giovedì 20 gennaio 2011


LA PROBABILE CAUSA DELLA SLA ... ?

secondo Pino Fronzi
" L'INSUFFICIENZA RESPIRATORIA TRANSITORIA"
e la conseguente
IPOSSIEMIA CEREBRALE
CAUSEREBBE DANNI IPOSSICI AI MOTONEURONI



Dopo vari tentativi, da parte di Pino ,
di portare a conoscenza del Mondo Scentifico questa sua teoria ,
dedico questo spazio per aprire una discussione su quanto Pino inserirà nei commenti...
Invito tutti a discutere questa teoria liberamente
SENZA creare illusioni e senza dare niente per scontato
... alla fine non ci costa nulla ...

62 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

PARTIAMO SEMPLICEMENTE DA ALCUNE BANALI CONSIDERAZIONI:....

Il cervello (o SNC Sistema Nervoso Centrale) e' l'organo che ha avuto maggior peso nella trasformazione e nella evoluzione delle forme di vita animale sul nostro pianeta, più specificamente ha un ruolo essenziale nel determinare il comportamento e l'adattamento all'ambiente.

Esso e' composto da un insieme estremamente complesso e numeroso di Cellule Nervose (Neuroni-sostanza grigia) e dalle loro interconnessioni (sostanza bianca).

Il Neurone è l'unita' base di tutto il SNC ed e' una cellula che ha la particolarità di non essere in grado di riprodursi; il "corredo neuronale" dell'uomo e' già completo alla nascita (circa 10.000 milioni di neuroni nella sola corteccia cerebrale) mentre inizia a depauperarsi già dal l8mo mese di vita di circa 10.000 neuroni al giorno.

I neuroni comunicano tra di loro mediante delle connessioni (dendriti e assoni) i quali formano la sostanza bianca.

Le sinapsi sono i punti di contatto tra i vari tipi di connessione interneuronale e rappresentano il Centro del sistema di "telecomunicazioni" del cervello, esse hanno un ruolo cardine nella elaborazione delle informazioni bioelettriche che circolano nel SNC e rendono ragione del fatto che il sistema cervello e' una "struttura relazionale" per eccellenza in quanto e' interamente basato sulla disponibilità ed il trasferimento di informazioni.

Se si può rimanere stupiti per il numero di neuroni presenti nell'encefalo, non si può che esorbitare considerando che ogni neurone può arrivare a circa 10.000 connessioni sinaptiche.

Questo dato sottolinea quanto sia vitale per la funzionalita' globale del SNC il potere stabilire connessioni con altre parti del tessuto nervoso; inoltre, a differenza dei neuroni, la sostanza bianca continua a svilupparsi nel corso della nostra vita anche in tarda eta'; questo aspetto viene considerato come espressione di quanto il cervello abbia necessita' di sviluppare nuove connessioni con se stesso per poter apprendere nuove informazioni e sviluppare nuove capacita.

Il SNC si nutre di due sostanze vitali trasportate dal sangue: l'ossigeno ed il glucosio.

Dalla disponibilita' di queste sostanze dipende in maniera assoluta la sua stessa sopravvivenza.

Per capire meglio l'importanza di questo aspetto, basti considerare che il suo consumo di ossigeno assorbe il 20% del consumo totale dell'organismo (il 50% nel bambino piccolo) a fronte di un peso che e' circa il 2% del peso corporeo, ed il 20% del consumo totale di glucosio.

Un quinto del sangue pompato dal cuore lo attraversa.

Se l'apporto di ossigeno e glucosio viene interrotto per pochi secondi, si perde immediatamente conoscenza; nel caso che questa condizione si prolunghi per qualche minuto il danno al tessuto nervoso (in particolare la corteccia cerebrale) e' irreversivibile e puo' portare alla morte.

Fabio e Fabrizio ha detto...

IPOSSIA CEREBRALE

significa tecnicamente una mancanza di ossigeno alla parte esterna del cervello, una zona denominata “emisfero cerebrale“.

Tuttavia, il termine è più tipicamente usato per riferirsi ad una mancanza di ossigeno al cervello intero.

CAUSE: Ci sono molte cause che portano all’ipossia cerebrale.

Le più frequenti sono:

Asfissia conseguente ad inalazione di fumo;
Avvelenamento da monossido di carbonio;
Arresto cardiaco;
Infarto;
Complicanze della anestesia generale;
Compressione della trachea;
Malattie che causano una perdita di movimento (paralisi) dei muscoli respiratori;
Annegamento;
Overdose;
Alta quota;
Lesioni prima, durante, o subito dopo la nascita;
Strangolamento;
Ictus;
Pressione sanguigna molto bassa.
Le cellule cerebrali sono estremamente sensibili alla privazione di ossigeno.

Alcune cellule del cervello effettivamente cominciano a morire meno di 5 minuti dopo che il rifornimento di ossigeno si ferma.

Come risultato, l’ipossia cerebrale può rapidamente causare la morte o gravi danni cerebrali.

Fabio e Fabrizio ha detto...

ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO -TIA - è causato da un disturbo temporaneo di irrorazione sanguigna ad una parte limitata del cervello, e si manifesta con un deficit neurologico che permane, per definizione, per un periodo inferiore alle 24 ore; se i sintomi persistono per un tempo maggiore si parla di "ictus"
(in inglese stroke )

DA QUESTE BANALI E SEMPLICI CONSIDERAZIONI PRELIMINARI LASCIO LA PAROLA A PINO...

IMPORTANTE:

DA QUI INVITO TUTTI CMQ A DISCUTERE SENZA DARE CONSIGLI O INDICAZIONI TERAPEUTICHE...

Pino ha detto...

Bravo Fabio, complimenti per la foto molto descrittiva.

In gran parte ho già scritto il mio parere riguardo alle cause della malattia neuromuscolare SLA, comunque vedrò di descriverle in modo più completo.

Per merito di un costante esercizio fisico, ho una discreta salute, tuttavia, per collaborare con i medici, e per solidarietà con le persone ammalate, dopo una intuizione ho deciso di svolgere una ricerca per capire le cause della SLA.

Le ricerche di Epidemiologia che riguardano questa malattia neuromuscolare, sono state importanti per me, perchè mi hanno permesso di capire che vi sono alcune attività sportive intense, svolgendo le quali non si riscontrano persone ammalate della sclerosi laterale amiotrofica.

PERCHE' GLI SPORTIVI DEL CICLISMO, DEL RUGBY, E DELLA PALLACANESTRO (meno male)NON SI AMMALANO DELLA SLA??

E INVECE, PERCHE' IN ALCUNI LAVORI AFFATICANTI, E NEGLI SPORT DEL CALCIO, DEL FOOTBALL, DEL BASEBALL, GLI ARBITRI, E IN CERTI ESERCIZI DI PALESTRA, LE PERSONE SI AMMALANO PIU' FREQUENTEMENTE DELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA??

QUALE' LA DIFFERENZA DETERMINANTE FRA UN CICLISTA E UN GIOCATORE DI CALCIO?

Questi due sport differiscono nella respirazione!
Lo sport del ciclismo è prevalentemente AEROBICO, i ciclisti svolgono un'attività fisico-motoria costante, quindi possono RESPIRARE SUFFICIENTEMENTE,
per questo motivo I CICLISTI, I GIOCATORI DI RUGBY, E DI PALLACANESTRO non si ammalano della SLA.
Lo sport del calcio invece è un'attività sportiva mista, aerobica ma anche e soprattutto ANAEROBICA.
Giocando a calcio, quando si scatta nella corsa, le persone SOGGETTIVAMENTE interrompono la respirazione per alcuni secondi, corrono per alcuni tratti con abituali apnee, nelle frequenti azioni di gioco.
LE APNEE, E LE RELATIVE IPOSSIEMIE CEREBRALI TRANSITORIE, CAUSANO RIPETUTE DESATURAZIONI DI OSSIGENO, E CONSEGUENTI DANNI IPOSSICI SOPRATTUTTO AI MOTONEURONI DELLA CORTECCIA CEREBRALE.
Per questo motivo i giocatori di calcio, di baseball, di football, gli arbitri, e in certi esercizi di palestra, (flessioni, addominali, pesi, ed altri esercizi) le persone si ammalano più frequentemente della SLA.

Pino ha detto...

Continuando la descrizione delle probabili cause che provocano l'insorgenza della SLA.

I MITOCONDRI presenti in tutte le cellule del corpo, MONITORANDO I PERSISTENTI DANNI IPOSSICI ALLE CELLULE NEURONALI, avviano un'automatismo che prevede L'INIZIALE DISATTIVAZIONE DEI MOTONEURONI DELLA CORTECCIA CEREBRALE, i quali hanno il compito di generare gli impulsi biochimico-elettrici che, trasmessi alle cellule del midollo spinale, e del tronco Encefalico bulbare, AZIONANO I MUSCOLI.
Conseguentemente all'iniziale disattivazione dei Motoneuroni, I GENI CHE AGISCONO NELLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI CELLULARI, subiscono a loro volta UN'ALTERAZIONE-DISATTIVAZIONE, non producono più la proteina che smaltisce i rifiuti, causando l'accumulo delle sostanze tossiche nei Motoneuroni e nelle altre Cellule Neuronali, le quali in seguito si deteriorano progressivamente, non possono più generare gli impulsi che azionano i muscoli, insorgendo in questo modo la progressiva atrofia muscolare che indica la sclerosi laterale amiotrofica.

Sappiamo che il Cervello per svolgere le proprie funzionalità, richiede una maggiore quantità di ossigeno ottenuto tramite il SISTEMA DI AUTOREGOLAZIONE CEREBRALE, il quale per mezzo dei neurotrasmettitori e gli astrociti, provvede alla vasodilatazione delle arterie del Cervello, permettendo in questo modo un maggiore apporto di sangue-ossigeno, nelle aree Cerebrali maggiormente operative.
Quando però, svolgendo le attività di lavoro affaticanti e continuate, e le attività sportive intense e soprattutto frequentemente ANAEROBICHE di cui ho parlato, le persone non respirano sufficientemente, INSORGONO LE RIPETUTE DESATURAZIONI DI OSSIGENO, E I CONSEGUENTI DANNI IPOSSICI AI MOTONEURONI, E ALLE ALTRE CELLULE DELLA CORTECCIA CEREBRALE.
IL SISTEMA DI AUTOREGOLAZIONE DEL CERVELLO infatti, essendo presente l'ipossiemia, NON PUO' COMPENSARE TOTALMENTE L'APPORTO DI MAGGIORE OSSIGENO RICHIESTO DAI MOTONEURONI, I MITOCONDRI RISCONTRANDO LA FREQUENTE IPOSSIA CEREBRALE, DISATTIVANO PROGRESSIVAMENTE TUTTE LE CELLULE NEURONALI, CAUSANDO IN SEGUITO LA SLA.

A domani.

Pino ha detto...

Ciao Giovani,

continuiamo a riflettere sulle cause, e la possibile terapia per la cura della SLA, e delle altre malattie neurodegenerative.

Ho avuto la possibilità di svolgere questa ricerca, dopo aver consultato i medici, e i ricercatori, e letto i loro studi e ricerche.

La domanda che penso interessi molte persone è: COME POSSIAMO NON AMMALARCI DELLA SLA E DELLE ALTRE MALATTIE NEURODEGENERATIVE??
In seguito saprò essere preciso in questo senso.

L'ho gia scritto precedentemente ma vorrei attrarre ancora l'attenzione, su alcune attività di lavoro affaticanti e continuate, svolgendo le quali le ricerche di Epidemiologia riscontrano una maggiore incidenza della SLA.
Attività di lavoro affaticanti come: AGRICOLTORI, SELVICOLTORI, SCARICATORI DI PORTO, SOLLEVATORI DI PESI, OPERAI DELL'EDILIZIA, SALDATORI, LAVORATORI DEI CIRCHI, LAVORAZIONE DELLE PELLI, anche queste ed altre, sono attività di lavoro FREQUENTEMENTE ANAEROBICHE, svolgendo le quali a causa dello sforzo e dell'impegno fisico, le persone RESPIRANO IRREGOLARMENTE, verificandosi in questo modo, la RESPIRAZIONE INSUFFICIENTE, la quale causa LE RIPETUTE DESDATURAZIONI DI OSSIGENO, E I CONSEGUENTI DANNI IPOSSICI ALLE CELLULE NEURONALI DELLA CORTECCIA CEREBRALE.

Anche alcuni militari degli Stati Uniti di America, impegnati nella guerra del Golfo Persico, molto probabilmente si sono ammalati della SLA, A CAUSA DEGLI ESERCIZI DI PALESTRA FREQUENTEMENTE ANAEROBICI, che svolgevano intensamente, esercizi come: ADDOMINALI, FLESSIONI, PESI, ed altri esercizi, SVOLTI ABITUALMENTE CON FREQUENTI APNEE.

COME POSSIAMO EVITARE DI AMMALARCI DELLA SLA??

QUANDO SI SCATTA NELLA CORSA, SOLLEVANDO E TRASPORTANDO PESI, E COMUNQUE IN UN INTENSO IMPEGNO FISICO, E' INDISPENSABILE AZIONARE I MUSCOLI VOLONTARI DELLA RESPIRAZIONE, PER EVITARE QUESTE PERICOLOSE APNEE, SI CONTINUERA' COSI' A RESPIRARE SUFFICIENTEMENTE, IMMUNIZZANDOCI IN QUESTO MODO VERSO LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA.

A dopo.

Pino ha detto...

Tuttora la scienza di medicina non considera pericolose le apnee, per questo motivo la scienza, non ha ancora capito le cause della malattia neuromuscolare SLA.

Tempo fa, in seguito alle ricerche di Epidemiologia, sono stati riscontrati un alto numero di ammalati della SLA, nell'Isola di GUAM (Oceano Pacifico), nell'Isola PAPUA DELL'OVEST, e nella Penisola Giapponese di KII, i ricercatori pensano che le cause che hanno provocato la malattia siano ambientali, cioè cause relative all'alimentazione.
Io sono certo che, le persone ammalate della SLA in queste e forse in altre Isole, siano stati tutti pescatori subacquei di OSTRICHE DA PERLA E CORALLI, si ammalavano i pescatori che facevano più immersioni, ESPLORANDO PIU' A LUNGO IL FONDALE IN APNEA.
Quando si esplora il fondale marino in apnea, ALL'AREA CEREBRALE CHE DETERMINA LA VISTA
E' NECESSARIO UN MAGGIORE APPORTO DI OSSIGENO PER GENERARE GLI IMPULSI, TRAMITE I QUALI GLI OCCHI POSSONO PERCEPIRE LE IMMAGINI.
Per questo motivo le aree Cerebrali dei pescatori in apnea che esplorano più a lungo il fondale, subiscono maggiormente i conseguenti DANNI IPOSSICI NEURONALI, I QUALI PROTRATTI NEL TEMPO, CAUSANO ANCHE LA SLA.

Una delle conferme straordinarie che mi hanno permesso di capire che ero sulla strada giusta in questa ricerca, l'ho avuta il giorno 4/8/2009, sapendo che, alcuni ricercatori Svedesi della JANSSEN-CILAG, facendo dei prelievi di sangue a specialisti di nuoto subacqueo in apnea, hanno scoperto che la proteina S100B, la quale è stabilmente nel Cervello, dopo alcuni minuti di apnea subacquea, questa proteina aveva attraversato la barriera Emato-Encefalica e si trovava nel sangue.
I ricercatori Svedesi suggeriscono che, questa anomalia indica un PROBABILE RISCHIO DI DANNI CEREBRALI, quando si trattiene il respiro abitualmente oltre un certo limite di tempo.
Con tutta probabilità LA PROTEINA
S100B, si può trovare anche nel sangue delle persone, che fanno attività fisico-motoria intensa e affaticante, RESPIRANDO NON SUFFICIENTEMENTE.

Molto importante è il controllo della saturazione di ossigeno nel sangue, tramite L'OSSIMETRIA, SI POTRANNO CONTROLLARE IN QUESTO MODO LE EVENTUALI DESATURAZIONI DI OSSIGENO, QUANDO LE PERSONE SVOLGONO LE ATTIVITA' DI LAVORO, O ATTIVITA' SPORTIVE INTENSE E AFFATICANTI CON FREQUENTI APNEE,
penso si possa anche controllare l'eventuale presenza nel sangue della proteina che segnala l'IPOSSIEMIA, CIOE'LA CONNEXIN46.

A dopo.

Pino ha detto...

RIFLETTIAMO ORA SULLE MUTAZIONI GENETICHE.

La scienza di medicina pensa che le mutazioni o alterazioni genetiche, causino la sclerosi laterale amiotrofica.
Conosciamo per esempio, la mutazione del gene SOD1, situato nel cromosoma 21, l'ASRIM Associazione Svizzera che studia la SLA, indica che, questo gene agisce nel controllo del metabolismo dell'ossigeno, la mutazione di questo gene continua l'ASRIM, SUGGERISCE CHE INTERVIENE UN'ALTERAZIONE DEL METABOLISMO DELL'OSSIGENO NELLO SVILUPPO DELLA MALATTIA NEUROMUSCOLARE SLA.
Ora chiediamoci, l'alterazione del metabolismo dell'ossigeno, non suggerisce anche a voi che, questa alterazione PUO' CORRISPONDERE ALLA CARENZA DI OSSIGENO NEL SANGUE?

Per merito delle ricerche degli Istituti Scientifici anche Italiani, conosciamo poi le altre mutazioni genetiche, come il FUS, il TDP43, il gene SP11, oppure la mutazione del recettore dell'acetilcolina.
Recentemente nell'Istituto Scientifico Auxologico di Milano, è stata scoperta la mutazione di un gene presente in tutte le cause cosiddette sporadiche della SLA, situato nel cromosoma 9P21, e, grazie anche ad altrettanti Istituti Scientifici Italiani, si è scoperta la mutazione-alterazione del gene VCP, situato nel cromosoma 9.
Come ho già scritto io penso che,
QUESTE MUTAZIONI, ALTERAZIONI, O DIFETTI GENETICI, NON SONO LA CAUSA DIRETTA DELLA SLA, MA AL CONTRARIO, LE MUTAZIONI RISCONTRATE AVVENGONO CONSEGUENTEMENTE AL DANNO DA IPOSSIA CEREBRALE CHE SUBISCONO LE CELLULE NEURONALI.

Osserviamo ora un'altra realtà che riguarda la medicina, nell'Istituto Carlo Besta di Milano, in uno studio pilota, somministrando il farmaco ERITROPOIETINA ad alcuni ammalati della SLA, si è osservata una possibile neuroprotettività di questo farmaco, nel rallentare minimamente la progressione della malattia neuromuscolare.
L'Eritropoietina infatti, attua l'Eritropoiesi, la quale per mezzo del midollo osseo, produce la crescita dei Globuli Rossi, questi ERITROCITI contengono e trasportano OSSIGENO, migliorando in questo modo l'OSSIGENAZIONE ai Motoneuroni della Corteccia Cerebrale, nei quali PERSISTE IL DANNO IPOSSICO causato dalle frequenti desaturazioni di ossigeno a causa delle abituali apnee.
Quindi, lo studio pilota dell'Istituto Carlo Besta, indica il merito dell'Eritropoietina, nel rallentare minimamente la progressione della SLA.

Ancora un'importante indicazione è suggerita per merito di un Istituto Scientifico di Pisa, in un'altro studio pilota, il quale indica che, somministrando il farmaco SALI DI LITIO, si è osservata anche in questo caso, un'altra minima neuroprotettività,
non conoscendo però qualè il reale merito terapeutico del LITIO nel rallentare la SLA.
Facendo la ricerca, mi sono accorto che il LITIO agisce nell'anidride carbonica presente nel sangue, DISCIOGLIENDO IL CARBONIO E LIBERANDO L'OSSIGENO, AUMENTANDO QUINDI MINIMAMENTE I LIVELLI DI OSSIGENO NELLA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA.
Possiamo comprendere in questo modo che, con i farmaci LITIO ed ERITROPOIETINA, si osserva la stessa azione terapeutica, entrambi i farmaci migliorano l'ossigenazione nel sangue che affluisce al Cervello, DETERMINANDO UN MINIMO RALLENTAMENTO NELLA PROGRESSIONE DELLA SLA.

A domani.

Pino ha detto...

Ciao Giovani,

E' ancora notte fonda, però sono sveglio, e penso di descrivere quelle che considero importanti realtà.

E' determinante sapere che, quando le attività Mentali e fisiche praticate a lungo si riducono, a causa di uno stile di vita sedentario, si ridurranno anche le EMOCOMPENSAZIONI-CEREBRALI, cioè quel maggiore apporto di GLUCOSIO-OSSIGENO, presente nel sangue che affluisce al Cervello, ottenuto per mezzo delle VASODILATAZIONI ATTUATE DAL SISTEMA DI AUTOREGOLAZIONE CEREBRALE, QUANDO SI SVOLGONO LE ATTIVITA' MENTALI E FISICHE.
Quindi, la riduzione di queste EMOCOMPENSAZIONI-CEREBRALI CAUSERA' DOPO UN CERTO TEMPO, LE MALATTIE NEURODEGENERATIVE, COME IL MORBO DI ALZHEIMER, IL PARKINSON, e le altre malattie neurologiche simili.

PERCHE' ACCADE QUESTO??

Ci ammaliamo delle malattie neurodegenerative perchè, IL CERVELLO AVENDO MEMORIZZATO, E DIVENTANDO DIPENDENTE DELLE EMOCOMPENSAZIONI-CEREBRALI DI GLUCOSIO-OSSIGENO, RICEVUTE PER ALCUNI ANNI, LA RIDUZIONE DELLE STESSE CAUSERA' IL DETERIORAMENTO DEI NEURONI, NELLE AREE CEREBRALI DOVE SI SONO RIDOTTE LE ATTIVITA' MENTALI E FISICHE.

QUINDI, COME POSSIAMO EVITARE DI AMMALARCI Di QUESTE MALATTIE??

Molto utile è l'appassionarci, specialmente in età matura e oltre, alle SANE ATTIVITA' PSICOFISICHE, per merito delle quali potremo trarre entusiasmo e soddisfazioni, il nostro Cervello potrà continuare a beneficiare delle EMOCOMPENSAZIONI-CEREBRALI, immunizzandoci in questo modo alle malattie neurodegenerative.

Ciao a dopo.

Pino ha detto...

Buongiorno Giovani,

QUALE' L'ESERCIZIO FISICO MIGLIORE PER OTTENERE L'AFFLUSSO CEREBRALE PIU' INTENSO ED EFFICACE?

Grazie ai ricercatori e i medici, sappiamo che è necessario esercitarci fisicamente, per ottenere una discreta salute.
A mio parere l'esercizio fisico migliore, come indicano anche i medici, è il camminare a passo adeguatamente rapido, 100/120 passi al minuto almeno mezz'ora al giorno, 4-5 o più giorni a settimana.
Con questo COSTANTE ESERCIZIO, noi alleniamo il nostro SISTEMA CARDIOVASCOLARE nel migliore dei modi.
PER MERITO DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE BEN ALLENATO, IRROBUSTENDOSI IL CUORE RALLENTA ANCHE LA FREQUENZA CARDIACA, OTTERREMO IN QUETO MODO LE ONDATE DI SANGUE PIU' EFFICACI IN TUTTO IL CORPO.
Quando l'afflusso Cardiovascolare è più efficace, POSSIAMO BENEFICIARE DI UN'OSSIGENAZIONE AL CERVELLO PIU' INTENSA, PER MERITO DELLA QUALE POTREMO OTTENERE LA NEUROGENESI, LA CRESCITA CIOE' DI NUOVI NEURONI.

Per conservare la nostra salute Cerebrale, esercitiamo anche le attività mentali del pensiero, della memoria e dell'intelligenza, faremo così prevenzione verso le malattie neurodegenerative.
In seguito, come suggerisce il Professore Enzo Soresi, grazie alla crescita delle citochine, LE SOSTANZE NEUROCHIMICHE PROTETTIVE, prodotte dalla nostra Mente, e diffuse per mezzo del sangue in tutto l'rganismo, potremo avere il beneficio della PNEI, la psiconeuroendocrinoimmunologia, facilitata dalla NEUROGENESI, la quale rafforzando l'intero SISTEMA IMMUNITARIO, ci permetterà di evitare altre malattie, rallentando anche l'invecchiamento.

A presto.

Pino ha detto...

Quale può essere la terapia per la cura della sclerosi laterale amiotrofica?

Augurandomi che questo scritto sia presto analizzato dai medici, I NEUROLOGI, I CARDIOCHIRURGHI, I PERFUSIONISTI, e auspicando una loro conferma, scrivo il mio pensiero.

Penso che, nei pazienti ammalati della SLA, le Cellule Neuronali non sono definitivamente deteriorate, esse per mezzo di un'automatismo Mitocondriale-Cellulare, INIZIALMENTE SI DISATTIVANO, quindi, per ottenere la riattivazione delle Cellule Neuronali, sarà indispensabile un AFFLUSSO CEREBRALE PIU' INTENSO, PER MERITO DEL QUALE SI OTTERRA' QUELLA MIGLIORE OSSIGENAZIONE AL CERVELLO, CHE PORRA' TERMINE AL PERSISTENTE DANNO IPOSSICO AI MOTONEURONI E ALLE ALTRE CELLULE NEURONALI.
Per migliorare l'ossigenazione Cerebrale alle persone immobilizzate dalla SLA, credo sia necessario impiantare chirurgicamente certi dispositivi artificiali simili ai DAV, (dispositivi di assistenza ventricolare), utilizzandoli per la circolazione extracorporea, aumentando minimamente in questo modo LA PROPULSIONE DEL SANGUE CHE AFFLUISCE AL CERVELLO.
Si potrebbero impiantare questi dispositivi in un Bypass Aortico, per merito del quale si potrà regolare un'irrorazione sanguigna al Cervello adeguatamente più efficace, beneficiando in questo modo di UN'OSSIGENAZIONE CEREBRALE PIU' INTENSA, grazie alla quale, a mio parere, si potrà ottenere anche la regressione della sclerosi laterale amiotrofica.

SE I MEDICI CONFERMERANNO COMPRENDIAMO CHE, PER MERITO DELLA MIGLIORE OSSIGENAZIONE SOPRATTUTTO ALLA CORTECCIA CEREBRALE MOTORIA, PUO' RIATTIVARSI IL SISTEMA DI AUTOREGOLAZIONE DEL CERVELLO, IN SEGUITO, TRAMITE LE VASODILATAZIONI ATTUATE DAI NEUROTRASMETTITORI E GLI ASTROCITI, DOPO ALCUNI MESI PUO' ESSERE POSSIBILE LA RIATTIVAZIONE-RIGENERAZIONE DEI MOTONEURONI E DELLE ALTRE CELLULE DELLA CORTECCIA CEREBRALE, LE QUALI POTRANNO RIGENERARE GLI IMPULSI BIOCHIMICO-ELETTRICI CHE, TRASMESSI ALLE CELLULE DEL MIDOLLO SPINALE E DEL TRONCO ENCEFALICO BULBARE AZIONERANNO NUOVAMENTE I MUSCOLI.

Questa è la mia ricerca.

Che ne pensate?

E tu Fabio?
Apprezzerei davvero il tuo commento, grazie a te e al tuo BLOG
ho avuto la possibilità di divulgare la ricerca.

Sinceri Saluti a tutti.

Pino

Anonimo ha detto...

CIAO PINO,
LEGGO CON INTERESSE LA TUA TEORIA E DA UN LATO MI SEMBRA TUTTO COSì CHIARO CHE MI CHIEDO PERCHE' NESSUNO PRIMA ABBIA PENSATO A QUESTA SITUAZIONE... MA MI SORGE UN DUBBIO... LA SLA E' UNA MALATTIA RARA... SE NON SBAGLIO CIRCA 5000 CASI ANNO ... MA CON TUTTE I MIGLIONI DI PERSONE CHE PRATICANO SPORT E/O ATTIVITA' NELLE QUALI TRATTENGONO IL RESPIRO... NON CREDI CHE I MALATI DOVREBBERO ESSERE MOLTE MIGLIAGLIA IN PIU'...
SECONDO ME AL DI LA' DI UNA CAUSA SCATENANTE ( COME LA TUA IPOTESI ) UNA TALE MALATTIA E' SCRITTA NEI GENI- QUINDI PARLEREI DI PREDISPOSIZIONE GENETICA A DELLLE PROBABILI CAUSE AMBIENTALI???
QUESTA E' LA MIA OPINIONE
GRAZIE COMUNQUE A TUTTI
PERCHE' CI VUOLE CORAGGIO OGGI A DIRE LA PROPIA OPINIONE.
CIAO PINO
Riccardo da CORCIANO -PG -

Pino ha detto...

Ciao Riccardo,

purtroppo alcune persone hanno capacità respiratorie minori rispetto ad altri.
E spesso, azionano meno frequentemente i muscoli volontari della respirazione, il danno ipossico colpisce le Cellule Neuronali episodicamente, come un killer fantasma.
La desaturazione di ossigeno insorge per pochissimi secondi, proprio quando i Motoneuroni della Corteccia Cerebrale devono generare gli impulsi al massimo delle loro potenzialità.
Negli attimi, nei quali ai Motoneuroni è indispensabile il maggiore apporto di ossigeno, questa compensazione di ossigeno viene a mancare, causando in questo modo i ripetuti danni ipossici alle Cellule Neuronali.
Dopo un minuto o forse meno la desaturazione di ossigeno nel sangue scompare, l'ossigenazione nella circolazione ritorna completa, l'ipossiemia è quindi
verificabile in quei pochi secondi
necessari per un controllo dell'ossimetria.

Ciao Riccardo

Pino

Fabio e Fabrizio ha detto...

Ciao Pino,
mi permetto di aggiungere una piccola coniderazione tratta da uno studio condotto in Australia:

" ... Uno studio eseguito con risonanza magnetica spettroscopica alla University of New South Wales (UNSW) di Sydney, pubblicato sul Journal of Cerebral Blood Flow and Metabolism (C Rae, Dynamic changes in brain bioenergetics during obstructive sleep apnea, J Cer B Flow Met, May 2009).

La ricerca australiana, la prima ad analizzare i cambiamenti in tempo reale nel cervello di chi soffre di apnea del sonno, mostrerebbe che "chi ne è colpito subisce cambiamenti biohimici a livello cerebrale paragonabili all'ictus grave"

"Si è sempre ritenuto che il russamento legato all'apnea non avesse conseguenze acute sulle funzioni cerebrali, ma questo non è assolutamente vero", sottolinea Carolina Rae, docente alla UNSW e autore principale dello studio. Il 3% di chi soffre di apnea ostruttiva sperimenterebbe una grave condizione caratterizzata da lughe pause del respiro, asfissia ripetitiva, frammentazione del sonno. Questa malattia non risparmierebbe nemmeno i bambini, soprattutto quelli con tonsille e adenoidi voluminose.

Nello studio è stato rilevato inoltre che anche un grado moderato di desaturazione dell'ossigeno durante il sonno può avere effetti significativi sullo stato bioenergetico del cervello. E la mancanza di ossigeno durante il sonno può risultare più deleteria di una mancanza di ossigeno in stato di veglia, a causa del non funzionamento dei meccanismi di compensazione che assicurano il mantenimento di adeguati livelli di ossigeno nel cervello.

Tecnicamente, i ricercatori australiani hanno rilevato che una desaturazione di ossigeno superiore al 10% rispetto alla baseline in fase di sonno produce un decremento dei livelli di adenosintrifosfato e un aumento dei livelli di fosfato inorganico, ciò dimostrando che la capacità di buffering della fosfocreatina e del sistema della creatinchinasi non è attiva nell'ipossia transitoria lieve e che i meccanismi cerebrovascolari di compensazione non riescono a prevenire nel cervello decrementi di fosfatasi ad alto profilo energetico durante l'apnea ostruttiva del sonno. Ecco perché anche una ipossia transitoria durante la fase di sonno può danneggiare il funzionamento del cervello, in modo più marcato rispetto a quanto sinora creduto.


Fabio

Fabio e Fabrizio ha detto...

VORREI AGGIUNGERE PER CHI LEGGE QUESTE CONSIDERAZIONI ALCUNE SEMPLICI MA IMPORTANTI PRECISAZIONI PER COMPRENDERE DI QUELLO CHE STIAMO PARLANDO:


Apnea = interruzione completa del flusso respiratorio, per almeno 10 secondi

Ipopnea = riduzione del flusso respiratorio di almeno il 50%, per almeno 10 secondi

OSAS = Obstructive Sleep Apnea Syndrome è la sindrome delle apnee del sonno

L’esame più completo per la diagnosi della sindrome delle apnee del sonno, e di gran parte degli altri disturbi del sonno, è la polisonnografia.

L’esame si effettua in una notte di ricovero ospedaliero, in un laboratorio del sonno, e comprende un esame elettroencefalografico (registrazione delle onde elettriche emesse dal cervello, che permette di valutare le diverse fasi del sonno e i risvegli con estrema precisione), associato ad un esame elettromiografico (di solito si registrano i movimenti dei muscoli della mandibola e delle gambe), elettrooculografia che permette di valutare i movimenti degli occhi, elettrocardiografico, ossimetrico (saturazione di ossigeno del sangue) e respiratorio (flussi respiratori, russamento);

inoltre vengono misurati i movimenti respiratori, la posizione del paziente e a volte altri parametri.

Di solito si esegue anche un filmato, che permette di vedere i movimenti del soggetto nel sonno.

La polisonnografia è un esame estremamente utile e attendibile, ma è impegnativo per il paziente, complesso e costoso:

richiede una notte di ricovero, con la presenza costante di un tecnico del sonno nella stanza adiacente a quella dove dorme il paziente, e una successiva valutazione specialistica.

Spesso la sindrome delle apnee del sonno può essere diagnosticata con un esame più semplice:
il monitoraggio del sonno.


La polisonnografia completa viene invece riservata ai casi dubbi o particolarmente complessi (si vedano le linee guida della Associazione Italiana di Medicina del Sonno).

Il monitoraggio del sonno si esegue a casa propria, con un’apparecchiatura più semplice che di solito viene applicata dallo stesso paziente, istruito in precedenza su come usarla.

I dati forniti dal monitoraggio del sonno sono in buona parte gli stessi della polisonnografia, almeno per quanto riguarda la apnee ostruttive.

In particolare si rileva la presenza di apnee, ipopnee, russamento, altre alterazioni del flusso respiratorio, frequenza cardiaca e desaturazioni (episodi di diminuzione della concentrazione di ossigeno nel sangue).

Da queste informazioni si ricavano diversi indici.

I più usati sono:

AHI (Apnea Hypopnea Index) è l’indice più utilizzato e conosciuto. E’ dato dalla somma delle apnee e ipopnee per ogni ora di sonno considerato dall’esame.

ODI (Oxygen Desaturation Index) esprime il numero di episodi per ora in cui la saturazione di ossigeno del sangue scende di almeno il 4% della saturazione basale di quel soggetto.

Tempo di desaturazione è il tempo (in minuti o in percentuale sul tempo di sonno) che il paziente passa con una saturazione sotto al normale.

Di solito viene fornito in dettaglio il tempo sotto il 90%, sotto l’85%, sotto l’80%.


E’ molto importante soprattutto nelle apnee gravi.

La gravità della malattia viene definita soprattutto in base allo AHI:

AHI 5-15 = OSAS lieve
AHI 15-30 = OSAS moderata
AHI maggiore di 30 = OSAS grave


SPERO CHE QUESTE SEMPLICI CONSIDERAZIONI POSSANO ESSERE DI AIUTO A COMPRENDERE QUESTO ARGOMENTO

FABIO

Pino ha detto...

Ciao Fabio,

Grande precisione nella tua risposta, però, COME SI CHIAMANO LE APNEE INFERIORI A DIECI SECONDI DURANTE L'AZIONE MOTORIA INTENSA?

Quel tipo di apnee sono le più pericolose, perchè avvengono quando le Cellule Neuronai sviluppano il massimo delle loro potenzialità nel GENERARE GLI IMPULSI PER L'AZIONE MOTORIA, E CONTEMPORANEAMENTE I NEURONI DEVONO GENERARE GLI IMPULSI PER LA PERCEZIONE DEI SENSI.
Per esempio, anche l'Area Cerebrale che determina la vista durante le azioni motorie, richiede un grande apporto di ossigeno perchè gli occhi percepiscano le immagini.

Quindi Fabio vedi che, l'ossigeno richiesto dalla Corteccia Cerebrale durante le azioni fisico-motorie affaticanti è maggiore di quello che si pensa, quando si verifica la DESATURAZIONE DI OSSIGENO ANCHE PER POCHI SECONDI, RIPETUTAMENTE, a causa di una
respirazione non completa, causa un danno ipossico immediato a tutte le Cellule Neuronali, se poi questo danno si ripete nel tempo
causerà il deterioramento delle Cellule Cerebrali che hanno subito maggiormente l'ipossia.
Altra cosa Fabio sono le apnee da sonno, infatti, quando dormiamo la nostra Corteccia Cerebrale non deve GENERARE GLI IMPULSI, ne per l'azione motoria, e neanche per la PERCEZIONE DEI SENSI, per questo motivo le apnee da sonno non sono molto pericolose.

Che ne dici Fabio?

Ciao ti saluto.

Pino

Pino ha detto...

Ciao Giovani,

Avendo del tempo a disposizione vi racconto quali sono state le fonti per merito delle quali ho potuto svolgere la ricerca, traendo alcune importanti intuizioni grazie agli studi dei Medici e Ricercatori.

Cito gli autori dei libri e degli studi tramite i quali ho potuto documentarmi.

Professori: Gianvito Martino, Edoardo Boncinelli, John P. Donoghue, autori del libro
IL CERVELLO.

Enzo Soresi, IL CERVELLO ANARCHICO.

Marco Iacoboni, I NEURONI SPECCHIO.

Luigi Pulvirenti, IL CERVELLO DIPENDENTE.

John Skoyles, Dorion Sagan, IL DRAGO NELLO SPECCHIO.

Norman Doidge, IL CERVELLO INFINITO

Gene Cohen, IL POTERE DELLA MENTE MATURA.

David Perlmutter, SALVATE IL VOSTRO CERVELLO.

Importante è anche stato lo studio del Medico Cardiologo, Prof. Roberto Ferrari.

Questi Studiosi sono stati importanti per me, perchè mi hanno permesso di capire alcune di quelle che considero realtà che riguardano la Scienza di Medicina.

Per esempio, la Professoressa Rita Levi Montalcini suggerisce che, noi abbiamo due Cervelli, il Cervello Arcaico, il più antico, e il Cervello Cognitivo, cioè la Corteccia Cerebrale, evoluta in tempi molto più recenti, circa centomila anni fa.

Il Prof. Edoardo Boncinelli, suggerisce che i nostri Cervelli sono adirittura tre, il Paleo Cervello, cioè il Cervello Primordiale, l'Archeo Cervello, e il Cervello Cognitivo.

Accontentiamoci per ora di due Cervelli, qualè la loro funzionalità?

A mio parere l'Archeo Cervello, il più antico, definisce il nostro carattere, e inoltre percepisce i nostri sensi: LA VISTA, L'UDITO, IL TATTO, IL GUSTO, L'OLFATTO.

COME FACCIAMO A PERCEPIRE QUESTI SENSI??

Percepiamo i sensi perchè SONO GENERATI PER MEZZO DI IMPULSI BIOCHIMICO-ELETTRICI, DALLA NOSTRA CORTECCIA CEREBRALE.
Possiamo dire che la nostra esistenza è determinata dagli impulsi generati dalla nostra Mente.

Per GENERARE QUESTI IMPULSI, come ho già scritto in precedenza, ALLA NOSTRA CORTECCIA CEREBRALE E' INDISPENSABILE UN MAGGIORE APPORTO DI GLUCOSIO-OSSIGENO presente nel sangue che fluisce nella circolazione Cerebrale.

Qualè la novità??

Quelle che ho chiamato EMOCOMPENSAZIONI DI GLUCOSIO-OSSIGENO, CHE LA NOSTRA CORTECCIA CEREBRALE RICEVE PER MEZZO DEL SISTEMA DI AUTOREGOLAZIONE DEL CERVELLO, SONO MONITORATE, CIOE' VALUTATE, E MEMORIZZATE, E IN SEGUITO QUESTE EMOCOMPENSAZIONI DIVENTANO UNA DIPENDENZA PER IL NOSTRO CERVELLO.

Per questo motivo, la riduzione delle EMOCOMPENSAZIONI DI GLUCOSIO-OSSIGENO, a causa di uno stile di vita sedentario, causerà il progressivo deterioramento delle Cellule Neuronali della nostra Corteccia Cerebrale, e conseguentemente insorgeranno le malattie neurodegenerative.

Quindi evitiamo la sedentarietà, avremo senz'altro un'esistenza migliore.

Ciao

Pino

Fabio e Fabrizio ha detto...

Ciao Pino,
interessante questo argomento della emocompensazione glucosio ossigeno.
Volevo chiederti un paio di cose:

Non riesco a capire bene a cosa ti riferisci sulla autoregolazione del cervello.

Non ritieni che questo meccanismo dell' Ipossia Transitoria possa essere legato non soltanto a determinate attivita' come hai già descritto ampiamente... ma anche per una "sorta" di alterazione/malformazione anatomica dei vasi e/o dei forami di coniugazione i quali obliterandosi o compressi da osteofiti riduco il flusso di sangue e conseguentemente di ossigeno - magari in particolari situazioni come ad esempio l'aumento della pressione arteriosa, etc...
Tipo quello che succede nella Sindrome dell'arteria di Adamkievitch.

Ciao Fabio

Anonimo ha detto...

SCUSATE SE MI INTROMETTO MA LA CCSV CHE SI PARLA NELLA SCLEROSI MULTIPLA NON CAUSEREBBE LE STESSE COSE?
GRAZIE
LAURA

Pino ha detto...

Ciao Fabio,

IL SISTEMA DI AUTOREGOLAZIONE DEL CERVELLO E' QUELL'AUTOMATISMO CHE DETERMINA TRAMITE I NEUROTRASMETTITORI E GLI ASTROCITI, LE VASODILATAZIONI DELLE ARTERIE CEREBRALI, PERMETTENDO UN MAGGIORE APPORTO SI GLUCOSIO-OSSIGENO PRESENTE NEL SANGUE, NELLE AREE CEREBRALI MAGGIORMENTE OPERATIVE.

Facciamo un esempio, quando si corre l'area Cerebrale che ottiene L'EMOCMPENSAZIONE MAGGIORE E' LA CORTECCIA CEREBRALE MOTORIA, perchè quest'area GENERA GLI IMPULSI PIU' INTENSI PER OTTENERE L'AZIONE MOTORIA. Contemporaneamente se durante la corsa le altre aree Cerebrali lavorano di meno,
in quelle aree SI VERIFICHERA' LA VASOCOSTRIZIONE, in questo modo la gran parte del flusso Cerebrale sarà convogliato nell'Area Motoria,
causando però un danno da carenza soprattutto di ossigeno in quelle aree meno operative.

Comprendiamo quindi che, quando si corre, o si svolgono altre attività affaticanti, E' BENE UTILIZZARE ANCHE LE ALTRE AREE CEREBRALI, COME PER ESEMPIO LA CORTECCIA PREFRONTALE, LA QUALE DETERMINA IL NOSTRO PENSIERO, IN QUESTO MODO PENSANDO UN PO' DI PIU' CI AFFATICHIAMO DI MENO, OTTENENDO ANCHE UNA MIGLIORE DISTRIBUZIONE DELLE EMOCOMPENSAZIONI CEREBRALI.

Che ne pensi Fabio.

Pino ha detto...

Ciao Laura,

Riguardo alla Sclerosi Multipla e Distrofia Muscolare, potremo parlarne più ampiamente in seguito, quando saranno capite le cause della SLA.

Ciao

Pino ha detto...

AGGIUNGO UNA PRECISAZIONE PER QUANTO RIGUARDA LA POSSIBILE CURA DELLA SLA.

Come ho scritto in precedenza nelle persone ammalate della SLA, persiste un danno da ipossia Cerebrale, insorto a causa delle frequenti micro-apnee, e conseguenti, ripetute desaturazioni di ossigeno, quando svolgevano le attività di lavoro affaticanti, o attività sportive intense.
Per rimediare al persistente danno ipossico ai Motoneuroni, e alle altre Cellule Neuronali, penso sia indispensabile un aumento anche minimo della PERFUSIONE CEREBRALE.

Se i medici confermeranno, come ho già scritto, questo aumento della Perfusione Cerebrale si può ottenere impiantando chirurgicamente certi dispositivi artificiali, per mezzo dei quali si potrà regolare un'aumento adeguato della PROPULSIONE DEL SANGUE CHE AFFLUISCE AL CERVELLO.
In seguito, la migliore OSSIGENAZIONE CEREBRALE porrà termine al persistente danno ipossico ai Motoneuroni, e alle altre Cellule Neuronali, permettendo in questo modo la regressione della SLA.

Pino ha detto...

Ho l'impressione che ci sia del timore a commentare questa ricerca.

Non preoccupatevi, esprimete liberamente il vostro pensiero, se collaboriamo tutti insieme le cause della SLA le capiremo più facilmente.

Io ho iniziato la ricerca sapendo che questa malattia neuromuscolare, e in genere tutte le malattie neurodegenerative, SONO STUDIATE DAI SOLI NEUROLOGI,
allora mi sono chiesto, perchè non sono incaricati altri medici, per collaborare nel capire le cause di queste malattie?

Sappiamo che, l'esercizio fisico costante è indicato da tutti i medici per avere la salute.

Però la domanda è: qualè l'automatismo preciso, per merito del quale si fa prevenzione verso le malattie svolgendo un'esercizio fisico costante?

L'ho già scritto ma lo ripeto volentieri, PER MERITO DI UNA COSTANTE ATTIVITA' FISICA (camminare a passo sostenuto), RAFFORZANDOSI IL CUORE, DIMINUISCE LA FREQUENZA CARDIACA, OTTENENDO IN QUESTO MODO ONDATE DI SANGUE PIU' EFFICACI IN TUTTO IL CORPO.

QUINDI, BENEFICIANDO DI UN AFFLUSSO CARDIOVASCOLARE PIU' INTENSO, SI OTTERRA' QUELLA MIGLIORE OSSIGENAZIONE CEREBRALE-ORGANICA GRAZIE ALLA QUALE CI PERMETTERA' DI PREVENIRE, E EVENTUALMENTE MIGLIORARE DALLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE E DALLE ALTRE MALATTIE.

Pino ha detto...

Quello che è stato scoperto finora riguardo alla sclerosi laterale amiotrofica, sono state delle MUTAZIONI O ALTERAZIONI GENETICHE, ritenendole la causa diretta della SLA, IN REALTA' QUESTE MUTAZIONI GENETICHE SONO GLI EFFETTI DELLA MALATTIA NEUROMUSCOLARE, LA CAUSA CHE PROVOCA L'INSORGENZA DELLA SLA E' IL DANNO IPOSSICO CHE SUBISCONO I MOTONEURONI E LE ALTRE CELLULE NEURONALI.

Alcuni medici mi hanno detto che ci sono persone ammalate della sclerosi laterale amiotrofica le quali non hanno mai svolto attività fisico-motorie affaticanti, quindi in loro, non si sono mai verificate le ripetute desaturazioni di ossigeno e i conseguenti danni ipossici.

SAPPIAMO PERO' CHE LA MALATTIA E' TRASMESSA ANCHE GENETICAMENTE, QUINDI E' INDISPENSABILE ESEGUIRE LE ANALISI OPPORTUNE AI CONSANGUINEI ASCENDENTI, I QUALI, POSSONO AVER TRASMESSO LA MALATTIA, PUR NON AVENDO MAI MANIFESTATO I SINTOMI DELLA SLA.

Per questo motivo è necessario chiedere anche ai consanguinei delle persone ammalate, se in passato hanno svolto delle attività fisico-motorie affaticanti e continuate, a causa delle quali possono avere provocato frequenti danni ipossici ai Motoneuroni e alle altre Cellule della loro Corteccia Cerebrale.

Anonimo ha detto...

CIAO,
POTRESTI SPIEGARMI CHE TIPO DI DISPOSITIVI INTENDI - ESISTE GIA' QUALCHE STUDIO A RIGUARDO - PUOI INDICARMI DOVE POSSO INFORMARMI
CIAO A TUTTI
GRAZIE

Anonimo ha detto...

Ma allora basterebbe assumere un farmaco tipo Stugeron per migliorare la circolazione sanguigna ?

Pino ha detto...

Ciao
Purtroppo non ci sono ancora studi riguardo alla mia teoria che presuppone l'utilizzo dei dispositivi artificiali, per aumentare la Perfusione Cerebrale nei pazienti ammalati della SLA.

Auspico quanto prima la conferma dei medici.
Ho avuto l'idea dei dispositivi artificiali controllando su internet, (PERFUSIONE.NET).

Riguardo ad una osservazione importante che dimostrerebbe la validità della mia teoria, penso sia necessario assumere un FARMACO VASODILATATORE, per merito del quale si osserverà un rallentamento significativo nella progressione della SLA.
Il farmaco vasodilatatore infatti, migliorerebbe L'OSSIGENAZIONE CEREBRALE, dimostrando che in questa malattia neuromuscolare persiste un DANNO IPOSSICO ai Motoneuroni, e alle altre Cellule Neuronali.

Un saluto.

Pino ha detto...

Vorrei precisare che, qualsiasi farmaco che migliora soprattutto L'OSSIGENAZIONE CEREBRALE, dimostrerebbe un rallentamento inequivocabile nella progressione della SLA.

Anonimo ha detto...

Allora si potrebbe provare anche con il Ginkgo Biloba, un'erba usata per migliorare l'afflusso di sangue al cervello, per migliorare la memoria e lo stato di coscienza nell'anziano e la circolazione del sangue in generale.
Usata anche per rallentare la progressione della malattia di Alzhaimer.

Fabio

Anonimo ha detto...

Ho parlato con il Neurologo che segue mia sorella di questa teoria anche se non si è espresso a favore e data la mia insistenza nel provare mi ha comunque prescritto Cinazyn 15 gocce 3 volte al giorno, ho letto il bugiardino non esistono grossi effetti collaterali allora perchè non provare.
Luciano da LC

Pino ha detto...

Credo che, anche dei farmaci INTEGRATORI DI OSSIGENO possono dimostrare un rallentamento nella progressione della SLA.

Anonimo ha detto...

scusate ma cosa intendete con farmaci integratori di ossigeno, come funzionano?
grazie
Carlo

Pino ha detto...

Ascolta Fabio, che ne dici di organizzare una riunione per parlare direttamente di questa ricerca?
Possiamo organizzare l'incontro su da te, oppure da me a Senigallia,
per me è lo stesso.
Avremo la possibilità di capirci meglio, potrò raccontare la mia ricerca nei minimi dettagli.

Ciao Fabio decidi tu.

Pino

Pino ha detto...

Ciao Carlo,
Per dimostrare che è indispensabile aumentare l'ossigeno nella Circolazione Cerebrale per la cura della SLA, ho indicato che, con dei farmaci adatti, meglio indicati dai medici, questa dimostrazione è possibile.
In seguito, osservando un rallentamento nella progressione della malattia neuromuscolare, si potrà decidere di aumentare la PERFUSIONE CEREBRALE, per merito della quale, si otterrà quella migliore ossigenazione al Cervello, necessaria per la regressione della sclerosi laterale amiotrofica.

Ciao Carlo

Fabio e Fabrizio ha detto...

Ciao Pino,
io sono disponibile a questo incontro,l'unico mio dubbio e sulla partecipazione di tutti.
Se sei d'accordo provo a chiedere all' AISLA di Bergamo se è interessata a sostenerci in questa iniziativa ?

Pino ha detto...

OK Fabio

Sono senz'altro daccordo, chiedi all'AISLA di Bergamo se organizza questa iniziativa.
Potremo dimostrare il percorso logico della ricerca.

Ciao

Anonimo ha detto...

Vorrei porvi una domanda,
secondo quanto affermate non credete che sport praticati in montagna come sci - aplinismo -etc possano essere maggiormente a rischio - vista la bassa concentrazione di ossigeno - allora perchè in questi atleti non sembra esserci dei casi di sla?
Grazie
Mario

Pino ha detto...

Riguardo alla tua domanda Mario, ti suggerisco che, gli sport di montagna come LO SCI O L'ALPINISMO, NON SI SVOLGONO TUTTI I GIORNI.

Il rischio di ammalarsi della SLA, può verificarsi quando si praticano giornalmente le attività di lavoro affaticanti, o attività sportive intense, svolgendo le quali a causa dello sforzo fisico, possono insorgere LE FREQUENTI E ABITUALI MICRO APNEE.

Ti saluto Mario.

Pino ha detto...

Ciao visitatori di Unirsi contro la SLA.

Per indicare meglio LA CAUSA DELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA, vi descrivo come possono verificarsi le frequenti e abituali MICRO APNEE, a causa delle quali insorge L'IPOSSIEMIA ARTERIOSA E LE RIPETUTE DESATURAZIONI DI OSSIGENO, CHE CAUSANO I CONSEGUENTI DANNI IPOSSICI AI MOTONEURONI E ALLE ALTRE CELLULE DELLA CORTECCIA CEREBRALE.

Facciamo un esempio:

Controlliamo la nostra saturimetria con un semplice PULSIOSSIMETRO, poi scaviamo una buca per la piantumazione di un albero, utilizzando il piccone, la vanga, e la pala, (io ho provato), ci accorgeremo che nel compiere gli sforzi "TRATTENIAMO IL RESPIRO", per uno o due secondi, frequentemente.
Subito dopo aver terminato di scavare la buca, RICONTROLLIAMO LA SATURIMETRIA, POTREMO SENZ'ALTRO OSSERVARE UNA DIMINUZIONE DI ALCUNI PUNTI, DELLA SATURAZIONE DI OSSIGENO, DIMOSTRANDO INEQUIVOCABILMENTE IL CONSEGUENTE DANNO IPOSSICO AI MOTONEURONI E ALLE ALTRE CELLULE NEURONALI.

Comprendiamo che, scavando manualmente poche buche nel terreno, non rischiamo di ammalarci della SLA, il rischio di ammalarci di questa malattia neuromuscolare può insorgere quando si scavano buche in attività di lavoro ABITUALE, come molto probabilmente può essere accaduto ai contadini, ai quali è stata riscontrata la SLA DAL NEUROLOGO DOTTOR CHARCOT NEL 1869.
Certamente l'attività di lavoro abituale di questi contadini, era quella di scavare buche per la piantumazione di alberi da frutta, o di alberi per il rimboschimento.

Un saluto ai visitatori di Unirsi contro la SLA.


Certamente

Pino ha detto...

Perchè è stato eliminato il mio precedente commento??

Descrivevo una molto probabile realtà, la quale dimostra quantomeno che, L'IPOTESI DEI PESTICIDI E DISERBANTI UTILIZZATI IN AGRICOLTURA INDICATI COME POSSIBILE CAUSA DELLA SLA, E' SBAGLIATA, PERCHE' NEL 1869 QUANDO E' STATA SCOPERTA QUESTA MALATTIA, DELLA QUALE ERANO AFFETTI ALCUNI CONTADINI, I PESTICIDI ANCORA NON ESISTEVANO.

Purtroppo però, come indicano le ricerche Epidemiologiche, esistono tuttora alcuni agricoltori che si sono ammalati della SLA.

Quindi, escludendo i pesticidi e i diserbanti che causano questa malattia, rimangono i lavori affaticanti necessari quando si pratica l'attività agricola, o altre attività di lavoro altrettanto faticose, svolgendo le quali, a causa dei frequenti sforzi fisici e la conseguente respirazione irregolare, insorge la carenza di ossigeno nel sangue, che causa i persistenti danni ipossici ai Motoneuroni.

Pino ha detto...

Le ricerche Epidemiologiche che riguardano la SLA, ci indicano che, fra le attività occupazionali svolgendo le quali la SLA si riscontra maggiormente vi è anche LA LAVORAZIONE DELLE PELLI, cioè la concia.
Ho potuto verificare personalmente che queste pelli devono essere pulite togliendo i residui di carne, e radendo anche il pelame.
Per svolgere queste operazioni sono utilizzati degli appositi attrezzi, per manovrare i quali è necessaria una certa dose di forza.
Comprendiamo quindi, che anche questo è un lavoro affaticante attuando il quale a causa dei continui sforzi fisici, LA PERSONA RESPIRA IRREGOLARMENTE, causandosi anche in questo caso la carenza di ossigeno nel sangue e i conseguenti danni ipossici ai Motoneuroni e alle altre Cellule della Corteccia Cerebrale.

Cè da considerare che questa lavorazione affaticante si svolgeva soprattutto nei decenni trascorsi, attualmente le aziende che operano in questa attività si sono modernizzate utilizzando gli opportuni macchinari, quindi le persone impiegate nella lavorazione delle pelli (per fortuna) non si ammalano più della SLA.

Pino ha detto...

Apprezzerei i vostri commenti riguardo a questa ricerca visitatori di Unirsi contro la SLA,
nell'attesa vi comunico Sinceri Saluti.

Pino ha detto...

Come mai nessun commento?

Per far capire le cause della SLA ai medici, è indispensabile la collaborazione.

Se qualcuno leggendo la ricerca, ha capito che vi sono delle considerazioni che coincidono con realtà a lui note, è bene che lo dica, perchè sono sufficienti poche persone che abbiano la stessa idea, per far iniziare ai medici le opportune verifiche.

Io ho iniziato la ricerca dopo aver intuito che un afflusso Cerebrale poco intenso poteva essere causa di malattie neurodegenerative, in seguito, per merito degli studi dei medici e ricercatori, ho capito che l'intuizione poteva corrispondere alla realtà.

E' indispensabile però anche la vostra riflessione, se saremo uniti potremo vincere la SLA.


Pino

Fabio e Fabrizio ha detto...

Ciao Pino,
Ti confermo che Non è stato eliminato nessun tuo commento -

Leggendo le tue considerazioni a riguardo anche dell'es. che fai, mi chiedevo se hai ipotizzato in quanto tempo il danno ipossico ripetuto puo' creare la malattia?

Ti informo che non ho ancora ottenuto una risposta da AISLA proverò nuovamente a proporgli la cosa

A presto
Fabio

Pino ha detto...

Ciao Fabio,

La tua domanda riguardo al tempo che occorre al danno ipossico, per causare l'insorgenza iniziale della SLA, è davvero importante.

Io penso che dipenda dalla frequenza delle DESATURAZIONI DI OSSIGENO, CHE SI VERIFICANO NELLA PERSONA, QUANDO SVOLGE LE ATTIVITA' DI LAVORO AFFATICANTI, O ATTIVITA' SPORTIVE INTENSE RESPIRANDO INSUFFICIENTEMENTE.

L'inizio della SLA può insorgere dopo alcuni mesi che si svolgono le attività fisico-motorie affaticanti e continuate respirando irregolarmente.

Quando si attuano certi lavori o sport faticosi, è molto importante AZIONARE I MUSCOLI VOLONTARI DELLA RESPIRAZIONE, questo è un comportamento da attuare assolutamente quando svolgiamo attività continuate e faticose, non è difficile.

Riguardo al mio commento precedente, non è stato pubblicato perchè non ho eseguito bene l'invio.

Ipotizzavo una cosa che ritengo importante per capire le cause della SLA.
Sappiamo che in Sardegna, nel Medio Campidano, nella zona di Villacidro, si è riscontrata un'incidenza maggiore di persone ammalate della SLA, ho letto che alcune di queste persone hanno lavorato nell'agricoltura.
Tramite le foto satellitari trasmesse da GOOGLE EARTH, ho notato che in quella zona si vedono moltissimi frutteti, allora mi sono chiesto, le buche per la piantumazione di questi frutteti sono state scavate anche manualmente?
Ritengo sia molto importante chiedere alle persone ammalate di quella zona, se hanno svolto questo lavoro affaticante.
Nel caso è bene chiedere anche ai consanguinei delle persone ammalate se hanno attuato il lavoro della piantumazione degli alberi da frutta scavando le buche manualmente.

Ciao Fabio

Anonimo ha detto...

MIi piace la vostra teoria , ma mi viene qualche dubbio, se piantare un albero causa la sclerosi laterale amiotrofica con tutti gli alberi del mondo non pensate che i malati sarebbero milioni e milioni?
scusate la confusione ma faccio fatica a scrivere.. grazie

Pino ha detto...

Ciao visitatore di Unirsi contro la SLA.

Si, in effetti fai un pò di confusione, io non ho detto che scavare una buca per piantare un albero, o alcuni alberi, può causare la SLA, questa malattia neuromuscolare può anche insorgere quando si scavano buche manualmente per la piantumazione di alberi, nell'attività di lavoro abituale.
Infatti, da una ricerca Epidemiologica svolta in Svizzera, si è riscontrata maggiormente la SLA nei SELVICOLTORI, operai che scavano buche per il rimboschimento.

Pino ha detto...

Ciao Visitatori di Unirsi contro la SLA.

Dobbiamo riflettere su una realtà importante che può dimostrare incontestabilmente la causa della SLA.

Proprio ieri Fabio ha pubblicato uno studio, che riguarda l'altissima incidenza della SLA, riscontrata nel territorio di Manduria (Taranto).

Però, prima domanda, qual'era L'OCCUPAZIONE di queste persone prima di ammalarsi della sclerosi laterale amiotrofica?

Avevano svolto l'attività della piantumazione manuale degli alberi scavando le buche nel terreno?

Perchè io ho notato che vi è una similitudine con la località di Manduria, che riguarda l'altissima incidenza della SLA nel territorio del Medio Campidano in Sardegna.

Come a Manduria, anche nel Medio Campidano vi sono molte persone ammalate della sclerosi laterale amiotrofica.
Ricordando che nella zona del Medio Campidano si vedono molti frutteti, ho controllato tramite le foto satellitari se anche nella località di Manduria ci sono molte piante da frutta.
Infatti, potete controllare anche voi, a Manduria e dintorni si vedono molti frutteti, e allora la domanda è: LA PIANTUMAZIONE DI QUESTI FRUTTETI, E' STATA ATTUATA MECCANICAMENTE O MANUALMENTE??

E' proprio il caso di chiedere alle persone della zona di Manduria ammalate della SLA, se hanno svolto l'attività molto affaticante di scavare le buche per piantare gli alberi.
Questa attività affaticante che svolgono di solito gli operai agricoli, può essere stata attuata in anni molto precedenti, 10-20-30 o più anni prima, i primi sintomi della SLA possono verificarsi molti anni dopo che è iniziata la malattia neuromuscolare.

Come ho già avuto modo di scrivere, quando si scavano le buche manualmente, a causa degli sforzi fisici, la respirazione è spesso insufficiente, si compiono gli sforzi con frequenti e abituali micro apnee, conseguentemente si verificherà la carenza di ossigeno nel sangue, la quale causa le ripetute desaturazioni di ossigeno, provocando in questo modo I FREQUENTI DANNI IPOSSICI PRINCIPALMENTE AI MOTONEURONI DELLA CORTECCIA CEREBRALE, in seguito questi danni ai Motoneuroni che permangono nel tempo, causeranno la progressiva atrofia muscolare che indica la SLA.

Leggerei volentieri i vostri commenti a questo riguardo.

Un saluto a tutti.

Fabio e Fabrizio ha detto...

Ciao Pino,
hai mai provato a chiedere i dati occupazionali dei malati di SLA in Italia attraverso il registro dei pazienti con malattie neuromuscolari - ti lascio di seguito il link
http://www.registronmd.it/

Se riuscissi ad ottenere la loro collaborazione e accedere semplicemnte ai dati occupazionali potresti rafforzare e/o confermare la tua teoria.
Un caro saluto Fabio

Pino ha detto...

Grazie davvero per il consiglio Fabio, chiederò senz'altro a questa Associazione, se potrò avere i dati occupazionali che riguardano le persone ammalate della SLA.

Infatti, come ho gia scritto, per merito delle ricerche Epidemiologiche, ho avuto la possibilità di intuire che, LE CAUSE COSIDDETTE SPORADICHE DELLA SLA SONO SEMPRE OCCUPAZIONALI, (lavori o sport affaticanti e continuati), TRANNE QUANDO LA MALATTIA NEUROMUSCOLARE E' STATA TRASMESSA GENETICAMENTE DA CONSANGUINEI I QUALI HANNO SVOLTO DELLE OCCUPAZIONI ALTRETTANTO AFFATICANTI, A CAUSA DELLE QUALI SONO INSORTE LE FREQUENTI DESATURAZIONI DI OSSIGENO NEL SANGUE, E I CONSEGUENTI DANNI IPOSSICI AI MOTONEURONI E ALLE ALTRE CELLULE DELLA CORTECCIA CEREBRALE, TRASMETTENDO QUINDI AI PROPRI DISCENDENTI, I GENI CHE HANNO SUBITO L'IPOSSIA CEREBRALE, CAUSANDO LORO IN QUESTO MODO LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA.

Una cosa che ritengo importante è questa, credo che la SLA può anche essere trasmessa, da consanguinei che non hanno mai manifestato i sintomi della malattia neuromuscolare, perchè in loro la SLA ha una progressione lenta.

In questo caso la domanda è: le opportune analisi neurofisiologiche (per esempio l'elettromiografia e l'elettroneurografia) per verificare l'eventuale SLA, sono prescritte anche ai consanguinei apparentemente sani delle persone con la sclerosi laterale amiotrofica?
Per questo motivo ritengo importante chiedere anche ai consanguinei ascendenti, LE ATTIVITA' OCCUPAZIONALI PRECEDENTI.

Sinceri Saluti

Pino

Anonimo ha detto...

Salve Pino,
volevo chiederle se i suoi studi sono frutto di una semplice ipotesi o se sono il risultato dimostrabile di studi medici che ha condotto?
grazie
Stefano

Pino ha detto...

Salve Stefano

Si, quello che ho scritto è dimostrabile, è necessario però parlarne direttamente, per capire meglio alcune realtà da me descritte, che riguardano la medicina, le quali, non essendo ancora studiate dalla scienza medica, a quanto pare, sono poco comprensibili con la sola lettura.

Se alcuni di noi, riunendoci insieme per verificare, se quello che ho scritto è davvero una realtà, porterò la documentazione completa della ricerca, tramite la quale, con il consenso di tutti, potremo indicare ai medici i controlli appropriati per una completa dimostrazione, che indicherà le cause e la terapia necessaria per la cura della SLA.

Un sincero saluto.

Anonimo ha detto...

Grazie per la risposta,
posso chiederle se lei ha già ipotizzato anche una possibile terapia?
Stefano

Pino ha detto...

Certo Stefano può leggere i miei commenti precedenti, nei quali descrivo la possibile terapia per la cura della SLA, per esempio il commento N°11.

Anonimo ha detto...

BOLOGNA 14 marzo 2011
Ha preso il via ieri, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, il meeting annuale ISNVD (la Società internazionale per le Malattie Neurovascolari) .


I lavori si sono aperti a porte chiuse nella sede del CNR di Bologna, presenti 40 fra i maggiori esperti internazionali in tema di diagnostica di malattie del sistema venoso. A termine del dibattito scientifico è stato approvato a stragrande maggioranza un metodo universale di diagnosi della CCSVI, la patologia dei vasi sanguigni scoperta dal Professor Zamboni, dell’Università di Ferrara, apparentemente molto legata alla Sclerosi Multipla.
Nella CCSVI i vasi della vena giugolare e della Azygos si presentano con delle ostruzioni che impediscono il normale afflusso del sangue, con la liberazione di questi vasi , il malato avverte un benessere variabile. L’attenzione della comunità scientifica è altissima poiché la patologia, stando alle diagnosi all’interno di studi sperimentali, ha un riscontro nei malati di sclerosi multipla con punte del 90%.
GLi esperti della ISNVD, nella Consensus Conference di ieri, hanno stabilito di concerto quelle che saranno le linee guide per la diagnosi di questa malattia: un metodo d’indagine e di refertazione degli esami condiviso in tutto il mondo.
2.5 milioni di malati di sclerosi multipla (cifra stimata a livello planetario) potranno così accedere a criteri di diagnosi condivisi, sottoponendosi a un esame standardizzato.
Il metodo diagnostico della CCSVI – acronimo inglese di insufficienza cronica delle vene cerebro-spinali- accolto all’unanimità dai medici e radiologi del meeting, è uno screening ad ultrasuoni tramite sistema doppler, messo a punto in questi anni da Zamboni e dalla sua équipe.
Nelle giornate di oggi e di domani si affronterà invece il dibattito scientifico sulle malattie vascolari e le loro possibili ripercussioni in ambito neurologico, volgendosi peraltro anche a malattie come l’Alzheimer e la Sla.

fronzi.pino@gmail.com ha detto...

Ciao visitatori di Unirsi contro la SLA.

Non so se questo commento sarà letto, però, continuando a studiare le possibili cause della sclerosi laterale amiotrofica, penso di aver capito un'altra importante realtà che riguarda questa malattia neuromuscolare.

La scienza di medicina ritiene che il glucosio, presente nel sangue, sia l'energia che utilizzano i Motoneuroni della Corteccia Cerebrale, per GENERARE GLI IMPULSI DELL'AZIONE MOTORIA.

Però, se noi consideriamo che ALLE MEMBRANE NEURONALI, occorre un combustibile tramite il quale, possa verificarsi una reazione elettrochimica che causerà la vibrazione delle membrane dei neuroni, dalla quale si genererà L'IMPULSO ELETTRICO, che utilizzando le cellule del midollo spinale, e del tronco encefalico bulbare azionano i muscoli, MI SEMBRA LOGICO PENSARE CHE, QUESTO COMBUSTIBILE, MEGLIO DEL GLUCOSIO, SIA L'OSSIGENO DISCIOLTO NEL SANGUE.

L'ossigeno disciolto, quantitativamente è presente in piccola percentuale nel sangue, circa l'1-2 per cento del totale, il rimanente ossigeno è legato chimicamente all'emoglobina formando l'ossiemoglobina, ed è il 98-99 per cento.

Però l'ossigeno disciolto nel sangue, pur essendo presente in piccola quantità, ha una CARATTERISTICA IMPORTANTE, E' FORTEMENTE ELETTROMAGNETICO.
Quindi, appare logico pensare che sia proprio questo il componente del sangue che permette la vibrazione elettrochimica ai Motoneuroni, e alle altre Cellule Neuronali, generando in questo modo l'energia per le funzionalità Cerebrali.

Si comprende in questo modo che, quando si verifica la DESATURAZIONE DI OSSIGENO NEL SANGUE, CAUSATA dalle frequenti e abituali BREVI APNEE, nel compiere le attività di lavoro affaticanti, e attività sportive intense, svolgendo le quali la SLA si riscontra maggiormente, appare logico che in presenza di desaturazione di ossigeno, si riduce anche L'OSSIGENO DISCIOLTO NEL SANGUE, questa riduzione, causerà l'attivazione dei mitocondri, i quali monitorando costantemente l'ossigenazione ai Neuroni e alle altre cellule del corpo, ATTIVERANNO L'AUTOMATISMO MITOCONDRIALE IL QUALE, RISCONTRANDO LA MINORE QUANTITA' DI OSSIGENO DISCIOLTO, PER EVITARE IL DETERIORAMENTO RAPIDO DELLE CELLULE NEURONALI, DISATTIVERA' PROGRESSIVAMENTE I MOTONEURONI DELLA CORTECCIA CEREBRALE, causando però in seguito, la progressiva atrofia muscolare che indica la sclerosi laterale amiotrofica.

Pino

Anonimo ha detto...

ciao Pino,
molto interessante la tua teoria ! Suppongo (o almeno spero) che nel mondo qualche gruppo di ricerca si sia attivato in tal senso; ad esempio chi studia ed ha attuato i protocolli clinici dell'Eritropoietina avrà fatto delle ipotesi sul meccanismo d'azione e quindi avviato opportune ricerche.
Comunque ritengo che chi ha fantasia (e un pò di fortuna) può giocare un ruolo importante, o almeno contribuire, a debellare un male così subdolo !
Sarebbe interessante, per la teoria, provare (non so se sia stato fatto) tecniche di iperossigenazione dei soggetti SLA ovvero l'ossigenoterapia iperbarica.

Patric Muot

Pino ha detto...

Ciao Patric

I medici escludono che la carenza di ossigeno nel sangue che fluisce nel Cervello possa essere la causa della SLA, perchè L'OSSIEMOGLOBINA presente nel flusso Cerebrale, è molto superiore alle reali necessità per la respirazione dei Motoneuroni e delle altre Cellule Neuronali.

Però, se noi consideriamo che l'ossigeno è presente nel sangue in due forme, vi è l'ossigeno che si lega chimicamente all'emoglobina formando l'ossiemoglobina, ed è circa il 98% del totale, POI NEL SANGUE E' PRESENTE ANCHE L'OSSIGENO DISCIOLTO, CIRCA IL 2%.

L'ossigeno disciolto ha una caratteristica di grande importanza, è FORTEMENTE ELETTROMAGNETICO, quindi, pur essendo presente nel sangue in piccola percentuale, E' DETERMINANTE PER STIMOLARE L'ECCITAZIONE DELLE MEMBRANE NEURONALI, E DI TUTTE LE ALTRE CELLULE DEL CORPO, PRODUCENDO LE VIBRAZIONI CHE GENERANO GLI IMPULSI ELETTROCHIMICI PER LE FUNZIONALITA' CEREBRALI-ORGANICHE.

Possiamo così comprendere, l'importanza che, questa seppur minima percentuale dell'ossigeno disciolto presente nel sangue, è determinante per la funzionalità di tutte le cellule del corpo.

Per quant riguarda le cause della SLA, comprendiamo quindi che,
FINCHE' LA SATURIMETRIA NEL SANGUE E' COMPLETA, LE MEMBRANE NEURONALI POSSONO GENERARE GLI IMPULSI NORMALMENTE, QUANDO PERO' SI VERIFICA LA DESATURAZIONE DI OSSIGENO (diminuzione dell'ossimetria) NEL SANGUE, A CAUSA DELLE BREVI APNEE INSORTE DURANTE LE ATTIVITA' FISICO-MOTORIE AFFATICANTI E CONTINUATE, DIMINUISCE ANCHE L'OSSIGENO DISCIOLTO, CAUSANDO IN QUESTO MODO UN DANNO DA "CARENZA DI COMBURENTE"
SOPRATTUTTO AI MOTONEURONI DELLA CORTECCIA CEREBRALE, I QUALI PROGRESSIVAMENTE SONO DISATTIVATI DAI MITOCONDRI CHE, AVENDO IL COMPITO DI MONITORARE L'OSSIGENAZIONE DI TUTTE LE CELLULE, RISCONTRANDO LA CARENZA DI OSSIGENO DISCIOLTO ATTIVANO L'AUTOMATISMO DELLA DISATTIVAZIONE CELLULARE.

Anonimo ha detto...

ho letto le Vs/ considerazioni sulla SLA.
Vorrei sapere se pensate che i motoneuroni possono nel futuro essere rigenerati e a quali altre conclusioni siete giunti
Grazie
Italia Ganadu malata sla da tre anni ed immobilizzata a roma.

Pino ha detto...

Buongiorno Signora Italia Ganadu,

Si, penso che i motoneuroni possono rigenerarsi, è necessaria però una GITTATA CARDIACA più intensa ed efficace, grazie alla quale si otterrà quella migliore, indispensabile ossigenazione Cerebrale che permetterà la rigenerazione dei motoneuroni i quali azioneranno nuovamente i muscoli.
Per ottenere una Gittata Cardiaca più efficace sarà necessario impiantare chirurgicamente certi dispositivi artificiali, utilizzandoli per aumentare minimamente la propulsione del sangue che affluisce al Cervello.
L'afflusso, e quindi l'ossigenazione Cerebrale più intensa ed efficace porrà termine alla progressione della malattia neuromuscolare, e sono certo che si potrà ottenere anche la regressione della sclerosi laterale amiotrofica.

Signora Ganadu, queste che scrivo sono delle realtà che, svolgendo la ricerca ho intuito, è indispensabile però la conferma dei medici, i quali potranno iniziare la necessaria sperimentazione.

Signora italia Ganadu, rimanendo disponibile per eventuali ulteriori spiegazioni,
La Saluto Cordialmente.

Pino Fronzi

Anonimo ha detto...

Ciao Pino, ho letto il tuo ragionamento sulla possibile causa della malattia. Ha una sua logica.
In merito volevo chiederti tre cose:

1)In teoria un farmaco come il Cumadin, che viene utilizzato per la trombosi venosa profonda, potrebbe far bene, visto che fluidifica il sangue.cosa ne pensi?

2)non potrebbe essere utile, per contollare il flusso di sangue al cervello,una scintografia cerebrale?è un esame poco invasivo e pratico.

3)Sicuramente conoscerai la CCSVI e la teoria di zamboni sulla sclerosi multipla. Lui a dir la verità ha escluso che la CCSVI possa riguardare altre malattie neurologiche...però ho letto (bisogna però vedere se è vera questa cosa) di una persona
malata che si è sottoposta all'angioplastica ed ha avuto dei miglioramenti. Però ripeto, bisogna prendere queste notizie con molta critica e dubbio!!
Tu cosa ne pensi?
Ciao, Paolo.

Anonimo ha detto...

Ciao Pino, ho letto la tua teoria e la trovo sicuramente affascinante ed effettivamente ha una sua logica.

Volevo approfondire tre argomenti:

1)In riferimento a farmaci che rendono più fluido il sangue, potrebbe essere utile il Coumadin che è utilizzato per la trombosi venosa profonda?

2)In riferimento alla profusione cerebrale non sarebbe utile e pratico sottoporsi ad una scintigrafia cerebrale, esame poco invasivo che analizza appunto la profusione cerebrale di una persona?

3)Ho letto di una persona che si è sottoposta alla liberazione (metodo Zamboni sulla CCSVI) ed ha avuto dei miglioramenti. Premesso che è una notizia da approfondire e verificare, però in fondo sia sulla teoria del dottor Zamboni che sulla tua teoria, alla base c’è un discorso di circolazione sanguigna. Cosa ne pensi?

Ti ringrazio, un saluto, Paolo.