mercoledì 3 settembre 2014

Secondo uno studio condotto presso il Prince of Wles Hospital di Sidney, il virus dell’HIV riduce la possibilità
 di sviluppare la Sla
 
 

3 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Secondo uno studio condotto presso il Prince of Wles Hospital di Sidney, il virus dell’HIV riduce la possibilità di sviluppare la Sla. I malati con il virus Hiv hanno il 60% in meno di probabilità di manifestare la malattia della sclerosi multipla. Tale risultato si è avuto confrontando i pazienti dimessi dall’ospedale con Hiv con un gruppo di controllo dimesso senza Hiv. Statisticamente su 21.000 pazienti almeno 18.000 avrebbero dovuto sviluppare la Sla, invece questo si è verificato su 7.000.



La ricerca ora vaglia l’ipotesi di capire se la probabilità di non sviluppare la Sla nei malati di Hiv sia dovuta all‘assunzione di farmaci antiretrovirali oppure se sia il virus stesso a proteggere in qualche modo il paziente.

Pino ha detto...

Salve, a seguito della mia ricerca sulle cause e cure delle malattie degenerative posso indicare incontestabilmente che, ogni farmaco utilizzato per la cura di una qualsiasi malattia compreso il farmaco per la cura contro il virus Hiv, contiene in pochi milligrammi una sostanza ANTINFIAMMATORIA, ed è proprio questa sostanza la quale agisce nella vasodilatazione arteriosa che consente un'aumento dell'apporto del fondamentale Ossigeno Disciolto Paramagnetico, aumentando l'energia elettrochimica nel sangue, rafforzando in questo modo le Difese Immunitarie, producendo contemporaneamente una minima Rigenerazione Cellulare.
Per questo motivo nei Pazienti che assumono i farmaci contro il virus Hiv non si sviluppa la malattia neuromuscolare SLA.
Questa è una realtà che tutti noi possiamo verificare, IL MECCANISMO DI AZIONE DI TUTTI I FARMACI E' SOLO QUELLO DELLA VASODILATAZIONE ARTERIOSA, perché in tutti i farmaci è presente in minima quantità (pochi milligrammi) una sostanza antinfiammatoria la quale agisce nella vasodilatazione.
La verifica di questa affermazione è abbastanza facile.
Saluti
Pino Fronzi

Pino ha detto...

Facciamo l'esempio del Rilutek, questo farmaco è utilizzato per la cura della SLA, esso contiene in pochi milligrammi il Riluzolo, anche questa sostanza agisce nella vasodilatazione arteriosa, il farmaco però ha una scarsa efficacia per a cura della Sclerosi Laterale Amiotrofica, perché essendo presente in pochi milligrammi, l'azione vasodilatatrice del Riluzolo è minima, aumentando pochissimo l'energia elettrochimica generata dall'Ossigeno Disciolto Paramagnetico indicato dalla pO2 arteriosa.
Per una cura efficace della SLA è indispensabile INCREMENTARE i livelli dell'Ossigeno Paramagnetico nel Flusso Cerebrale, aumentando adeguatamente, al Paziente con la tracheostomia, la pressione di insufflazione artificiale di ossigeno, allo scopo di aumentare anche solo di pochi millimetri di mercurio la PaO2 arteriosa.
In questo modo si otterrà un'aumento dell'energia elettrochimica determinata dal maggiore apporto di Ossigeno Paramagnetico nel Flusso Cerebrale, attivando un'automatismo che produce la Rigenerazione di Nuovi Motoneuroni e altre cellule del Cervello.
La Fisioterapia Riabilitativa è anche molto importante per ottenere la regressione della Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Queste mie affermazioni è indispensabile suggerirle alle Autorità Sanitarie.
Posso dimostrare quello che affermo.
Un Saluto ai Lettori e Scrittori del forum Unirsi Contro la SLA.