sabato 13 ottobre 2012

Un libro e un film "Io sono qui":

 la storia del dottor Melazzini, malato di SLA


1 commento:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Il Centro culturale Frassati, le Associazione Scienza & Vita e Medicina e Persona, con il patrocinio del Comune di Ravenna e dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Ravenna, organizzano la presentazione del libro e del film “Io sono qui”.

L'incontro si terrà venerdì 19 ottobre 2012 alle ore 21.00, presso il Palazzo dei Congressi, Largo Firenze 1 a Ravenna. Saranno presenti il dottor Mario Melazzini autore del libro ed Emmanuel Exitu regista del documentario.

Come vive un malato di Sla (sclerosi laterale amiotrofica), il male che ti immobilizza gli arti e ti lascia completamente cosciente? Lo racconta il medico Mario Melazzini - colpito dalla Sla nel 2002, oggi alla guida di "Nemo", centro clinico all'avanguardia per le malattie neuro-degenerative presso l'ospedale Niguarda a Milano - si racconta e racconta al regista Emmanuel Exitu (lo stesso di Greater sulla vita di Rose Busingye) la sua esperienza.

Un viaggio nella quotidianità di un uomo che non vuole arrendersi alla malattia che lo ha colpito. «Con una malattia inguaribile fai strane scoperte. Per esempio: arrendersi non serve a niente; la vera malattia è nell'anima; la vita è bella (non solo nei film, anche nella vita). E d'inguaribile c'è soltanto la mia voglia di vivere».


Come spiega Melazzini, «noi tutti spesso viviamo la malattia, la disabilità, la fragilità come un qualcosa che non ci appartiene, che ci angoscia. Per questo è nato in me il desiderio di condividere il percorso che mi ha permesso di fare della mia sofferenza, del mio dolore, una concreta e reale esperienza. Nella nostra quotidianità, potenzialmente possiamo incontrarci, prima o poi, con la sofferenza non solo fisica, il dolore, la malattia, la fragilità. Dovremmo riuscire a farne tesoro, farli diventare un valore aggiunto al nostro percorso di vita. A me è successo e grazie alla malattia vivo ogni giorno, come uomo, medico e malato, con gioia e umiltà l'infinita bellezza dell'esistere».

Melazzini testimonia che si può vivere e, anzi, ricordando un suo celebre motto, continuare ad avere un'inguaribile voglia di vivere.