possiede le attrezzature e gli uomini per poter curare il piccolo paziente. Cure quotidiane che se non saranno ripristinate al più presto allora i rischi per la vita del piccolo paziente saranno davvero alti. Il padre, Cosimo Boragine, è disperato. Questa mattina, insieme alla moglie e con il piccolo fra le braccia si recherà al distretto sanitario di Teano. Non andrà via fin quando i suoi diritti e quelli di suo figlio non saranno rispettati. Aveva solo 7 anni Cristian quando il 22 marzo 2004, qualche giorno prima del suo settimo compleanno, accusò una forte febbre. Durò solo due ore ma dopo qualche giorno comparvero i primi terribili sintomi.
Da quel giorni è stato un continuo calvario tra ospedali, ambulatori, analisi, visite neurologiche. Un anno fa circa fu ricoverato presso l’ospedale Besta di Milano dove si effettuano ricerche sulle malattie rare e lì fu diagnosticata per la prima volta, una paralisi bulbare progressiva. Lo scorso febbraio il primario dell’ospedale Bambino Gesù di Roma ha certificato la Sclerosi laterale amiotrofica giovanile. Fino a quella febbre del 2004, Cristian era un ragazzo come tanti, vivace, intelligente (è rimasto tale), molto bravo a scuola. Ora trascorre le sue giornate davanti al computer, legge molto ed è un appassionato navigatore di internet. Raramente esce ma quando lo fa è seduto in carrozzina. Le giornate del padre, Cosimo, invece trascorrono tra l’ufficio comunale per le politiche sociali, l’Asl, le farmacie, i medici.
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