Sla e trapianti di staminali:
Iss smentisce Angelo Vescovi
Spett.le Aduc, in riferimento alla lettera pubblicata a firma del professor Vescovi (http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=259318) e che ci ha fatto pervenire una serie di lettere indignate da parte dei malati che imputavano a noi e all’AIFA un ritardo nella sperimentazione l’Istituto desidera precisare che: All’Istituto Superiore di Sanità, che rappresenta l’autorità competente per l’autorizzazione delle sperimentazioni cliniche di fase I, non è mai pervenuta alcuna richiesta di sperimentazione da parte del prof. Vescovi. Peraltro lo stesso professore, nella dichiarazione citata, sembra imputare il ritardo nell’avvio della sperimentazione a motivi “tecnici, e legati all’assenza dei fondi”, e non al mancato ottenimento dell’autorizzazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
Spett.le Aduc, in riferimento alla lettera pubblicata a firma del professor Vescovi (http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=259318) e che ci ha fatto pervenire una serie di lettere indignate da parte dei malati che imputavano a noi e all’AIFA un ritardo nella sperimentazione l’Istituto desidera precisare che: All’Istituto Superiore di Sanità, che rappresenta l’autorità competente per l’autorizzazione delle sperimentazioni cliniche di fase I, non è mai pervenuta alcuna richiesta di sperimentazione da parte del prof. Vescovi. Peraltro lo stesso professore, nella dichiarazione citata, sembra imputare il ritardo nell’avvio della sperimentazione a motivi “tecnici, e legati all’assenza dei fondi”, e non al mancato ottenimento dell’autorizzazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
Più chiaramente si legge sul comunicato del professor Vescovi pubblicato dall’Associazione Neurothom “Tenteremo di presentare tale protocollo all’Istituto
Superiore di Sanità entro luglio..”, visibile sul sito http://ww.neurothon.com/.
Come il professore sottolinea in un altro passaggio della sua dichiarazione, la richiesta di autorizzazione di una sperimentazione clinica deve essere supportata da documentazione adeguata, i cui contenuti sono stabiliti per legge (DM 21 dicembre 2007), ed il cui completamento richiede la raccolta di dati sperimentali a supporto della qualità, efficacia e sicurezza del trattamento sperimentale proposto.
L’acquisizione da parte nostra di tali dati, che in questo caso non è avvenuta, come il rispetto di tutte le norme che regolano la sperimentazione clinica, è un elemento fondamentale a tutela e nell’interesse dei pazienti.
Riguardo i tempi di valutazione delle richieste e, quindi, di autorizzazione, questo Istituto è attualmente in grado di rilasciare il parere finale in un tempo medio di circa 40 giorni. Ovviamente il rispetto di tale tempistica è subordinato alla qualità e alla completezza della documentazione presentata. Certi che darete spazio alle nostre ragioni, anche nel rispetto dei malati che hanno il diritto di non sentirsi traditi dalle Istituzioni
Le invio i miei più cordiali saluti Mirella Taranto Capo Ufficio Stampa dell’Istituto Superiore di SanitàRisposta:La ringraziamo della lettera che ci ha inviato per conoscenza e che pubblichiamo su Cara Aduc.
Nessun commento:
Posta un commento