giovedì 25 dicembre 2014
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
1 commento:
Una molecola sperimentale migliora i movimenti degli animali affetti da Sla. La prospettiva di una nuova strada terapeutica contro la sclerosi laterale amiotrofica potrebbe arrivare da una ricerca condotta nell'Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia). Attraverso l'attivazione di specifici recettori cellulari, e' stato ottenuto, in modelli animali, un miglioramento della sintomatologia ed una protezione dei motoneuroni, anche se non si osserva un aumento della sopravvivenza. La sclerosi laterale amiotrofica e' una malattia progressiva neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni, le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria. Nelle persone affette da questa gravissima patologia (attualmente si calcola siano 3600 in Italia), i motoneuroni vanno incontro a degenerazione seguita da morte cellulare. Nello studio, pubblicato sulla rivista scientifica Neurobiology of disease, i ricercatori del Neuromed hanno concentrato l'attenzione sulla possibilita' di "proteggere" i motoneuroni dalla degenerazione, aumentando l'azione di due molecole presenti normalmente nel sistema nervoso e prodotte dalle cellule gliali (cellule che possono essere considerate "assistenti" dei neuroni). "Conoscevamo gia' l'azione delle molecole GDNF e GLT-1 nel proteggere, con due meccanismi diversi, i neuroni dalla degenerazione - dice il dottor Giuseppe Battaglia, primo autore della ricerca -. Partendo da qui, la nostra idea e' stata di indurre le cellule gliali ad aumentare la produzione di queste due molecole". I ricercatori molisani hanno raggiunto questo risultato, su modelli sperimentali animali di Sla, agendo su particolari proteine presenti sulle cellule: i recettori mGlu. Dopo la somministrazione, gli studiosi del Neuromed hanno valutato gli effetti sull'attivita' motoria degli animali e hanno letteralmente "contato" i motoneuroni nel midollo spinale per valutare gli eventuali effetti protettivi. "I risultati - continua Battaglia - vanno interpretati nella giusta prospettiva. Da un lato ci mostrano che, negli animali da laboratorio, il trattamento con la molecola sperimentale migliora i sintomi motori e protegge i neuroni. Purtroppo la sopravvivenza non aumenta. Saranno necessarie ulteriori ricerche per capire questo fenomeno, che potrebbe, ad esempio, essere dovuto all'attivazione contemporanea anche del recettore mGlu2. Nuove molecole piu' selettive, che agiscano solo sui recettori mGlu3, potrebbero offrirci prospettive migliori nei prossimi studi". (AGI) .
Posta un commento