domenica 29 maggio 2011



Da un nuovo studio retrospettivo -

recentemente pubblicato sulla rivista Muscle & Nerve -

condotto da un gruppo di ricercatori del Massachusetts

General Hospital risulta che, per questo tipo di pazienti affetti da SLA, essere leggermente in sovrappeso sia un vantaggio, grazie all’influenza che i livelli di colesterolo hanno sulla sopravvivenza.

2 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Da un nuovo studio retrospettivo - recentemente pubblicato sulla rivista Muscle & Nerve - condotto da un gruppo di ricercatori del Massachusetts General Hospital risulta che, per questo tipo di pazienti affetti da SLA, essere leggermente in sovrappeso sia un vantaggio, grazie all’influenza che i livelli di colesterolo hanno sulla sopravvivenza. Infatti la professoressa Anne-Marie Wills – a dispetto di vecchi studi e credenze - sostiene: “(…) Abbiamo progettato uno studio per vedere anche se i livelli di colesterolo influenzassero la sopravvivenza. Siamo stati sorpresi di trovare che l'indice di massa corporea o BMI in questi pazienti fa una grande differenza nella sopravvivenza. Un IMC tra 30 e 35, che potrebbe essere considerato dal punto di vista clinico di leggera obesità si associava alla maggiore sopravvivenza in assoluto, secondi a loro solo in gruppo in soprappeso, con BMI di 25 a 30”. La studiosa aggiunge anche che questo studio deve essere avvalorato da altre indagini di settore; tuttavia, dato che tali pazienti tendono a dimagrire anche per la progressiva degenerazione muscolare, la Wills consiglia agli interessati di mangiare un po’ di tutto: “(…) Si ipotizza che la maggiore sopravvivenza sia legata alla maggiore riserva energetica a disposizione di questi pazienti. Non sappiamo se attivamente ingrassare sarebbe utile, per ora mi limito a dire ai miei pazienti con SLA che possono mangiare tutto quello che vogliono

Fabio e Fabrizio ha detto...

Body mass index, not dyslipidemia, is an independent predictor of survival in amyotrophic lateral sclerosis
Sabrina Paganoni MD, PhD1, Jing Deng MA2, Matthew Jaffa BA2, Merit E. Cudkowicz MD, MSc2, Anne-Marie Wills MD, MPH2,*
Article first published online: 23 MAY 2011

DOI: 10.1002/mus.22114

Keywords:ALS;BMI;cholesterol;HDL;LDL;lipid;obesity;survival
Abstract
Introduction: Recent studies have provided conflicting data regarding the role of dyslipidemia in amyotrophic lateral sclerosis (ALS). The aim of this study was to determine whether cholesterol level are an independent predictor of survival in ALS. Methods: Cholesterol levels were measured in 427 ALS subjects from three clinical trial databases. Results: The LDL/HDL ratio did not decrease over time, despite significant declines in body mass index (BMI), forced vital capacity (FVC), and ALSFRS-R. After adjusting for BMI, FVC, and age, the lipid ratio was not associated with survival. There was a “U”-shaped association between BMI and mortality, with the highest survival at 30–35 kg/m2. The adjusted hazard ratio for the linear association between BMI and survival was 0.860 (95% CI 0.80–0.93, P = 0.0001). Conclusions: We found that dyslipidemia is not an independent predictor of survival in ALS. BMI is an independent prognostic factor for survival after adjusting for markers of disease severity. Muscle Nerve, 2011